Secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura negli Stati Uniti si spendono circa 37 miliardi di dollari nel consumo di pizza, praticamente un terzo del mercato globale.
In un paese che è letteralmente ossessionato dalla pizza, l’apertura di una nuova pizzeria non rappresenta una grossa novità. A meno che non si tratti di qualcosa di davvero speciale come Filaga, la nuova pizzeria siciliana che ha aperto al Chelsea Market. Intanto perché, in un paese in cui pizze che non hanno nulla a che vedere con la Sicilia vengono definite sicilian pizza, finalmente c’è modo di assaggiare una vera e propria pizza siciliana e la differenza si sente.
La vera pizza siciliana è stata portata qui dall’expertise di Vincenzo Realmuto, siciliano doc che ha coronato il suo sogno di rappresentare un po’ della sua isola a New York. Realmuto è partito dagli ingredienti, quelli sani e freschi che vengono direttamente dalla sua terra, cominciando dall’ingrediente base della pizza: la farina di grani antichi siciliani importati dall’isola.
Sapori autentici per dare vita a una pizza che ricordi un mito, quello di Filaga che dà anche il nome al locale. Filaga è infatti un borgo rurale incontaminato fuori Palermo. Si trova in una conca circondata da monti ed era la meta delle gite fuori porta dei palermitani perché c’era una pizzeria davvero unica. Proprio come quella che Realmuto ha cercato di costruire a New York, scegliendo una location che suona come una sfida: il Chelsea Market, noto per ospitare tanti e diversi tipo di cibi, provenienti da tutto il mondo con un minimo comune denominatore, la qualità.
In un contesto moderno e frettoloso come quello del Chelsea Market, Realmuto ha scelto di inserire la sua pizzeria che è un ponte tra innovazione e tradizione, già a partire dagli arredi. Sono, infatti, state impiegate ceramiche siciliane e fotografie del paese di Filaga per decorare lo spazio estremamente luminoso e dall’appeal contemporaneo.
La vera novità è la proposta dei prodotti da rosticceria come arancini, crocchette e zeppole. Cibi che perfettamente si prestano al consumo veloce e che si sposano con il concetto di street food, mantenendo però vivissima una tradizione di cui Realmuto e i suoi collaboratori, tutti di origini siciliane, vanno giustamente orgogliosi.