La cultura come strumento di espressione e conoscenza, il patrimonio italiano come eccellenza da condividere con il mondo. Tra mostre e presentazioni, letture e concerti, libri e tradizione. La Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University, diretta da Stefano Albertini, riapre i battenti dopo due semestri 2016-17 di successi (vedi video sopra) e lo fa preparandosi a un autunno che si prospetta ricco di appuntamenti. Otto nuovi eventi sono previsti per il solo mese di settembre, di cui due in italiano, ma l’agenda sarà ricca di iniziative per l’intera stagione autunnale, fino a dicembre.
Il primo appuntamento è per venerdì 8 settembre, alle 6pm. Luca Santaniello, batterista e compositore, si esibirà nel concerto jazz “Naples in my heart”. Un’occasione per rivivere, tramite le sue composizioni, gli elementi del repertorio tradizionale della scuola napoletana del 20esimo secolo, rivisitato in chiave americana. Un concerto reso possibile grazie al supporto del New York City Department of Cultural Affairs e al lavoro del City Council newyorkese.
L’esibizione di Luca Santaniello farà da apripista a una lunga serie di appuntamenti, e tra le principali iniziative un ruolo importante se lo ritaglieranno i libri. Perché come diceva lo scrittore Daniel Pennac, “un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso”. E presentarli conversando direttamente con chi li ha scritti, può dare preziosi spunti di riflessione a tutti. Così, mercoledì 27 settembre (6pm) lo scrittore e storico musicale Harvey Sachs chiacchiererà del suo libro “Toscanini: Musician of Conscience”, un’opera dedicata al 150esimo anniversario della nascita di Arturo Toscanini, uno dei più grandi direttori d’orchestra nella storia della musica italiana. Mentre venerdì 29 settembre (6pm) sarà la volta di Tiziana Rinaldi Castro e del suo “Come della rosa”, una combattuta storia d’amore raccontata tra New York, Italia, Salvador e Arizona. L’autrice ne converserà con la Prof. Teresa Fiore (Montclair State University) e con la scrittrice Jhumpa Lahiri, special guest dell’incontro.
Non solo libri, però. Mercoledì 13 settembre è in programma alla Casa Italiana la performance teatrale in italiano “L’eternità dolcissima di Renato Cane”, un monologo scritto da Valentina Diana, diretto da Vinicio Marchioni e interpretato da Marco Vergani, che racconta la storia di un uomo medio dalla vita monotona. Mentre giovedì 14 settembre verrà inaugurata la mostra “Vintage: Italy 1964”, che sarà aperta fino al 13 ottobre (da lunedì a venerdì, dalle 10am alle 5pm). Una raccolta di fotografie in bianco e nero, realizzate nel 1964 dall’artista Hope Herman Wurmfeld, durante il suo anno di soggiorno in Italia. Un’occasione per rivivere la stagione del boom economico e le fatiche di un Paese in crescita, tra Roma e sud Italia, attraverso l’obiettivo di un “forestiero”.
Ultima, ma non meno importante, grande protagonista della stagione autunnale alla Casa Italiana sarà l’Opera Italiana. Da ottobre a dicembre, tre appuntamenti con Fred Plotkin e i suoi ospiti per la rassegna “Adventures in Italian Opera with Fred Plotkin”. Il 17 ottobre, interverrà il tenore Joseph Calleja, originario di Malta. Il 9 novembre invece, spazio al baritono canadese Gerald Finley. Mentre il 7 dicembre sarà la volta del direttore Harry Bicket, che a New York sarà grande protagonista con Le Nozze di Figaro, al Met.