President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Musica
January 17, 2016
in
Musica
April 18, 2015
0

L’Ernani e il ritorno all’antico del Met

Mauro LucentinibyMauro Lucentini
Time: 3 mins read

 

Con uno straordinario ritorno all'antico, il Metropolitan Opera di New York è riuscito, nell’ultima parte della sua stagione lirica, a restituire totale credibilità a una delle più folli opere mai generate dall’accoppiata Verdi-Hugo; e contemporaneamente a se stesso, dopo una serie di sbandamenti determinati da ossessione futuristica e di risparmio impadronitasi per qualche tempo del general manager Peter Gelb. 

Questa inaspettata epifania si è prodotta grazie a una rappresentazione dell’Ernani con una formula quale da trent’anni non si era vista sul palcoscenico del più grande dei teatri lirici del pianeta (almeno come dimensioni). Lo spartito dell’opera, inscenata nel 1844 da un Verdi trentenne a Venezia, con la complicità del librettista Francesco Maria Piave, per giustificare la più delirante delle storie romantiche sbocciata dalla mente di Victor Hugo, appunto, era interpretato dalla sensibile bacchetta di James Levine, che dopo la sua lunghissima malattia ha ripreso in piena forma la direzione musicale del teatro. Sulla scena c’era, nei panni di Carlo V, un Placido Domingo che – a settantaquattro anni e dopo il semplice rimedio al progresso dell’età costituito da una riduzione tonale da tenore a baritono – ha dominato, come sempre, l’intera impresa con una voce d’intensità, intonazione e colore prossimi all’inarrivabile. Levine e Domingo celebravano con questa produzione la loro trecentotrentesima collaborazione, una durata unica nell’in- tera storia del Met e probabilmente un record mondiale. La sventurata Elvira era impersonata dalla soprano americana Angela Meade, già ben nota al Regio di Torino per la sua voce vigorosa e forte, di un metallo – come si usava dire – impeccabile; che sembra anche un soggetto esemplare per la campagna di Michelle Obama contro la iper-alimentazione in America, particolare che, anche questo, fa parte della tradizione. 

Ma quella che ha impresso la nota persuasiva a questo generale ritorno ai tempi più classici del teatro lirico è stata la meravigliosa scenografia di Pier Luigi Samaritani (l’allievo di Zeffirelli), stroncato cinquantunenne dal cancro nel 1993. Per la prima volta da molto tempo il Met è ritornato, proprio grazie al lascito di Samaritani, a capitalizzare il valore letterario e visivo di un’opera dentro cornici adeguatamente drammatiche e scrupolosamente armonizzate con il testo musicale. Basta confrontare questa produzione dell’Ernani con la versione ultramoderna e anche pretenziosamente simbolista e scheletrica in cui è stata introdotta, con esiti catastrofici, una Traviata nella prima parte della stagione, per capire quanto grande possa essere il recupero in termini di dignità teatrale. Un interesse estetico derivante, poi da un semplice rispetto delle intenzioni musicali e narrative degli autori originari trova, alla fine, anche un riscontro economico nelle possibilità di ritrasmissione alle sale teatrali e cinematografiche, possibile solo con un accompagnamento visivo comprensibile e eloquente. 

tempesta

“Tempest” in scena al The Metropolitan Museum of Art. Foto: Richard Termine

Quella del Met sembra una resipiscenza assolutamente tempestiva, anche in vista della concorrenza sempre più serrata che compagnie d’opera lirica newyorchesi più giovani, dotate di coraggio e spirito innovativo, stanno facendo al grande teatro lirico di Manhattan. Merita particolare citazione l’ultima produzione della Gotham Chamber Opera, una combinazione tra musica, balletto e performance art messa in scena dal coreografo Luca Veggetti (già della Scala) su idee della compositrice finlandese Kaija Saariaho e dell’artista multimediale francese Jean-Baptiste Carrière (da non confondere con l’omonimo compositore del Settecento…).

Costoro hanno messo insieme un Tempest Songbook, includente una musica incidentale per il dramma shakespeariano La Tempesta, attribuita a Henry Purcell e scritta nel 1695, alternandone l’ esecuzione mediante strumenti antichi, con frasi musicali pubblicate dalla Saariaho nel 2004, e accompagnando il tutto con straordinarie sorprese tecnologiche e con una danza eseguita da membri della celebre compagnia di Martha Graham. Dunque un lavoro d'avanguardia, se ve n'è uno, ma ispirato molto strettamente a tradizioni che il Met si crede a volte in grado di ignorare. 

 

 

Share on FacebookShare on Twitter
Mauro Lucentini

Mauro Lucentini

Sono nato e vissuto a Roma che però ho abbandonato più di mezzo secolo fa per fare il giornalista in varie parti del mondo. Ne ho tratto una specie di complesso di colpa nei confronti della mia città natale, complesso che ho un po’ alleviato scrivendo da lontano una Grande Guida di Roma, che si vende in diverse lingue in diversi paesi. A New York venni per rimanerci tre o quattro anni, invece ci incontrai la ragazza più carina e dolce del mondo così ci sono rimasto, mettendo su, come si suol dire, famiglia. Lei però, pur essendo tanto più giovane di me, è poi scomparsa come un fiorellino che muore. In questa lunga carriera, cominciata quasi da bambino, ho sempre scritto sia di politica che di arte e di questo non mi pento.

DELLO STESSO AUTORE

Addio al “vecchio” MoMA: ecco perché il nuovo è un capolavoro

Addio al “vecchio” MoMA: ecco perché il nuovo è un capolavoro

A New York Mantegna all’asta, acquaforte d’artista e la statua “Libertà della poesia”

A New York Mantegna all’asta, acquaforte d’artista e la statua “Libertà della poesia”

A PROPOSITO DI...

Tags: Giuseppe VerdiJames LevineliricaMetMetropolitan OperaoperaVerdiVictor Hugo
Previous Post

L’istruzione? La paghi cara…

Next Post

Alla tavola del mondo di WE Women for Expo e il Progetto Petronilla

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

L’arte del primo rinascimento italiano conquista New York e Washington

L’arte del primo rinascimento italiano conquista New York e Washington

Sotheby’s espone capolavori d’arte italiana: il Belpaese saprà riprenderseli?

Sotheby’s espone capolavori d’arte italiana: il Belpaese saprà riprenderseli?

Latest News

Usa: 16enne uccisa e due feriti da pallottole vaganti a Ny

Staten Island, paziente ubriaco spara a infermiere sull’ambulanza

La Russia sfrutta la cattura di Ucraini per spargere false notizie di terrorismo

La Russia sfrutta la cattura di Ucraini per spargere false notizie di terrorismo

New York

Usa: 16enne uccisa e due feriti da pallottole vaganti a Ny

Staten Island, paziente ubriaco spara a infermiere sull’ambulanza

Di Maio all’Onu: “la guerra mondiale del pane va fermata subito”

Di Maio all’Onu: “la guerra mondiale del pane va fermata subito”

Italiany

Su Madison Avenue rivive “La Dolce Vita”  con la festa del Made in Italy

Madison Avenue Relives “La Dolce Vita” with a Party for ‘Made in Italy’

Bronzo e naturalezza nei pezzi unici di Osanna Visconti di Modrone

Bronzo e naturalezza nei pezzi unici di Osanna Visconti di Modrone

Next Post
Lo dice la scienza: siamo sempre meno intelligenti. E se i politici sono lo specchio…

Immigrazione: altro naufragio, nuova strage: almeno 700 morti

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • EXPAT
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In