L’America prende le redini del Consiglio di Sicurezza. Per tutto il mese di maggio avrà la presidenza dell’organo delle Nazioni Unite mentre continua la guerra di Putin in Ucraina. Al Palazzo di Vetro l’ambasciatrice USA Linda Thomas-Greenfield ha presentato il programma di lavoro e sorridendo ai corrispondenti di New York ha ricordato il suo debutto all’Onu avvenuto poco più di un anno fa.
Le sue prime parole hanno voluto ricordare, nella Giornata mondiale della libertà di stampa, tutti i giornalisti uccisi e ha sottolineato come la loro professione rimanga una pietra angolare in ogni democrazia.
Due gli eventi distintivi della presidenza USA. Il primo, previsto per il 19 maggio, esaminerà il nesso tra conflitto e sicurezza alimentare. Per l’occasione arriverà a New York anche Antony Blinken e sarà proprio il Segretario di Stato a presiedere la riunione del Consiglio. Il secondo appuntamento, invece, si terrà il 23 maggio e verterà sul ruolo delle tecnologie digitali nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, diventato un nuovo e importante obiettivo delle Nazioni Unite.
Rimane in agenda la guerra tra Russia e Ucraina che il Consiglio affronterà il 5 maggio. L’ambasciatrice americana ha poi sottolineato i tre incontri in programma sulla Siria che si concentreranno sulla situazione umanitaria, le armi chimiche e il quadro politico. Anche la situazione in Nord Corea verrà attentamente monitorata.
Incalzata dai giornalisti durante la conferenza stampa, Thomas-Greenfield ha rimarcato come nonostante le critiche mosse ai Quindici paesi membri del Consiglio per non essere stati in grado di fermare la guerra in Ucraina, l’organismo Onu abbia ottenuto comunque uno straordinario successo. “Siamo riusciti a isolare la Russia nel Consiglio di Sicurezza, e questo è un risultato significativo. Siamo riusciti a unire le voci che condannano la Russia nell’Assemblea Generale… E ottenere 141 voti a sostegno di questo sforzo è stato un successo significativo per tutti noi. Abbiamo avuto i favori anche dell’Assemblea Generale nel far avanzare una risoluzione che fornisca sostegno all’Ucraina per l’assistenza umanitaria. E siamo riusciti a prevalere in aula anche per sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani”.