I valori della cultura italiana festeggiati come forse, ormai, non si festeggiano più nemmeno in Italia. In una Park Avenue a New York vestita a festa, venerdì, si sono svolte le celebrazioni per il 71esimo compleanno della Repubblica Italiana: un 2 giugno da ricordare nel quale sono state valorizzate le eccellenze culinarie, linguistiche e artistiche di un Paese sempre più protagonista anche negli Stati Uniti, nonostante le chiusure in arrivo sulla concessione dei visti e la tendenza di oggi di apporre barriere là dove si dovrebbero costruire ponti.

Una lunga giornata di incontri e festeggiamenti in cui il concetto di “being proud”, di essere orgogliosi di una comunità di persone capaci di valorizzare le eccellenze del proprio territorio all’estero, è riaffiorato. Si è partiti fin dal mattino, alle 11: nella prestigiosa sede dell’ ICE (Italian Trade Agency) è andato in scena l’evento An Authentic Italian Food and Wine Experience. Più di duecento persone hanno partecipato a un’iniziativa capace di valorizzare i prodotti culinari italiani, con un ricco pranzo a buffet a base di salumi, formaggi, pasta e vino nostrani, offerti dai produttori italiani che stanno investendo negli Stati Uniti. Eccellenze uniche al mondo, come ha ribadito il direttore ICE New York e coordinatore Uffici ICE rete USA, Maurizio Forte: “È necessario valorizzare l’esperienza imprenditoriale italiana nel mondo, evidenziando le nostre eccellenze e facendo leva sia sulla qualità dei nostri prodotti, sia sulla capacità dei nostri imprenditori di promuoverli in giro per il mondo. In particolare, negli Stati Uniti”.

E non solo in ambito culinario. Durante l’iniziativa, infatti, spazio anche all’importanza della lingua italiana nell’area metropolitana di New York. Un appuntamento accademico importante: nel corso dell’evento, le professoresse Teresa Fiore e Enza Antenos della Montclair State University hanno spiegato il ruolo che la lingua di Dante e Petrarca potrebbe e potrà ritagliarsi, sempre di più, nella frenetica New York del XXI secolo. In particolare hanno elaborato delle opportunità create per gli studenti d’italiano alla Montclair State negli ecosistemi ricchi e diversificati che caratterizzano la realtà italiana nella Tri-State: un nuovo stage con i due partner ITA e Choose NJ sostenuto dal Lawrence R. Inserra, Jr. Scholarship; il progetto Business Italian Style 2 con interviste ideate e condotte dagli studenti del corso di Business Italian, approfondendo il rapporto tra dieta italiana, made in Italy e sostenibilità.
Il 2 giugno tricolore, a New York, non è finito con l’iniziativa all’ICE. Dalle 5 pm infatti, il Consolato Generale d’Italia ha accolto gli invitati dell’esibizione Italy in New York, alla presenza di numerosi ospiti di rilievo: l’Institute for Digital Archeology, alcuni rappresentanti dell’azienda Lamborghini (presente, fisicamente, anche con le tre automobili dal colore bianco, rosso e verde di fronte all’ingresso del Consolato) e gli artisti Beatrice Pediconi, Giorgia Lupi, Luca Pignatelli e Paolo Trollo. Per l’occasione hanno presenziato anche i registi e gli attori della rassegna cinematografica Open Roads: New Italian Cinema, la rassegna del nuovo cinema italiano che si tiene ogni anno al Lincoln Center di New York e che quest’anno vede tra i protagonisti anche Pif.

Durante la giornata sono stati messi in mostra alcuni pezzi d’arte recuperati dai Carabinieri e dalle autorità locali, accompagnati dal canto dell’inno nazionale intonato dalla Scuola d’Italia. Ed è stata inaugurata la nuova sala d’attesa del Consolato, riqualificata di recente, con il taglio del nastro del console generale Francesco Genuardi: “La comunità formata da italiani e italo-americani a New York è sempre più forte e in una giornata come il 2 giugno trova il contesto ideale in cui festeggiare i propri valori di cultura e di libertà, all’insegna dell’innovazione e della prosperità” ha ribadito il console nel corso dell’iniziativa.

Iniziativa alla quale ha partecipato anche un’ospite speciale: dopo qualche anno di assenza dal consolato generale di New York, durante le celebrazioni della Festa della Repubblica, nella Big Apple è tornato infatti l’ambasciatore a Washington, che dal 2016 è Armando Varricchio: “Tra Italia e Stati Uniti d’America continua l’impegno comune per la crescita, la prosperità, la pace e la sicurezza delle due sponde dell’Atlantico e, soprattutto, si confermano i legami storici, culturali, economici e sociali che ci uniscono”, ha detto l’ambasciatore, mostrando nelle sue parole quell’orgoglio positivo verso un Paese, l’Italia, capace di attirare le proprie eccellenze nel mondo e che ha trovato in New York una seconda casa.


In sala a fersteggiare c’erano anche i diplomatici della Missione d’Italia alle Nazioni Unite, con presenti l’ambasciatore Sebastiano Cardi e il vice ambasciatore Inigo Lambertini. Ricordiamo che l’Italia fino al 31 dicembre di quest’anno siede nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Inoltre, era presente anche il senatore Renato Turano, che in Parlamento rappresenta la circoscrizione Centro Nord America.
Ovviamente, nel giorno in cui si celebra la Repubblica, non potevano mancare le cerimonie di consegna delle Onorificenze: ecco la lista di tutti i premiati con i riconoscimenti a firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegnati dal Console Generale Francesco Genuardi e anche dall’ambasciatore Armando Varricchio nelle cerimonie che dalla mattina fino alla sera si sono tenute al consolato:

Giulio Picolli Ufficiale OMRI
Ferminio Berardo Cavaliere OMRI
Olga Imbarrato Cavaliere OMRI
Ralph Contini Cavaliere OSI
Bartolo Valastro Cavaliere OSI
Giuseppina Azzolini Cavaliere OMRI
Andrea Bayer Ufficiale OSI
Vivien Greene Ufficiale OSI
Antonio Bernardo Cavaliere OMRI
Jason De Sena Trennert Cavaliere OMRI
Maria Teresa Cometto Cavaliere OMRI
Raffaele La Gamba Ufficiale OMRI
Paola Antonelli Ufficiale OSI
Jhumpa Lahiri Cavaliere OMRI
Frank Bisignano Cavaliere OMRI

La giornata si è chiusa con la musica come protagonista: dalle 7.30pm, infatti, si è tenuto il concerto jazz offerto dall’Istituto di Cultura italiana a New York, della Nicola Corso Jazz Orchestra.
