Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
December 11, 2017
in
Onu
December 11, 2017
0

Dichiarazione dei Diritti Umani, l’ONU “festeggia” ma con occhio preoccupato

Il 10 dicembre 2018 la Dichiarazione Universale per i Diritti Umani compirà 70 anni, ma i numerosi fronti in crisi continuano a preoccupare

Davide MamonebyDavide Mamone
Dichiarazione dei Diritti Umani, l’ONU “festeggia” ma con occhio preoccupato

Eleonoire Roosevelt con in mano la Dichiarazione Universale per i Diritti Umani, nel novembre 1949 (Foto ONU)

Time: 4 mins read

Mentre il mondo continua a vivere uno dei periodi storici più complicati degli ultimi decenni, con la tragedia umanitaria in Yemen nel pieno del suo corso, la compra-vendita di schiavi in Libia a due passi dall’Europa, il dramma dei rifugiati in Myanmar e le tensioni in Corea del Nord, le Nazioni Unite stanno per iniziare un anno importante della loro storia: il 10 dicembre 2018, infatti, la Dichiarazione Universale per i Diritti Umani compirà 70 anni. “Uno dei tre pilastri delle Nazioni Unite, assieme alla pace e lo sviluppo”, secondo il segretario Generale ONU Antonio Guterres. Uno degli accordi internazionali più importanti mai raggiunti dal secondo dopoguerra ad oggi, secondo l’intera comunità internazionale.

Proclamata il 10 dicembre 1948 infatti, la Dichiarazione Universale per i Diritti Umani ha sancito i diritti inalienabili di ogni essere umano, indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle, dalla religione al sesso, dalla lingua o dall’opinione politica. Il documento più tradotto al mondo, disponibile in oltre 500 lingue diverse, che ha aiutato numerose persone a ottenere più libertà dal giorno della sua proclamazione ad oggi, e più sicurezza, favorendo la prevenzione alle violazioni e migliorando i processi che hanno favorito la giustizia.

La strada, però, a quasi 70 anni dal giorno storico della firma di Parigi, è ancora lunghissima. Sono milioni le persone in sofferenza in tutto il mondo e sono numerosi i fronti in cui il pericolo continua a essere imminente. Lo sa bene il Segretario Generale Antonio Guterres, che nel suo messaggio, l’11 dicembre durante l’Human Rights Day 2017, ha infatti dichiarato: “Nonostante i progressi, i principi fondamentali della Dichiarazione Universale sono messi alla prova in tutte le regioni”. Sono numerose del resto le aree in cui “vediamo odio, intolleranza, atrocità e altri generi di crimini. Azioni che mettono in pericolo tutti noi”. Per il Segretario Generale è quindi giunto il momento per tutti i leader politici e le persone nel mondo “di difendere tutti i diritti umani: civili e politici, economici, sociali e culturali”, così come di proteggere “i valori che sono alla base delle speranze per un mondo più giusto, più sicuro, migliore per tutti”.

Una preoccupazione condivisa da Zeid Ra’ad Al Hussein, Alto Commissario ONU per i Diritti Umani: “La promessa insita nella Dichiarazione deve ancora essere mantenuta, ma il fatto stesso di aver superato la prova del tempo e che esista ancora oggi è la testimonianza della duratura universalità dei suoi valori perenni di uguaglianza, giustizia e dignità umana”, ha dichiarato. L’Alto Commissario era stato tra i primi ad esempio, nel cruciale mese di novembre, a lanciare l’allarme in Libia definendo “disumano” l’accordo tra Unione Europea e governo libico sui migranti: “Dobbiamo organizzarci e mobilitarci in difesa della dignità umana e in difesa di un futuro comune: dobbiamo assumere una posizione solida e determinata, sostenendo i nostri diritti e quelli delle generazioni a venire”.

L’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, interviene al Consiglio di Sicurezza sui diritti umani in Corea del Nord (Foto ONU / Rick Bajornas)

Fino al 10 dicembre 2018, le Nazioni Unite saranno impegnate in un anno importante, “di intensa e profonda riflessione sull’importazione continua e vitale di ognuno dei 30 articoli contenuti in questo straordinario documento”, ha evidenziato Zeid Ra’ad Al Hussein, non nascondendo però le sue preoccupazioni per il futuro: “È giusto onorare i risultati ottenuti e rendere omaggio a chi ha reso possibile questo documento ma non dovremmo farci illusioni: l’eredità della Dichiarazione Universale sta affrontando minacce su molti fronti”.

Tra i fronti più a rischio, anche se mai citato nelle dichiarazioni istituzionali di Guterres e Al Hussein, lo Yemen, dove muoiono bambini ogni secondo e dove il popolo yemenita continua a essere utilizzato come pedine dalle super potenze del mondo, intente a giocare una macabra partita a scacchi che nessuno sta vincendo e dove spesso è persino difficile capire chi combatta contro chi. Senza dimenticare la Corea del Nord, che non a caso è stata oggetto di un Consiglio di Sicurezza proprio martedì 11 dicembre, durante l’Human Rights Day. Una seduta in cui è stato ricordato che le violazioni dei diritti umani, nel regime di Pyongyang, continuano tra torture diffuse nei centri di detenzione, lavori forzati in miniera e campi di prigionia per i dissidenti del regime. “Mi dispiace ma è impossibile, per me, segnalare oggi un miglioramento significativo della situazione dei diritti umani in Corea del Nord”, ha detto in video-conferenza da Parigi proprio Al Hussein, evidenziando: “Le recenti tensioni sulla sicurezza sembrano aver peggiorato le già gravissime violazioni dei diritti umani subite da tempo dalle 25 milioni di persone che vivono in Corea del Nord”, il cui 70% (18 milioni) si stima soffrano di scarsezza di cibo. Chi è riuscito a fuggire, non a caso, “ha riferito violazioni dei diritti umani diffuse in tutto il Paese e in quasi ogni aspetto della vita delle persone”. Per far fronte alle esigenze umanitarie nel regime di Kim Jong-Un, secondo le Nazioni Unite, sarebbero necessari ulteriori 114 milioni di dollari: “Invito tutti gli Stati Membri dell’ONU a sostenere le attività di salvataggio delle persone nel Paese”, ha fatto sapere il Segretario Generale aggiunto per gli Affari Esteri Miroslav Jenca, che ha evidenziato le criticità in relazione all’utilizzo delle sanzioni: “Incoraggio tutte le organizzazioni internazionali e non governative che si trovano ad affrontare sfide operative sul territorio nord-coreano di utilizzare tutti i procedimenti stabiliti per richiedere l’esenzione del regime sanzionatorio”, affinché “le sanzioni decretate dal Consiglio di Sicurezzza non vadano ad avere un impatto negativo sui mezzi di sostentamento e sulle strutture sanitarie del Paese”.

Una preoccupazione su cui l’Italia si era pronunciata per prima, e in più di un’occasione: “. Il regime nordcoreano continua a negare ai suoi cittadini anche i diritti e le libertà più elementari, come sancito dalla Dichiarazione universale e da altre convenzioni e strumenti pertinenti sui diritti umani”, ha dichiarato nel corso del Consiglio di Sicurezza di lunedì 11 dicembre l’ambasciatore italiano Sebastiano Cardi, che ha concluso: “La repressione sociale e politica emerge con il lungo isolamento in cui il popolo nord-coreano è costretto a vivere. La sistematica soppressione dei diritti umani è tra le principali priorità del regime di Pyongyang, che soffoca ogni forma di dissenso al fine di garantire la propria sopravvivenza. Non dobbiamo dimenticare le decine di migliaia di prigionieri politici che continuano ad essere sottoposti alle più dure forme di abuso nella vasta rete di campi del regime”.

Share on FacebookShare on Twitter
Davide Mamone

Davide Mamone

Davide Mamone è un giornalista freelance di base a New York. Cresciuto a Milano, di origini palermitane, collabora con Radio Popolare, ha scritto reportage per testate italiane come L'Espresso, Panorama e InsideOver e per testate americane come Market Watch del gruppo Dow Jones Newswires. Ha coperto le Nazioni Unite per La Voce di New York.

DELLO STESSO AUTORE

Washington il giorno dopo l’insediamento di Joe Biden, quando non sembra più Baghdad

Washington il giorno dopo l’insediamento di Joe Biden, quando non sembra più Baghdad

byDavide Mamone
The Matera Model, European Capital of Culture

The Matera Model, European Capital of Culture

byDavide Mamone

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Manhattan, la bomba esplode, ma i newyorkesi non tremano

Next Post

Mediterranean Diet, Human Health and Longevity Protagonists at NIAF Gala

DELLO STESSO AUTORE

Dal sangue di Gaza al silenzio all’ONU, la guerriglia continua tra veti e deja-vu

Dal sangue di Gaza al silenzio all’ONU, la guerriglia continua tra veti e deja-vu

byDavide Mamone
Israele: fiumi di parole all’ONU, mentre il sangue continua a sgorgare a Gaza

Israele: fiumi di parole all’ONU, mentre il sangue continua a sgorgare a Gaza

byDavide Mamone

Latest News

California Gov. Newsom Cracks Down on Homelessness: “No More Tent Cities”

California Gov. Newsom Cracks Down on Homelessness: “No More Tent Cities”

byDania Ceragioli
Gérard Depardieu / Ansa

Gérard Depardieu condannato per violenza sessuale: 18 mesi con la condizionale

byGrazia Abbate

New York

Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina
Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

Gen Z is “Trashing” the Big Apple, According to New Study

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Mediterranean Diet, Human Health and Longevity Protagonists at NIAF Gala

Mediterranean Diet, Human Health and Longevity Protagonists at NIAF Gala

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?