Reykjavik, Islanda. Dopo il vertice di questa sera fra i ministri degli esteri del Consiglio Artico, il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha avuto un faccia a faccia con il suo omologo russo, Sergey Lavrov. L’incontro è avvenuto a margine di un viaggio diplomatico che ha portato Blinken in Danimarca, Groenlandia e Islanda per parlare soprattutto di clima e della difesa strategica dell’Artico.
Il meeting fra Blinken e Lavrov era da lungo atteso e potrebbe aprire un colloquio ben più importante fra Joe Biden e Vladimir Putin a Ginevra nel mese di giugno. Da alcuni mesi, infatti, i rapporti diplomatici fra le due nazioni registrano un record negativo con tensioni crescenti ed accuse reciproche. Non appena insediato, Biden rimproverò Putin di essere un “killer” innescando così una crisi diplomatica che ha coinvolto le relative ambasciate.
I terreni di scontro sono stati molti e variegati. L’Ucraina continua ad essere un tema scottante fra le due potenze con la Russia che ancora sconta sanzioni per l’annessione della Crimea. Allo stesso modo i Biden ha espresso le sue critiche anche sulla detenzione di Alexei Navalny, storico oppositore di Putin salvatosi da un tentativo di avvelenamento. Sono volate accuse anche sull’ingerenza Russa nelle elezioni USA del 2016 e su presunti tentativi nel 2020 e vi sono sospetti che gli hacker responsabili dello shutdown dell’oleodotto Colonial Pipeline possano avere un collegamento con Mosca. Chiaramente, il Cremlino in questi mesi ha rigettato ogni genere di insinuazione e accusa da parte di Washington.
A scaldare gli animi è stato proprio Tony Blinken alla vigilia del vertice ministeriale. Il Segretario di Stato si è scagliato contro Mosca per aver richiesto permessi di transito ai mercantili nella rotta del Mare del Nord, minacciando di usare la forza se gli equipaggi non avessero consentito l’abbordaggio da parte di piloti russi. Questa strategia, che mira a rafforzare il controllo russo su una rotta dalle grandi potenzialità economiche, ha portato il Cremlino a fortificare la presenza militare nell’area. Una linea non gradita agli USA che negli ultimi mesi hanno condotto esercitazioni NATO nel Baltico. “Abbiamo visto la Russia avanzare pretese marittime illegali, in particolare per quanto riguarda la sua gestione delle navi straniere in transito nella rotta del Mare del Nord, che non si fondano sul diritto internazionale”, ha dichiarato Blinken a colloquio con il ministro degli esteri islandese. La preoccupazione è anche caduta sulla “militarizzazione dell’Artico”, evenienza da evitare per spingere sulla collaborazione nell’area.
L’incontro fra Blinken e Lavrov non ha sciolto questi nodi. I due ministri degli esteri hanno convenuto sul fatto che fra Stati Uniti e Russia ci siano “grosse differenze“. Nonostante questo, per Blinken “il mondo sarà più sicuro se riusciremo a lavorare insieme“. Lavrov si è dimostrato d’accordo con questa affermazione ma da entrambe le parti si è alzato un monito “pronti a rispondere” in caso di azioni aggressive.
Come già anticipato da alcuni giorni, al termine dell’incontro il Dipartimento di Stato ha fatto sapere di aver rinunciato a sanzioni nei confronti di Matthias Warnig e delle realtà coinvolte nel progetto Nord Stream 2. Blinken ribadisce la contrarietà al progetto ma questa concession è per Biden una mano tesa verso Vladimir Putin e gli alleati europei.