Fabiana e William s’incontrano tra le mille luci e il fragore di Manhattan e la quiete e il calore di Jersey City. Il loro è un colpo di fulmine lasciato in sospeso dagli impegni quotidiani e dalle rispettive carriere. Il primo incontro rimarrà per alcuni anni un dolce ricordo di una bella serata trascorsa in compagnia. La folle vita quotidiana con i suoi mille impegni, le sue ripetizioni e le sue abitudini così rassicuranti farà perdere le tracce all’uno dell’altro. Dopo anni di silenzio, il loro amore scoppia all’improvviso concludendosi con un matrimonio che sembra una scena del film Se scappi ti sposo.
“L’affinità che unisce due persone assorbe la distanza sino all’unicità”. Tanya Bì
Oggi vi parlo della storia d’amore di Fabiana Yvonne Lugli Martinez e William John Moore, detto ‘Billy’. Iniziamo col dire che Fabiana, nata a Lima, in Perù, 39 anni fa e cresciuta a Roma, è un concentrato di energia e ironia, una donna anticonvenzionale e indipendente. Ballerina di danza classica e contemporanea oltre che pittrice, a New York si è sposata nonostante non fosse tra le sue priorità e si è reinventata creando SignOfSound un'esperienza multisensoriale dove la pittura diventa un mezzo d'espressione di tutto il corpo, il quale, attraverso la musica e il ballo dà forma visibile alle immagini delle proprie emozioni. Di Fabiana ho già parlato in un altro articolo nel mio blog. In quell’occasione l’avevo incontrata a Union Square, due giorni prima del suo matrimonio, per farmi raccontare come fosse capitata nella Big Apple e lo sviluppo della sua carriera artistica. Terminata l’intervista, a sorpresa, mi aveva chiesto se volessi partecipare alle sue nozze con il suo amore americano: William, 39 anni fotografo e tecnico specializzato in un’azienda di printing, nativo del New Jersey. Pensai: “Perdermi un matrimonio americano? Giammai!” Così sono andata. Un po’ per curiosità, un po’ per onor di cronaca. Raccontare le nozze newyorchesi ha un suo fascino.
Iniziamo dal principio. Fabiana arriva per la prima volta a New York nel 1999. Per 15 anni fa avanti e indietro tra Roma e New York facendo lunghe permanenze di sei mesi e un anno per impegni lavorativi e di ricerca ma mai continuativamente o definitivamente. Proprio durante la sua prima permanenza, incontra William, colui che le ruberà definitivamente il cuore oltre ad immortalarla in scatti sensuali (come quello qui sotto).

Foto © William John Moore
Galeotta fu una festa. “William è stata una delle prime persone che io abbia conosciuto in città. Me lo ha presentato una mia amica, Valentina, ad una festa”. Per entrambi è stato un colpo di fulmine ma non era il momento giusto. “All’epoca ero fidanzatissima in Italia e nonostante le sue avance (graditissime) decisi che saremmo rimasti amici. In effetti, fu così per anni”.
Dopo quell’incontro, i due si vedono in altre occasioni, ma poi si perdono di vista anche a causa del trasferimento di Fabiana a Berlino. In Germania Fabiana balla per una compagnia di danza contemporanea approfondendo, anche, gli studi nel campo delle interazioni. Mentre Billy vive l’11 settembre documentando la tragedia nelle sue foto e in un video dell'impatto del secondo aereo che fa il giro del mondo.
Siamo in un'epoca in cui Facebook non esiste e le comunicazioni telematiche, soprattutto in Italia, sono ancora poco diffuse. I due si perdono di vista, senza avere notizie l’uno dell’altra per anni. Nel 2004 arriva Facebook e la possibilità di ritrovare vecchi amici e amori diventa più semplice. Così William, sempre segretamente innamorato di Fabiana, decide di ritrovarla e conquistarla, dopo un intervallo di almeno 4/5 anni. In questi anni di silenzio ognuno faceva la propria vita portando avanti relazioni poi finite e i propri interessi. “Io ero molto impegnata con lo studio e l'approfondimento della pittura, la danza e la musica. William con la fotografia ed il suo lavoro di sempre per la società con cui lavora da anni. Durante gli anni di formazione e studio i viaggi a New York furono fondamentali e mi diedero l’idea di creare il mio progetto di ricerca SignOfSound fondato sul concetto d’improvvisazione ed interazione tra musica, danza, pittura e videoarte da me concettualizzato, ideato e realizzato.”
Nel 2001, dopo Berlino, Fabiana torna a New York dove approfondisce lo studio delle tecniche di improvvisazione collaborando con molti artisti della scena newyorkese tra i quali spiccano: Antonio Sanchez, Gregoire Maret e Matthew Garrison. Sono anni in cui si concentra sulla carriera senza pensare ad una vita di coppia, intesa come matrimonio.
Grazie al percorso compiuto a New York ha la possibilità di distinguersi nel suo campo e viene chiamata come docente in corsi di formazione altamente specializzanti all’Accademia di Belle Arti e all’Accademia Nazionale di Danza entrambe di Roma in collaborazione e con i patrocini della Casa del Jazz e Dell'Istituto di Cultura Italiano di New York.
Fabiana si occupa di proporre una nuova metodologia nel campo della comunicazione. Linguaggio non verbale applicato. I seminari tenuti sono svolti con gli Entropia e John B. Arnold, parte integrante del gruppo di ricerca romano. “Il mio nuovo progetto é di portare SignOfSound nelle università americane”.
Una vita dedicata alla carriera, alla libertà espressiva e all’arte. Poco tempo, quindi, per pensare a creare una famiglia.
“Comunque, scherzi a parte, io non voglio fare grandi discorsi sul vivere e sull’esistere. E’ tutto molto più semplice. Se vuoi essere felice, se vuoi essere libero, impara ad amare. Ad amare, e a lasciarti amare”. Fabio Volo
Poi si sa, le cose accadono quando meno te lo aspetti. E’ stato così per Fabiana. Raggiunti i suoi obiettivi lavorativi e ottenuto diversi riconoscimenti, Fabiana è pronta per dedicarsi all’amore. Ed è allora che il destino riporta sulla sua strada William. Anni dopo il primo incontro, infatti, con sorpresa ritrova, o meglio, viene ritrovata, da Billy. Ma questa volta la frequenza e gli incontri in compagnia di amici si trasformano in qualcosa di più e giorno dopo giorno lui riesce a conquistarla: “Di lui mi ha fatto innamorare la determinazione dimostrata nel volermi ritrovare e conquistarmi a qualsiasi costo! Dopo anni di buio decise che doveva ritrovarmi e così ha fatto. Ci é riuscito anche perché io ero già nella rete per via delle pubblicazioni degli studi svolti durante la ricerca etc…”.
“Garantisco che per noi ci saranno tempi duri…garantisco che uno di noi due o tutti e due alla fine si stancherà…ma garantisco anche che se non ti chiederò di essere mia per sempre lo rimpiangerò a vita, perché sento nel mio cuore che sei l’unica per me”. Dal film Se scappi ti sposo
Lei, donna libera ed emancipata, alla fine è stata sedotta dalla routine imprevedibile della vita matrimoniale ma soprattutto dalla personalità di William. Invece lui, innamorato dal primo momento, non ha mai smesso di pensare e di credere che "noi" fosse ancora possibile nonostante l'oblio. Per questo ha smosso mare e monti per ritrovarla. Ma poi, il giorno del matrimonio alla City Hall di Manhattan cerca di darsela a gambe almeno un paio di volte! Un po’ come nel film Se scappi ti sposo, ma al contrario. A voler scappare, infatti, è lui, ma non perché abbia cambiato idea, tutt’altro: sta prendendo il sopravvento il panico e Fabiana, raggiante nel suo abito bianco, è costretta a rassicurarlo. Soprattutto, non lo lascia solo un momento. Ad ogni suo spostamento William ha al suo fianco un ‘bodyguard’, la testimone di nozze, pronta a impedire “fuga”. Finalmente i due entrano nella City Hall dove ogni coppia aspetta il proprio turno. Un po’ come stare alle poste. Prendi il numerino e attendi che ti chiamino. Nel frattempo scatti foto, smaltisci l’adrenalina, hai il tempo di ripensarci e anche di mangiare. E proprio il cibo ha rischiato di far saltare le nozze. L’attesa era lunga, allora perché non mangiare qualcosa? Idea azzardata! Tra un boccone e l’altro il tempo trascorreva e alla fine è stato chiamato anche il numero degli sposi. Panico! Ma niente paura, dopo una corsa ad ostacoli tra le coppie in attesa, Fabiana e Billy sono riusciti ad arrivare in tempo per entrare nella stanza da fidanzati e uscire da sposati. Durata della cerimonia? Tre minuti e 21 secondi. I festeggiamenti? Durati un’intera notte.
C'è da dire che il rito del matrimonio a New York lo si può rendere davvero divertente se lo si desidera. Mentre in Italia ti devi impegnare, nel caso tu volessi un matrimonio divertente. “A New York, ha tutto un altro sapore, e tutto puó divenire peculiare ed unico. Questo non cancella comunque il fatto che mio marito abbia tentato la fuga almeno due volte nel giro di meno di due ore nel giorno del nostro matrimonio!”
A New York Fabiana sta realizzando i suoi sogni e ha trovato l’amore proprio quando credeva che il ‘noi’ fosse solo un pronome personale. La vita di coppia intesa come matrimonio non era tra i suoi progetti. Ma si sa, a New York tutto può succedere persino sposarti quando non credi sia nel tuo Dna.