Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Musica
October 30, 2014
in
Musica
October 30, 2014
0

Dal Metropolitan alle compagnie minori, un’autunno di opera a New York

Mauro LucentinibyMauro Lucentini
Time: 3 mins read

Sulla cresta di una delle più tempestose stagioni operistiche a memoria d’uomo, il Metropolitan Theatre di New York presenta per tutto Ottobre e parte di Novembre una stupefacente edizione del Die Zauberflöte ( Il flauto magico). Stupefacente però dal solo lato scenico: i tre fanciulli volano a pericolose altezze al sommo del proscenio cavalcando un volatile preistorico; monumentali strutture di geometria postmodernista ricreano dentro uno dei più giganteschi palcoscenici del mondo il tempio massonico in cui si aggirano i  personaggi mozartiani; luci fantasmagoriche accompagnano le sublimi melodie. 

Tuttavia le fantasie tecniche sono una cosa, l’arte un’altra, e la nuova produzione della regista teatrale e cinematografica Julie Taymor non ha convinto molti; sia pure riscattata dall’eccellente prestazione dell’orchestra diretta da Adam Fischer e di tutti i cantanti, tra i quali soprattutto il giovane baritono austriaco Markus Werba nella parte di Papageno e l’altrettanto giovane soprano sudafricana Pretty Yende in quella di Pamina. 

In particolare chi scrive è rimasto turbato dall’eccessivo sfoggio scenico, che gli ha fatto ricordare con pungente nostalgia la modesta e tuttavia meravigliosa scenografia di Marc Chagall che, apparsa al Metropolitan nel 1967, non si è poi mai più rivista. Interpellata su che fine abbiano fatto quegli apparati teatrali – oggi di immenso valore anche finanziario – e di cui corre voce che siano stati trafugati o distrutti, la direzione del teatro non ha saputo dire nulla, mutismo tanto più sorprendente in quanto buona parte delle impreviste agitazioni che quest’anno hanno sconvolto la stagione lirica sono state di natura economica. Eccessivo prezzo dei biglietti che ha allontanato il pubblico. Rivendicazioni salariali dell’orchestra (anche se la meglio pagata del mondo), con minacce di sciopero da una parte e di serrata dall’altra, accompagnate dall’imputazione (molto credibile) di sperperi al general manager Peter Gelb. La situazione è divenuta incandescente al punto da far temere la cancellazione dell’intera stagione. Del tutto inaudita è stata poi una crisi politica internazionale provocata dalla messinscena di una delle più valide e interessanti opere di epoca recente, The Death of Klinghoffer (La morte di Klinghoffer) del compositore americano John Adams. È una storia vera, l’assassinio di un turista israelita invalido che nell’ottobre 1985, sulla nave da crociera Achille Lauro sequestrata da terroristi palestinesi, fu da uno di essi buttato a mare con tutta la sua sedia a ruote. Adesso turbe di israelo-americani accolgono con furiose proteste davanti al teatro e anche dentro ogni rappresentazione dell’opera, in cartellone da ottobre fino a quasi tutto dicembre; e ciò perchè il libretto permette al terrorista omicida di spiegare le cause della sua azione. Altre folle anch’esse israelite,  inclusa l’ammiratissima giudice della Corte Suprema Ruth Bader, tuttavia, accorrono ad applaudire l’opera perchè offre un equilibrato quadro della crisi palestinese-israeliana oggi entrata nella sua fase più tragica e risolutiva.

I problemi del Met in questa stagione sembrano tuttavia aver stimolato la competizione e l’immaginazione delle compagnie liriche “minori”  che da sempre arricchiscono la vita musicale newyorchese. Per spirito innovativo due sembrano meritevoli di nota. Il Dell’Arte Opera Ensemble (proprio così) ha messo in scena un delizioso Falstaff, però non quello verdiano, ma uno musicato dal non mai sufficientemente apprezzato rivale di Mozart, il veneto Antonio Salieri (1750-1825) su libretto di Carlo Prospero Defranceschi. Ha solo il difetto di arrestarsi al lato comico del personaggio senza esplorarne in seguito il lato umano, come fa invece Verdi, per non parlare ovviamente di Shakespeare, suo creatore originale. Sempre a Manhattan, la Gotham Chamber Opera ha resuscitato l’ingiustamente dimenticato lavoro del compositore assurdista cescoslovacco degli Anni Venti Bohuslav Martinu (1890-1959), con Alexandre bis e Comedy on the Bridge, due esilaranti storie di discendenza kafkiana, e si prepara a mettere in scena El gato con botas (Il gatto con gli stivali) del catalano Xavier Montsalvatge (1912-2002). Infine, a Chelsea, la Dillon Gallery inscenerà il 20 novembre, a complemento di un’installation del noto pittore-scutore-filosofo iracheno-americano Ali Hosseini, l’opera multimediale Oceanic Verses della compositrice italo-americana Paola Prestini di Brooklyn, basata su canti popolari siciliani e sardi.  

 

Share on FacebookShare on Twitter
Mauro Lucentini

Mauro Lucentini

Sono nato e vissuto a Roma che però ho abbandonato più di mezzo secolo fa per fare il giornalista in varie parti del mondo. Ne ho tratto una specie di complesso di colpa nei confronti della mia città natale, complesso che ho un po’ alleviato scrivendo da lontano una Grande Guida di Roma, che si vende in diverse lingue in diversi paesi. A New York venni per rimanerci tre o quattro anni, invece ci incontrai la ragazza più carina e dolce del mondo così ci sono rimasto, mettendo su, come si suol dire, famiglia. Lei però, pur essendo tanto più giovane di me, è poi scomparsa come un fiorellino che muore. In questa lunga carriera, cominciata quasi da bambino, ho sempre scritto sia di politica che di arte e di questo non mi pento.

DELLO STESSO AUTORE

Addio al “vecchio” MoMA: ecco perché il nuovo è un capolavoro

Addio al “vecchio” MoMA: ecco perché il nuovo è un capolavoro

byMauro Lucentini
A New York Mantegna all’asta, acquaforte d’artista e la statua “Libertà della poesia”

A New York Mantegna all’asta, acquaforte d’artista e la statua “Libertà della poesia”

byMauro Lucentini

A PROPOSITO DI...

Tags: Il flauto magicoLa morte di KlinghofferliricaMetMet OperaMetropolitan OperaoperaThe Death of Klinghoffer
Previous Post

SZA, da una rigida educazione musulmana alla Top Dawg Entertainment

Next Post

Non aprire quella porta: Halloween estremo nelle case del terrore

DELLO STESSO AUTORE

L’arte del primo rinascimento italiano conquista New York e Washington

L’arte del primo rinascimento italiano conquista New York e Washington

byMauro Lucentini
Sotheby’s espone capolavori d’arte italiana: il Belpaese saprà riprenderseli?

Sotheby’s espone capolavori d’arte italiana: il Belpaese saprà riprenderseli?

byMauro Lucentini

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Risotto con la zucca, un piatto con i colori dell'autunno

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?