Il 30enne Simone Farina è disoccupato. «Simone, chi?» quasi certamente vi domanderete. E poi: «Dov’è la notizia in questi tempi in cui il lavoro scarseggia sempre di più, soprattutto per i giovani?». Invece la notizia c’è. Perché Simone Farina è il terzino del Gubbio che con la sua denuncia di avere ricevuto e rifiutato l’offerta di circa 200mila per “aggiustare” una partita ha dato l’avvio all’inchiesta sul calcio scommesse.
All’epoca, i media ne fecero un eroe e la politica dello sport (che è uguale a tutte le politiche) si diede da fare per elogiare Mister Clean, l’atleta che rendeva omaggio allo sport pulito e che andava mostrato al mondo intero come monito. Joseph Blatter, l’astuto svizzero da tempo a capo della Federazione internazionale del calcio, non si fece sfuggire l’occasione di far bella figura: “adottò” Farina come spot del fair play, invitandolo anche alla premiazione del Pallone d’Oro 2011. In Italia non fummo da meno. Sulla scia dell’entusiasmo anche Cesare Prandelli allenatore della Nazionale convocò il giocatore per uno “stage” a Coverciano con la maglia azzurra, tante strette di mano sotto i riflettori delle tv e tanti flash per premiare «un gesto doveroso». Ma questo è il Paese che anni fa aveva mandato in purgatorio uno come Zeman, reo di avere anche lui parlato chiaro sulle magagne e le sporcizie del calcio italico e, in particolare, dei dannosi pastrocchi che parecchi medici sportivi somministrano a tanti atleti. Anzi: lo volevano mandare direttamente nel dimenticatoio dell’inferno, solo che uno come Zeman è talmente bravo da avere avuto l’umiltà di ricominciare in silenzio dalla serie C, sempre facendo ottimamente. E ora, anche se non capita spesso che la bravura e il merito vengano premiati, si ritrova di nuovo in serie A, ad allenare una squadra importante anche se non di primissima fila come la Roma.
Stessa sorte ora per Simone Farina. A fine estate, spentisi i riflettori dei moralisti da prima pagina, in silenzio il Gubbio rescinde il contratto “per motivi tecnici”. In contemporanea, è vero, arriva anche un’offerta importante dalla Gran Bretagna: l’Aston Villa, pare grazie ai buoni uffici proprio di Blatter offre a Farina la possibilità di allenare le giovanili del club. Il glorioso club inglese che vuole affidargli compiti di educatore per le nuove generazioni, modello per chi deve sempre e comunque onorare il principio di lealtà. Un’occasione unica, certo, che però brucerebbe le tappe per un giocatore di 30 anni che si sente di avere ancora tanto da dare in campo. Un consiglio a Simone: fattene una ragione e emigra, qui c’è ben poco da fare. E, se non altro, all’estero darai un futuro ai tuoi figli.
GRANDI FOTO IN PRIMA PAGINA E TANTI ARTICOLI per Alex Zanardi, che alle Paralimpiadi di Londra e alla bella età di 47 anni ha vinto l’oro nella 16 km di handbike, le due ruote di chi – come l’ex campione automobilistico – la gambe non le ha più. Il rilievo dei media in questo caso è sacrosanto: Zanardi dopo il terribile incidente che gli è costato la doppia amputazione sta mostrando, con la sua grinta e il suo costante ottimismo, che anche di fronte alle avversità non bisogna arrendersi, che c’è sempre la possibilità di una seconda vita. Strano quindi, che proprio il quotidiano più letto in Italia (no: non è il Corriere della Sera e nemmeno Repubblica), gli dedichi sì uno spazio in prima pagina, ma piccolino, proprio piccolo. Già perché la Gazzetta dello Sport ha gli occhi puntati soltanto sul Dio calcio. E infatti i titoloni della “rosea” di giovedì, quando tutti gli altri giornali sottolineavano la straordinaria impresa di Zanardi, erano centrati… sul calcio mercato.