Se per il naufragio del 3 Ottobre 2013 – quando morirono annegati almeno 350 migranti proprio davanti le coste di Lampedusa – si era parlato di una tragedia immane, di una strage terribile, si dovranno inventare nuovi aggettivi per descrivere quello che è successo stanotte.
I morti sono il doppio, stando sempre alle cifre ufficiali. Un peschereccio carico di migranti che stavano tentando la traversata del Mediterraneo, si è capovolto, a circa 60 miglia delle coste libiche, in acque internazionali.
Un mercantile, di passaggio nella zona, è riuscito a salvare 28 persone che hanno raccontato che a bordo c'erano circa mille persone. Quindi è propabile che i morti siano più di 700.
In corso c'è un'imponente operazione di soccorso. La speranza è che, l'acqua non più gelata del mare, abbia risparmiato qualche vita. Ma, le ore trascorse sono già tante. Ed infatti, finora si sono trovati solo una ventina di cadaveri. All'operazione, coordinata dal centro nazionale soccorsi della Guardia Costiera, partecipano unità navali e aeree della stessa Guardia costiera, mercantili che sono stati dirottati in zona, e inoltre mezzi aerei e navali della marina militare e della guardia di finanza impegnati nell'operazione Triton dell'agenzia Frontex.
Si rischia "una delle piu' grandi tragedie avvenute nel mar Mediterraneo – ha detto Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr, ai microfoni RaiNews24 -. è incredibile l'efferatezza dei trafficanti che hanno riempito la barca fino all'inverosimile".
Sempre secondo l'Unhcr, i morti in mare, dall'inizio dell'anno sono circa 1500 in vari naufragi di proporzioni minori a questo. Più di seimila dal 2013. Ricordiamo che si tratta solo di stime. Con ogni probabilità sono molti di più. Nessuno lo saprà mai.
Quello che è certo è che l'Unione Europea, nei giorni scorsi, ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di rafforzare l'operazione Triton (che si limita a pattugliare le frontiere e non può intervenire oltre 30 miglia dalle coste europee): non ci sarebbero risorse, né volontà politica.
Per il deputato nazionale del Pd, Khalid Chaouki (di origine marocchina) che ha commentato la notizia, siamo dinnanzi ad una Europa "cinica e indifferente".