Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
First Amendment
February 8, 2015
in
First Amendment
February 8, 2015
0

Giornalismo malato nel Numero zero di Umberto Eco

Marco PontonibyMarco Pontoni
Time: 4 mins read

Umberto Eco è un gigante della cultura italiana e le critiche eccellenti che il suo ultimo romanzo edito da Bompiani, Numero zero, ha collezionato – ad esempio quella di Goffredo Fofi – non scalfiscono minimamente tale verità. Pur essendo un accademico di formazione – ma la sua verve era già emersa nella celebre fenomenologia di Mike Bongiorno del 1961 – Eco è sempre riuscito a costruire romanzi avvincenti, al tempo stesso colti e popolari, soprattutto attenti alla trama, e quindi, al piacere di chi legge. In fin dei conti, nella sua prima fiction, Il nome della Rosa, ci ha tenuti inchiodati ad una storia che girava attorno all’idea di una serie di delitti commessi per un libro (di Aristotele, avente per tema la commedia! Quanto attuali sono quelle pagine oggi…).

La sua nuova opera letteraria è più breve delle maggior parte delle precedenti. È ambientata nel 1992, all’epoca del crollo della Prima Repubblica e delle stragi di mafia, mentre stava per iniziare la lunga stagione del berlusconismo. Tuttavia, il tema centrale riporta per molti versi ad un romanzo del passato, Il pendolo di Foucault, il secondo dei sette di Eco: ci riferiamo al tema del complotto. Nel Pendolo avevamo un gruppo di studiosi che, un po’ per gioco, un po’ sul serio, ricostruiva un pezzo di storia dell’Europa e del mondo alla luce delle dottrine esoteriche, finendo poi vittima di chi a quelle dottrine credeva ciecamente (e la cosa paradossale fu che dopo la pubblicazione del libro nacquero un po’ ovunque nel “mondo reale” nuovi circoli esoterici e neo-Templari, segno che spesso il lettore non capisce nulla del messaggio contenuto nei libri).

libroQuesta volta abbiamo un giornalista e ghost writer (“negro”, si diceva un tempo) cinquantenne, deluso dalla vita, che viene incaricato, per una cifra notevole – 6 milioni al mese delle vecchie lirette – di scrivere la storia di una nuova testata in realtà mai arrivata in edicola. La testata, affidata a una pattuglia di giornalisti o aspiranti tali, come ce n’è ovunque nel mondo delle redazioni, è il parto di un imprenditore spregiudicato, il commendator Vimercate, con le mani in pasta in tanti business diversi. Si tratterebbe, più che di un giornale, di una “macchina del fango”, che racconti, diciamo così, l’altra verità, quella che potrebbe essere davvero vera ma che in realtà è spesso davvero falsa, ovvero costruita ad arte per insinuare il dubbio nel lettore e screditare – o ricattare – il personaggio di turno. L’obiettivo di Vimercate è usare questo strumento per avere accesso ai grandi giri, per farsi strada a colpi di scoop più minacciati che realmente dati alle stampe nella giungla affaristico-politica.

A ben guardare, l’ambizione di svelare ciò che si nasconde dietro ai fatti, di scrivere addirittura la “controstoria d’Italia”, è parte integrante del nostro giornalismo, basti pensare al mito di Montanelli. Ad essa l’italiano medio sembra essere particolarmente sensibile, forse a causa della sua sfiducia nelle verità ufficiali. Un riflesso, questo, della sua più generale sfiducia nei confronti delle istituzioni. Su queste stesse qualità, che marchiano in maniera indelebile il tipo-italico, facendone un modello antropologico riconoscibilissimo, poggia anche il successo dell’informazione fasulla, che fabbrica complotti, altarini, leggende metropolitane, e che scatena a volte passioni fortissime.

I protagonisti del romanzo di Eco maneggiano fatti reali, come quelli legati alla Gladio o alla P2, per rileggere vicende chiave della storia del Belpaese, ipotizzando ad esempio che Mussolini non sia stato effettivamente ucciso e poi appeso per i piedi all’insegna di un distributore ma sia scappato in Argentina, lasciando dietro di sé il cadavere di un sosia. Baggianate, diremmo. E tuttavia, rimane il fatto che i misteri irrisolti esistono, la recente storia d’Italia, specie quella più dolorosa, ne è piena. Così come esistono, fra tanti complotti finti o solo presunti, anche complotti reali, e che di fronte ad un inappuntabile documentario della BBC non si può far finta di non vederli.

Come sempre con Eco siamo di fronte ad un romanzo che si presta a più livelli di lettura. Il piacere della narrazione si coniuga con la passione civile e con il bisogno di confrontarsi con tematiche di attualità. Non solo quelle legate alla stagione di Tangentopoli, anche quelle che riguardano il mondo dei media come lo conosciamo oggi. Il romanzo, perciò, contiene spunti di interesse generale, ed in questo senso ci ha visto giusto chi lo ha definito un po’ un phamplet: ci parla del giornalismo disonesto o strumentale, ci parla della necessità di verificare le fonti ma anche della difficoltà di farlo bene nell’era di Internet, quando è tanto facile ricostruire una notizia – un complotto, o semplicemente una bufala – con dei clic (vale appena la pena di menzionare che una polemica partita su Twitter ha svelato come lo stesso Eco abbia preso un passaggio del romanzo, riguardante Licio Gelli, direttamente da Wikipedia, cosa che in realtà a chi scrive non sembra per nulla scandalosa).

In fondo è di nuovo quello che facevano, con altri e più sofisticati mezzi, gli studiosi della Cabala, associati in una piccola casa editrice, ne Il Pendolo di Foucault; mettere assieme dati diversi, suggerire diverse relazioni fra cose note. Ed è anche quello a cui i semiologi come Eco si dedicano nelle loro aule universitarie (in questo senso l’ossessione di Eco per i complotti è forse anche un modo per riflettere criticamente sul suo lavoro intellettuale e su quel tanto di arbitrario che esso contiene). Il punto è vedere a cosa porta tutto questo. Quali cause inconfessabili può servire e quali interessi può andare a toccare.

Altro sulla trama non diremo, a parte il fatto che l’azione è ambientata a Milano. Lo stile è quello di sempre, al tempo stesso alto e basso, scorrevole come un giallo ma anche ricco di citazioni (una per tutte: “Chiamatemi Ismaele”). Proprio in questo suo citazionismo, a volte può apparire un po’ retrò, un po’ anni ’90, appunto. Ma questo è Eco, prendere o lasciare.  E noi diciamo: prendere. Perché nelle sue pagine ci sono sempre interrogativi che continueranno a lavorare dentro di noi, nella nostra testa. Anche quando saremo passati ad altre letture.

Umberto Eco, Numero zero, Bompiani, 2015. In traduzione un po’ ovunque nel mondo.

Share on FacebookShare on Twitter
Marco Pontoni

Marco Pontoni

Sono nato in Sudtirolo 50 anni fa, terra di confine, un po' italiana e un po' tedesca. Faccio il giornalista e ho sempre avuto un feeling per la narrazione. Ho realizzato video e reportages sulla cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo. Finalista al Premio Calvino, ho pubblicato il romanzo Music Box e, con lo pesudonimo di Henry J. Ginsberg, la raccolta di racconti Vengo via con te, tradotta negli USA dalla Lighthouse di NYC con il titolo Run Away With Me. Ho da sempre una sconfinata passione per gli autori americani, Lou Reed, l'Africa, la fotografia, i viaggi e camminare.

DELLO STESSO AUTORE

Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Come siamo arrivati al politico Salvini uno di noi, il declino che ben ci rappresenta

byMarco Pontoni
We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

byMarco Pontoni

A PROPOSITO DI...

Tags: anni Novantagiornalismoletteratura italianalibriTangentopoliUmberto Eco
Previous Post

Le riforme di Renzi e il Sud d’Italia che muore

Next Post

The Italian Americans: una storia americana

DELLO STESSO AUTORE

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

byMarco Pontoni
Franco Battiato alla Highline Balloroom, New York. Foto: Tomas Fanutza

Quando Franco Battiato annunciò “L’era del Cinghiale Bianco” postmoderno

byMarco Pontoni

Latest News

Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Straniero
Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Cancro: cattiva sorte o cattive teorie?

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?