Sembrava solo un altro gelido venerdì sera di questo infinito inverno newyorchese. L'appuntamento con due amiche era nell'East Village, per provare un ristorante indiano di nome Panna 2, ma è bastato varcare la soglia del locale per capire che sarebbe stata una serata particolare. Non solo per la location suggestiva, con la musica indiana altissima e una cascata di luci natalizie e lampadine a forma di peperoncino che scendevano dal soffitto di una piccola sala lunga e stretta. O per i camerieri dall'atteggiamento decisamente curioso, tanto da farne dimenticare il comportamento sbrigativo: è parso subito chiaro che era meglio rassegnarsi, gran parte delle ordinazioni sarebbero dipese dal loro personale criterio. Scelte ottime peraltro, visto che tutti i piatti erano eccellenti.
Ma la serata è stata soprattutto l'occasione per scoprire un'abitudine di cui ignoravo l'esistenza. Al momento di ordinare il vino, un ragazzo ci dice che nel locale non servono drink. L'affermazione è sembrata singolare, considerato che tutti i tavoli intorno a noi erano muniti di bevande di ogni genere. Invece la risposta è semplice: nel ristorante servono il cibo, ma il vino te lo devi portare da casa. Si chiamano locali BYOB, “Bring Your Own Bottle”, letteralmente “porta la tua bottiglia”, ed è bastata una veloce ricerca su internet per scoprire che si tratta di un'abitudine piuttosto comune, diffusasi nei Paesi anglosassoni negli anni Cinquanta, e poi arrivata in Australia e Nuova Zelanda negli anni Sessanta e Settanta. Oggi è adottata da molti ristoranti americani che non vendono alcool, alcuni dei quali perché non hanno la necessaria licenza, altri per scelta.
È un perfetto rimedio anti-crisi che consente ai clienti di risparmiare, visto che a New York il costo dei drink fa variare, e di parecchio, il conto della cena. Al ristoratore di solito si paga soltanto un 'corkage fee', ovvero un diritto di tappo, una sorta di piccolo compenso per il servizio. Ma e' anche un modo per poter bere il proprio vino o la propria birra preferita. Sempre a patto di sapere che si sta andando in un ristorante BYOB, altrimenti si finirà, come la sottoscritta, a doversi accontentare di una bottiglia recuperata in extremis in un piccolo deli accanto al ristorante (consigliato dal proprietario) e trovarsi a consumare una bevanda che al vino assomiglia soltanto per il colore.
A stupirmi ancora di più però è stato, curiosando in rete, scoprire che tra gli appassionati della pratica c'è anche la regina del pop, Madonna. Tempo fa, durante una cena con il fidanzato di turno in un ristorante dell'Upper West Side, la star avrebbe estratto dalla borsetta una bottiglia di rosso con tanto di calici di cristallo. In quel caso si trattava di un famoso locale italiano e non di un ristorante BYOB che consente di portare gli alcolici da casa, ma pare che nessuno abbia avuto il coraggio di farglielo notare.