“New York è una città che o la aggredisci oppure lo fa lei. Bisogna essere sempre attivi, rinnovarsi, rigenerarsi, altrimenti si finisce con essere sommersi dal ritmo ed eventualmente, decidere di mollare”. E lui non ha mollato. Sfidando ogni giorno New York da sette anni. La storia che vi racconto è quella di Gianpiero Pagliaro, 33 anni originario di Perito una piccola frazione della provincia di Cosenza, appassionato di coaching, della vita e del cibo sano. Nel 2006 Gianpiero era venuto a New York con l’intenzione di restare solo tre mesi per conoscere la città, poi un incontro causale in metropolitana e la City è diventata la sua fermata a lungo termine.
“La vita non è mai qualcosa; è solo l'occasione a qualcosa”. Christian Friedrich Hebbel
La sua filosofia di vita si racchiude in questa frase “Leading by example inspiring my origins” (dare il buon esempio con la mia storia). Ci sono anche 4 parole che gli sono care: “Dream” quello che ti rende felice, “Create” il tuo sogno, “Give” e fai sharing di quello che crei e “Laugh”, sorridi e, sii positivo e grateful per quello che hai. E da questo Gianpiero ha fatto una serie di scelte che l’hanno portato a realizzare i suoi obiettivi e ad aiutare altre persone a raggiungerli.
Gianpiero l’ho conosciuto ad un aperitivo italiano, organizzato dalla Camera di commercio: un modo per fare networking tra italiani emigrati e per sentirsi un po’ a casa. Dopo qualche giorno ci siamo rivisti per l’intervista. Ci siamo incontrati all’incrocio tra 37St e 5av. Abbiamo deciso di fare due chiacchiere davanti ad un buon sushi così siamo andati al ristorante. Davanti ad un buon piatto si parla con più gusto! Gianpiero inizia a raccontarmi come è capitato a New York. Si, capitato! Perché non l’ha scelta questa città. Per lui era troppo diversa culturalmente e nonpensava di potercisi trovare bene. Ora invece l’adora con tutte le sue contraddizioni. La sua meta iniziale era la Malesia. Ma poi ci ha pensato il destino a trattenerlo nella Big Apple. Una volta laureatosi in Economia e commercio a Pavia e finita la sua esperienza in AIESEC, la piattaforma internazionale per i giovani per scoprire e sviluppare il loro potenziale, è iniziata una nuova fase della sua vita. Decide di volare a New York per conoscere la città. Rimane tre mesi poi diventati, per pura fortuna o forse per caso, 7 anni. “Nel corso dei 3 mesi, ho incontrato un ragazzo italiano in metropolitana. Da quel contatto è nata un’opportunità per una job interview e di conseguenza una proposta di lavoro. Ho deciso di rimanere negli USA per rafforzare l’inglese e aggiungere un’esperienza internazionale al mio curriculum. Il raggiungimento di alcuni traguardi significativi nella mia carriera, alla MSC e nella Camera di Commercio Italo-Americana a NY e nella mia vita personale hanno creato le basi per continuare quest’esperienza trasformando quella che era un’esperienza temporanea in una fase importante della mia vita. Adesso si vive e si contribuisce allo sviluppo di questo Paese, che considero importante quanto le mie origini”. Un’opportunità lavorativa che gli ha permesso di vivere serenamente il trasferimento senza la preoccupazione del visto. Infatti Gianpiero ha cominciato con un visto di training J-1 per poi continuare con uno lavorativo.
“Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire, ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti”. Paulo Coelho
Per lui, New York si è rivelata l’occasione giusta. Infatti la City gli ha permesso, e gli permette, di crescere professionalmente. Ha cominciato con la MSC per cui ha ricoperto diversi ruoli, dall’import all’export ai contratti e via dicendo. Si è poi trasferito a Charleston (SC) dove ha cominciato la sua carriera di Deputy Office Manager sino alla posizione attuale nell’head quarter a NY. Poi da 3 anni e mezzo è, anche, parte attiva dello YEX Committee della IACC (Comitato Giovani Dirigenti (YEX) della Italia-America Camera di Commercio): un progetto guidato dai giovani e che condivide con un team di altre persone. Gianpiero adora il suo lavoro e il fatto di poter contribuire ogni giorno a far crescere il personale e l’azienda lo fa sentire parte di un gran progetto.
Non solo lavoro: a New York ha trovato anche l’amore. Una ragazza tedesca con cui condivide la sua vita da 3 anni. “Ho conosciuto la mia ragazza in occasione del suo compleanno, festeggiato in contemporanea a quello di una mia amica nello stesso locale. Mi hanno colpito i suoi occhi e non ho resistito a fermarla. Il resto sono 3 anni di continue scoperte assieme. Una nota simpatica: io sono il “tedesco”, quello organizzato della coppia, lei “l’italiana”…”.
In questi 7 anni si è costruito la sua vita tanto che, nonostante ami il suo Paese, non ne sente la mancanza. A NY, infatti, c’è tanta Italia e questo attutisce la lontananza. Quello che manca è la qualità della vita e la vicinanza alle persone care. “Si cresce e s’invecchia senza stare vicini. Si perdono decisamente dei momenti importanti con la propria famiglia. E’ anche vero che si vive per crearne una con la persona che ami. A quel punto, cambiano i ruoli e alcune scelte hanno l’obbligo di guardare verso il futuro. L’unico pensiero è quello di non riuscire a stare fisicamente vicino alla mia famiglia. Nel tempo, poi, ho imparato che ci sono altri modi per essere presenti nella vita di chi conta”.
Gianpiero è una persona dal carattere positivo e pragmatico. Questo gli permette di vivere con ottimismo. “Ogni mattina sono grato per avere davanti un’altra giornata in cui fare la differenza. Il resto sono sfide e quando non raggiungo qualcosa, mi guardo indietro e vedo come fare meglio. Non penso ci siano problemi particolari dovuti al fatto di essere all’estero”.
Quando è arrivato nella Big Apple, grazie al suo carattere determinato e ottimista, ha affrontato il cambiamento con piena fiducia: "E’ stato difficile all’inizio competere in un posto dove si è penalizzati dalla conoscenza linguistica e dal non conoscere bene quello che si fa. Allo stesso tempo, questo è diventato lo stimolo più grande per crescere, imparare, dare il 101% ed emergere. Dopo il primo anno ci si chiede spesso se continuare o se rimanere. Sino a che una persona non realizza che ogni posto ha dei pro e dei contro e che la differenza la si fa quando ci si sente pieni dentro. A quel punto, ogni posto diventa il tuo posto e si apprezza quello che si ha e che si riesce a creare”. E se arriva lo sconforto o c’è un problema la sua soluzione è semplice “una bella corsetta mattutina, una colazione sana e salutare e avere sempre davanti gli obiettivi che voglio raggiungere nella mia vita. Come dice un famoso coach, “Clarity is power”. Ascoltare musica aggiunge colore a questi momenti”.
“Fa’ ogni cosa come se facesse la differenza”. William James
Giorno dopo giorno la magia di New York lo ha conquistato e alla fine si è innamorato della città che gli ha insegnato la voglia di migliorarsi, il sapere che tutto è possibile anche se in pochi riescono poi a raggiungerlo. E’ una città dove si ha la possibilità di incontrare e interagire con persone in gamba che cercano di realizzare i propri sogni. Oltre a dare la consapevolezza che questo è un ambiente difficile dove comunque si possono mettere le basi per il proprio futuro. “L’unica cosa a cui ci si deve abituare è lo stile di vita. La sfida maggiore che ho dovuto affrontare qui. Avere una qualità di vita alta a NY richiede un impegno economico rilevante”. Infatti per Gianpiero “il fattore economico richiede sempre una particolare attenzione in questa città. Il costo della vita è alto e anche se con il tempo si raggiungono posizioni migliori, cambiano anche le priorità e i bisogni della vita. Da una parte questo crea un po’ di frizione, dall’altra è un’ottima motivazione per continuare a rinnovarsi e re-inventarsi”.
“Se credi di poter raggiungere ciò che vuoi, dai a te stesso la libertà di raggiungerlo”. Richard Bandle
La sua è una vita newyorkese intensa. Si sveglia alle 5/5.30 di mattina, poi corsa mattutina e colazione salutare in grado di provvedere un bel po’ di energia per la giornata. Raggiunge il lavoro per le 7.30/8 e comincia la sua giornata lavorativa. Generalmente finisce per le 7 di sera e, a meno che partecipi a qualche evento esterno, rientra a casa dove si prepara e si gode la cena. Poi legge un libro, esce, oppure guarda qualcosa d’interessante in tv. “Sull’energia ho una teoria ben precisa: se una persona è stanca di testa, deve cambiare task. Se una persona è stanca fisicamente, deve dormire di più. Se si è stanchi mentalmente e fisicamente, serve una vacanza! Principalmente uno dei segreti per avere energia nel corso di tutta la giornata è bere tanta acqua, respirare bene e in posizione corretta e alimentarsi con i cibi giusti”. Siccome è poco impegnato, si sta allenando anche per correre la maratona di New York. Il suo allenamento comprende 6 giorni su 7 di corsa alla settimana, con prove alternate. “Ho un obiettivo di tempo da raggiungere che mi motiva ogni giorno ad allenarmi per qualcosa di concreto. Ma quello che è importante è vivere questa splendida manifestazione da corridore ed essere uno dei protagonisti, assieme al pubblico e alla città che quel giorno si apre allo sport e alla gioia di migliaia di persone che corrono per diversi motivi”.
Dopo una lunga giornata di lavoro per lui il modo di rilassarsi è cucinare. “Adoro cucinare dai primi piatti ai secondi, e soprattutto mi sbizzarrisco con i dettagli. Cucinare è un altro modo di esprimere se stessi, deliziando le persone care che ci stanno intorno”. Infine, il sogno più grande di Gianpiero è quello di avere un domani dei figli che siano orgogliosi del proprio papà: “Penso che non possa esserci gioia più grande nella vita”.