Sveglia puntata alle 5.30, caffè e, con lo sguardo ancora assonnato, partenza direzione Macy's, il grande magazzino newyorchese. Missione: Black Friday, venerdì nero, la giornata che dà il via alle spese natalizie a prezzi super scontati e dove in America si vede davvero di tutto. La Grande Mela è la capitale indiscussa dello shopping, ma oltre agli acquisti hipster nei mercatini o nei negozi vintage, e (per pochi) nelle boutique a cinque stelle – alla Carrie Bradshaw di Sex & the City, per intenderci – c'è una giornata particolare dedicata allo shopping selvaggio. È il Black Friday, il venerdì dopo la festa del Ringraziamento.
Pochi mesi dopo il mio arrivo a New York ho voluto anche io toccare con mano l'ebbrezza di un affare con i fiocchi, e così mi sono lanciata all'avventura verso i “luoghi caldi” degli acquisti. Scoprendo che, mitologia a parte, in diversi casi si rasenta davvero la follia. A parte le code e gli ingorghi mostruosi davanti ai grandi magazzini e ai negozi hi-tech, dove centinaia di persone sfidano il freddo rimanendo in fila diverse ore pur di essere tra i primi ad afferrare l'oggetto del desiderio, c'è addirittura chi (non a New York, per la fortuna di chi scrive) è arrivato a sparare per farsi largo tra la folla. Oppure chi, come una signora texana in un negozio Walmart – il colosso del commercio al dettaglio – ha ferito una ventina di persone con uno spray urticante pur di sbaragliare la concorrenza. Ma il peggio è accaduto in West Virginia, dove un uomo è morto calpestato dalla ressa di assatanati che si accanivano per portare a casa l'affare migliore. Scene degne di un film splatter.
Si tratta di casi estremi non c'è dubbio, ma senza arrivare a tanto, la smania da shopping che contagia la popolazione americana è davvero impressionante. Dopo essere stata quasi schiacciata da Macy's nel tentativo di avvicinarmi ad un banco con lenzuola e salviette scontate al 70%, mi avvio da Best Buy, tempio dell'hi-tech. Anche qui, mi trovo davanti a scene quasi surreali. Capisco la tentazione e la voglia di accaparrarsi a oltre metà prezzo l'oggetto del desiderio, tentazione a cui, ammetto, ho ceduto anche io. Ma cosa spingeva quella signora sulla sessantina ad acquistare dieci frullatori esattamente identici? O la ragazza che ho incontrato da Toys R Us, il maxi-negozio di giocattoli, mentre era impegnata a fare incetta di peluche e trenini pur non avendo figli né fratellini piccoli, perché, mi ha spiegato, c'è il 70%, e prima o poi mi serviranno.
E c'è addirittura chi rinuncia alla tradizione della maratona mangereccia del Thanksgiving, che in America è più sacra del Natale: diversi negozi infatti hanno anticipato l'apertura al pomeriggio o alla sera del Ringraziamento, e pur di non perdere occasioni d'oro, in parecchi si sono adeguati. C'è chi anticipa il tacchino alla sera prima pur di non mancare l'appuntamento con gli sconti, oppure prepara il pranzo in versione take away, da mangiare mentre si aspetta in coda. E per chi non ha voglia di rinunciare alla festa in famiglia o di lanciarsi nella bagarre dei compratori folli? Niente paura, c'è il Cyber Monday: è il lunedì successivo al Ringraziamento, dove i super sconti si trovano online. Bastano computer e occhio vigile per non perdere le offerte migliori. C'è però chi dice che così si perde il piacere della conquista. A voi la scelta…