Alla sempre più ricca, accattivante e prestigiosa Mostra del Cinema di Venezia in corso – giunta alla sua 76.ma edizione e che quest’anno prevede un interesse crescente per il cinema italiano – non poteva mancare la prova concreta della “ristrutturazione in corso” della nostra industria cinematografica, che già quest’estate ha visto gli incassi aumentati del 40% circa, grazie ai tanti film “pesanti” portati in sala dal progetto “Moviement”, e che sta anche cercando una distribuzione più funzionale dei tanti Festival che si susseguono nel Bel Paese: questa prova è il Bif&st, il Festival del Cinema di Bari, da anni secondo appuntamento più importante dopo quello veneziano.
Domenica sera è stata infatti presentata, al Lido di Venezia, l’undicesima edizione del Bif&st, che si terrà dal 21 al 28 marzo 2020, anticipando così di un mese il consueto appuntamento.
Si annuncia già come un’edizione davvero speciale perché – come ha sottolineato il suo direttore artistico, Felice Laudadio – sarà infatti ospitato per la prima volta, oltre che dal Teatro Petruzzelli e dal Teatro Margherita, anche da altri due teatri: il Piccinni e il Kursaal, entrambi per la prima volta disponibili dopo il loro restauro. A questi si aggiungono, come di consueto, le sale del Multicinema Galleria.
L’edizione 2020 sarà dedicata a Mario Monicelli – nel decennale della sua scomparsa – con una grande retrospettiva e una mostra fotografica del grande regista organizzate con la collaborazione determinante della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia, che da un decennio collabora con il Bif&st, che, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è promosso dalla Regione Puglia e prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission con l’apporto di alcuni sponsor.
Nel presentare il Bif&st, l’Assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, ha ribadito che “non è solo un grande festival, ma soprattutto una grande operazione culturale, che ogni anno si rinnova e sperimenta nuove forme di dialogo per comunicare al meglio con il proprio pubblico. È un festival del cinema ma anche un festival pop, di comunità, perché capace di parlare non solo ad esperti e appassionati del cinema, ma anche ai ragazzi, che sempre più numerosi partecipano alle masterclass dei propri idoli: non lo fanno solo con la voglia di scattare un selfie ma con quella sete di conoscenza che un giorno potrebbe fare del loro entusiasmo un vero e proprio lavoro. Insomma, il Bif&st è una vetrina del cinema che valorizza la Regione Puglia, i pugliesi, e che ci collega con il resto del mondo, ma anche un’occasione per dire a voce alta che una prospettiva sulla cultura la Puglia la sta seminando e lo sta facendo confrontandosi con il resto del mondo, costruendo ponti di dialogo culturale, non alzando muri”.
La sezione internazionale dell’undicesima edizione del Bif$st comprenderà (nelle sue due suddivisioni, Anteprime e Panorama) ben 20 film anteprime italiane o mondiali!
Che si tratterrà di un’edizione davvero ricchissima e dalle mille sfaccettature, non solo cinematografiche ma anche sociali, lo dimostrano inoltre diverse significative iniziative: dopo le più che positive esperienze registrate nelle scorse tre edizioni del Bif&st dalla sezione “Cinema e scienza”, quest’anno verrà predisposto il ciclo “Cinema e psichiatria”, con la presentazione di sette film sul tema seguiti da incontri con altrettanti psichiatri. La rassegna si svolgerà in stretta collaborazione con la Facoltà di Psichiatria dell’Università di Bari diretta dal prof. Alessandro Bertolino. Verrà inoltre riproposta la sezione “Cinema e medicina”, curata dal prof. Nicola Laforgia e accolta con successo lo scorso anno.
Finisce qui la prevista “abbuffata” di cinema? No. Promosso infatti dal Dipartimento di Giurisprudenza – Dottorato di ricerca – dell’Università degli Studi del capoluogo pugliesi, dall’Ordine degli Avvocati di Bari e dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia, il Bif&st 2020 ospiterà un ciclo di 5 film sul tema “Donne-Diritti-Cinema” che offriranno lo spunto – in sede di discussione successiva alle proiezioni – per affrontare l’attualissima vicenda della crescente violenza fisica e psicologica contro le donne. Il legal thriller, inteso come genere letterario, è diventato negli anni un “must” anche della cinematografia, non solo americana. Proiettando spezzoni e scene di alcuni film con al centro la figura dell’Avvocato nel cinema, l’ex magistrato e scrittore Gianrico Carofiglio li commenterà con gli avvocati Enzo Augusto e Michele Laforgia trattando delle tecniche di indagine, fasi di accusa e difesa, interrogatorio e controinterrogatorio, arringhe finali e ruolo delle giurie.
Ideato e diretto da Felice Laudadio, il Bif&st è presieduto dalla regista Margarethe von Trotta, presidente onorario Ettore Scola (che per molti anni ne è stato il presidente). Il critico cinematografico Enrico Magrelli è il consulente della direzione artistica con la collaborazione di Giuliana La Volpe.
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