Un tour di 6.000 miglia in 35 giorni, 15 tappe attraverso gli Stati Uniti. L’obiettivo: documentare l’incontro con le persone di origine italiana che vivono nelle piccole comunità sparse per tutto il paese. Paolo Battaglia, Daniela Garutti e Giulia Frigieri raccontano il loro viaggio da cui nasceranno un libro fotografico e un documentario. Il progetto, che hanno scelto di finanziare attraverso una campagna di crowdfunding, si chiama Italian American Country. Trovare l’Italia nella provincia americana.
L’obiettivo di rimettersi in contatto con una parte importante del nostro paese: coloro che emigrarono negli Stati Uniti e i loro nipoti, troppo a lungo dimenticati in Italia. In che modo? Incontrando cittadini di origine italiana che vivono nelle piccole comunità sparse per tutto il Paese e chiedendo loro di condividere i propri ricordi. Attraverso il dialogo, le parole, il cibo, le fotografie, le tradizioni familiari e locali cercano di capire quanta Italia è rimasta in queste comunità (e perché no, quanta America c’è negli italiani!).
Tutto il viaggio è stato raccontato in tempo reale per immagini, post e tweet sul liveblog Italian American Country, ospitato nella home page del quotidiano La Stampa. Ora, a viaggio arrivato a conclusione, La VOCE pubblica un diario più esteso di quei giorni, con racconti dei tanti luoghi visitati e delle persone incontrate.
Dal tour, poi, nasceranno un libro fotografico e un documentario che vedranno la luce nella primavera del 2015. Il viaggio è interamente autofinanziato, ma per produrre libro e documentario è stata lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma indiegogo.com: ciò significa che tutti possono sostenere questo progetto “corale” con un contributo anche minimo, che parte dai 5 €. E’ possibile visualizzare – e contribuire – sulla pagina della campagna Italian American Country – Book and Documentary.
Il progetto Italian American Country è un erede diretto del volume Trovare l’America, pubblicato nel 2013, che l’editore e autore modenese Paolo Battaglia ha curato assieme a Linda Barrett Osborne: il libro, nato dalla sorprendente collaborazione tra la casa editrice Anniversary Books di Modena e la Library of Congress di Washington, racconta l’immigrazione italiana attraverso 500 immagini.
Mentre Trovare l’America offre un grande affresco storico delle vicende italiane in America, Italian American Country vuole fornire una fotografia di come vivono oggi gli eredi di quei primi migranti. Le 15 tappe del tour hanno portato i tre reporter da un capo all’altro degli Stati Uniti a incontrare i discendenti di coloro che lasciarono i luoghi di origine e si avventurarono nei grandi spazi del continente americano. Alcuni portavano sull’altra riva dell’Oceano un importante patrimonio di competenze professionali, come i cavatori e gli artigiani che hanno trasformato Barre, in Vermont, nella capitale americana del granito. Altri arrivavano forti di una millenaria tradizione agricola, come i farmers di Paradise Valley in Nevada e di Hammonton in New Jersey. Altri ancora partivano armati solo di un infinito spirito di sacrificio che li portava nelle miniere di Monongah in West Virginia e nelle piantagioni di Sunny Side da cui nacque in seguito Tontitown, in Arkansas, una delle città più italiane di tutti gli Stati Uniti. Esistono anche casi come Valdese in North Carolina, fondata alla fine dell’Ottocento da un gruppo di valdesi che per ragioni religiose erano emigrati dai luoghi di origine in Piemonte.
Il viaggio si conclude tra Monticello e la Library of Congress di Washington, due luoghi legati a doppio filo alla figura di Thomas Jefferson, padre della patria americana e grande estimatore dell’Italia. A Monticello i tre reporter ritroveranno le tracce di Filippo Mazzei, amico di Jefferson e fra i primi italiani a portare le colture mediterranee nel Nuovo Continente.
Nelle prossime settimane, pubblicheremo il diario a puntate delle diverse tappe di questo viaggio alla scoperta di un pezzo d'Italia da questa parte dell'Atlantico. Seguiteci…