La Top Dawg Entertainment (TDE) è una delle etichette indipendenti hip hop di più recente esplosione. E per esplosione si intende il lancio di piccoli talenti come Kendrick Lamar, Jay Rock, Schoolboy Q e Ab-Soul, presto diventati fenomeni di portata planetaria. L’ultimo acquisto dell’etichetta fondata nel 2004 a Carson dal producer Anthony "Top Dawg" Tiffith risponde al nome di SZA, prima artista donna della label. Dietro questo misterioso acronimo unisex c’è la cantante Solana Rowe, quasi ventiquattrenne nata a St. Louis, ma cresciuta in New Jersey. Tre EP e sette singoli con videoclip in soli tre anni fanno di Solana una delle stelle emergenti della scena black più promettenti. La sua storia inizia da Maplewood, sobborgo bianco e aristocratico del New Jersey, dove si trasferisce con i genitori. Non è certamente una figlia dei ghetti, il padre è un produttore esecutivo in CNN, la madre lavora negli uffici amministrativi del colosso delle telecomunicazioni AT&T e la famiglia si stabilisce nel quartiere ebraico della cittadina. Tuttavia l’adolescenza per Solana non è delle più semplici. Cresciuta secondo una rigida educazione musulmana, porta il velo, non guarda la tv, non frequenta persone estranee alla famiglia e studia in una rinomata scuola frequentata unicamente da bianchi. Persino da cheerleader è costretta a portare una maglia a maniche lunghe e dei leggings.
Nei drammatici mesi post-undici settembre è vittima di bullismo e offese proprio per via della sua tradizione religiosa e quel velo che per molti diventa un simbolo di anti-americanismo e fanatismo. La moschea frequentata dal padre e da altri amici è data alle fiamme. Lei sceglie di non portare più il velo, si dà allo sport come unica forma innocua di intrattenimento ben vista dai genitori. Solana se la cava bene in ginnastica ed è ancora lontana dal coltivare interessi musicali personali.
Da quelle parti, East Orange, è nata e cresciuta una stella del genere come Lauryn Hill, dettaglio che spesso lei ricorda, ma che probabilmente ai tempi ignora. Di base ascolta tutto quello che passa dallo stereo del padre, dal soul ai grandi maestri del jazz. Il suo primo contatto con la musica mainstream americana lo ha in occasione di un bar mitzvah di un’amica quando le viene regalato un cd che contiene i classici ascolti dell’adolescenza da periferia americana di quel periodo, dall’emo ai Red Hot Chili Peppers.
Ciò che fa avvicinare Solana alla musica black e all’r’n’b è l’idolatria per la sua sorellastra che è in fissa con l’hip hop di Lil Jon, Wu-Tang Clan e della scena legata alla Cash Money Records (Drake, Ace Hood, Dj Khaled, Nicki Minaj). Al college cerca senza successo di intraprendere studi di biologia marina, perfeziona quelli sull’uso e abuso di erba insieme alla compagna di stanza e passa il tempo lavorando nei posti più improbabili. Inizia ad avvicinarsi al mondo della musica per caso quando si trova negli studi di un amico del suo ragazzo, all’inizio del 2011.
Inizia a cantare quasi per gioco, ma la sua voce lascia il segno. Solana, incitata dal ragazzo, inizia a registrarsi e la sua vita cambia quando qualche mese dopo incontra dei membri della Top Dawg Entertainment durante la CMJ Marathon (appuntamento annuale appena conclusosi a New York) a uno showcase di Kendrick Lamar, ancora un astro nascente, ma già molto noto al pubblico più esperto. Come nome sceglie un gioco di parole ispirandosi all’icona dei Wu-Tang Clan RZA, usando il Supreme Alphabet: Solana Zig-Zah Allah, SZA.
Mentre si tiene in contatto con la TDE, registra insieme al ragazzo e al solito amico l’EP di debutto, See.Sza.Run uscito nell’ottobre 2012. La sua voce cristallina e figlia del jazz come della scena soul anni Novanta lascia il segno soprattuto nel seguito, dell’aprile 2013, S che fa presto il giro del web. La TDE annuncia la firma del contratto nell’estate del 2013, un ottimo biglietto da visita che la porta a girare l’America in tour di spalla ai Little Dragon band di culto svedese del pop elettronico sperimentale. Inizia così la catena di collaborazioni e featuring: a dicembre arriva il remix con 50 Cent della sua prima hit di dominio pubblico, Teen Spirit il cui video fa un milione di visite. Poi viene ospitata da Isaiah Rashad (che abbiamo incontrato in questa rubrica a marzo) e nel primo LP di Schoolboy Q, Oxymoron.
Il 2014 è l’anno della svolta con la partecipazione da protagonista a rassegne clou quali il SXSW di Austin e il Pitchfork Music Festival di Chicago. In primavera arriva il nuovo EP, Z, con un brano scritto al fianco di un'altra promessa rap, Chance The Rapper (vedi Prima fermata, Brooklyn del 15 dicembre 2013) che accresce l’hype attorno alla non più misteriosa sigla. Dopo S e Z, non resta che aspettare A, la cui uscita è prevista per il 2015 e sarà il banco di prova definitivo per questa giovane ragazza musulmana ormai pronta a diventare una star della scena black americana.
Discussion about this post