È successo ancora una volta. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha messo all’angolo la Russia di Putin per la guerra in Ucraina. Questa volta però lo ha fatto votando la risoluzione umanitaria presentata da Francia e Messico che oltre a chiedere aiuto e protezione per i civili, riconosce nell’invasione russa la causa della crisi. 140 voti a favore, 38 astenuti (tra cui Cina, Cuba, Iran, India) e solo 5 contrari (Russia, Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord, Siria). L’Onu conferma compatta il voto del 2 marzo nella risoluzione che “deplorava” la Russia per l’invasione.
Questa mattina, una bozza di testo rivale, presentata mercoledì dal Sud Africa, era pronta per essere votata. Intitolata “Situazione umanitaria derivante dal conflitto in Ucraina”, non faceva alcun riferimento all’aggressione voluta da Putin. Prima del voto però, l’ambasciatore ucraino Sergiy Kyslytsya è intervenuto protestando e il testo, messo ai voti, ha trovato il rifiuto dei memebri dell’Assemblea.

Fiera e soddisfatta, l’ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield ha ribadito ai giornalisti del Palazzo di Vetro come sia evidente che la stragrande maggioranza del mondo condanni l’invasione russa in Ucraina. “Ma perché il consenso non cresce e rimane stabile a 140? – ha chiesto La Voce di New York – E che messaggio vuole dare ai Paesi membri che continuano ad astenersi?“. La diplomatica USA, dopo aver elencato molti dei crimini che la Russia sta commettendo in Ucraina, ha concluso che direbbe: “non c’è più spazione per stare in territorio neutrale“.
Nel braccio di ferro con Washington, vincono ancora gli Stati Uniti e Mosca colleziona un’altra delusione. All’inizio dei lavori, l’ambasciatore russo Vassily Nebenzia aveva dichiarato che il testo franco-messicano dipinge “un quadro falso e unidimensionale” di ciò che sta accadendo, “ignora le cause della crisi ucraina e il ruolo dell’Occidente nell’usare il paese come una pedina in un gioco geopolitico contro la Russia“. Per Mosca, inoltre, sostenere il testo di Francia e Messico, renderà più difficile i negoziati con l’Ucraina perché gli ucraini saranno spinti a mantenere “la loro attuale posizione” e aveva invitato “tutti i paesi di buona volontà” a sostenere la bozza del Sudafrica perché “non contiene elementi politici palesemente anti-russi“.
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