Il teatro newyorkese 59E59 sulla 59esima ha inaugurato la scorsa settimana il festival “East to Edinburgh”, una rassegna di tredici spettacoli più o meno ‘sperimentali’.
La rassegna è dedicata ai pièce teatrali che parteciperanno al Fringe Festival di Edimburgo, il Festival di teatro e arte più grande e famoso al mondo.
Il Fringe di Edimburgo, per chi non c’è mai stato, è un evento meraviglioso che ogni anno, ad agosto, travolge la città scozzese per tre settimane. E’ così ricco di eventi che ogni singolo angolo della città viene rivendicato da una performance. Ogni teatro, ogni locale, ogni bar, ogni piazza o cortile ha una sua programmazione e la scelta è così travolgente che bisogna scaricare la app del festival per navigare tra le mille offerte (nel 2018 si sono contate oltre 3.500 performance). Ci sono attori, ballerini, comici e artisti di strada in ogni luogo, è insomma l’apoteosi dell’arte ed una bellissima esperienza.
Il Fringe di Edimburgo si tiene dal 1947 e da qualche anno, il teatro sulla 59esima offre uno spazio di “prova” alle produzioni che andranno ad esibirsi in Scozia il prossimo mese.
Gli spettacoli del festival “East to Edinburgh” sono diversi, alcuni comici altri drammatici ma tutti di teatro sperimentale.
Questa la lista degli spettacoli in visione:
“I’m coming”, scritto ed interpretato da Molly Brenner e diretto da Joanna Simmons. E’ uno show comico che parla di sessualità in modo positivo e onesto.
“Leaves” interpretato da Alex Highsmith, Amanda Lea Mason, ed Eryn O’Sullivan rende omaggio a Walt Whitman e rappresenta un mondo dove la morte non esiste, come nelle storie magiche di Saramago.
“The presented” scritto e interpretato da Chris David è un monologo molto energico di 50 minuti in cui l’attore racconta al pubblico cosa significa ‘fare spettacolo’- “Life is full of rejections”, ovvero “La vita è piena di rifiuti”. “Questo non è il vero me, il vero me non farebbe mai questo spettacolo. Questo è il personaggio che ha il mio nome” dice Chris. Fa parte del monologo anche il racconto del suo primo fallimento, quando cioè gli fu chiesto di interpretare una comparsa, “un anglosassone muto” per la precisione.
“Hello, Daddy” scritto e interpretato da Sam Morrison fa ridere perché descrive con leggerezza le avventure e i momenti imbarazzanti di un uomo segretamente gay che vuole sedurre il padre di tutti.
“I am”, scritto e diretto da Stacy Lynn Gould ed interpretato da Margot Dale, Lauren Hendon, Aleksandr Krapivkin, Amber Lageman, e Courtney Megaro avviene nello ‘spazio mentale’ di una donna insicura. Dice di voler volare, di volere essere indipendente ma i demoni della sua coscienza prendono il sopravvento e la portano fuori strada. Lo spettacolo vive in una scena surreale ma purtroppo perde la possibilità di restare più ‘sottile’ e diventa invece mieloso.
“I’m just kidneying” scritto e interpretato da Amanda Nicastro è la storia di una donna che dona uno dei suoi reni per salvare due vite. Si tratta di un’eroina ‘urbana’ che deve portare le sue urine sulla metro di New York, per esempio.
“Madame Komondor will see you now”, è scritto e interpretato da Krista Komondor, che fa le veci di una sessuologa mentre “Hetaira”, interpretato da Allie Jessing e Steph Babirak traccia le somiglianze tra Socrate, Galileo, e Mozart.
“Static” scritto e interpretato da Daniel Amedee e Conor Kelly O’Brien è uno spettacolo a metà strada tra teatro e concerto dal vivo. È la storia di un figlio che reagisce al dolore per la malattia mentale del padre grazie alla musica.
“Agatha is missing!” scritto e interpretato da Prudence Wright Holmes è la storia di una detective, Miss Clarissa Marbles che deve risolvere il mistero della scomparsa di Agatha Christie mentre “Voice of authority” scritto e interpretato da Dean Temple è la storia di un giovane che va a lavorare per il suo ricco zio ma purtroppo lui scompare e lo lascia nei guai e con debiti da ripagare. Questo spettacolo ha vinto il Best of Fest Award al Pittsburgh Fringe Festival 2018.
“Hitler’s tasters” prodotto dalla compagnia “New Light Theater Project” con Hallie Griffin, MaryKathryn Kopp, Kaitlin Paige Longoria, e Hannah Mae Sturges è una commedia nera sui ‘degustatori di cibo’ che lavoravano per Adolph Hitler. È basata su fatti realmente accaduti.
“Monica: this play is not about Monica Lewinsky” prodotto da “ Via Brooklyn” parla di sesso, scandali e segreti. È una Monica che deve sopravvivere agli attacchi e al bullismo dei media, suona familiare?
La scelta di spettacoli è varia, per maggiori informazioni visitare il sito www.59e59.org