È partito da New York il progetto “For Culture Worldwide” promosso dal Centro Studi Federico II con una visita mercoledì al Palazzo di Vetro dell’ONU, culminato nella consegna del Federico II International Award.
Imperatore e re di Sicilia, Federico II resta a distanza di otto secoli dalla sua morte sinonimo del potere della cultura. “Stupor Mundi”, meraviglia del mondo, così la storia ricorda il figlio di un re svevo che preferiva parlare la lingua della madre normanna Costanza d’Altavilla, un monarca che stupì il mondo più che per la forza militare, per aver modellato il suo impero sul “soft power” della multiculturalità.
Il Centro studi Federico II guidato da Giuseppe Di Franco (con sede a Palermo e rappresentanze a Roma, New York e Bordeaux), nel premiare gli italiani che si distinguono nel mondo, punta a chi ha successo nel lavoro seguendo i valori della convivenza, della tolleranza, dello scambio continuo tra culture diverse. Con questa motivazione la statuetta dello “Stupor Mundi” 2023 è stata consegnata all’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante permanente dell’Italia alle Nazioni Unite.
Mercoledì una delegazione guidata da Giuseppe Di Franco, Presidente del Centro Studi Federico II, e composta dalla rappresentante del Centro Studi a New York, Cav. Josephine A. Maietta, la Prof.ssa Maria Palandra, (Superintendent of Schools -College Educator), dalla Dott.ssa Francesca Verga Costanzo (La Scuola d’Italia Guglielmo Marconi di New York) e la Prof.ssa Ilaria Costa (IACE, Italian Heritage Cultural Committee), è stata ricevuta nella sede della Missione d’Italia all’ONU, per la consegna del riconoscimento all’Ambasciatore Massari.

“E’ stata una circostanza particolare ed eccezionale, di grande visibilità internazionale per il Centro studi Federico II, – ha dichiarato il Presidente Di Franco-. Un’occasione anche per discutere con l’Ambasciatore Massari alcune tematiche d’attualità”.
L’Ambasciatore Massari, si è complimentato con il presidente Di Franco per i progetti del Centro studi Federico II e ha dichiarato: “L’eredità di Federico II è viva e molto sentita a Napoli, la mia città, dove sorge l’omonima Università da lui fondata nel 1224, che fu la prima università pubblica al mondo. Il suo lascito è quello dei valori di dialogo multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo che poi sono gli stessi valori senza i quali il multilateralismo e le Nazioni Unite non potrebbero esistere né funzionare”. Quindi il rappresentante dell’Italia all’ONU ha sottolineato: “Il multilateralismo è essenziale per costruire ponti, soprattutto in un momento come quello attuale di grandi divisioni nel mondo. Mi congratulo quindi con il Centro Studi Federico II di Palermo per le sue attività che contribuiscono a diffondere gli ideali di dialogo interculturale e di amicizia fra i popoli, sempre più necessari nell’attuale congiuntura internazionale”.

La prossima iniziativa prevista dal Centro Studi Federico II sarà il convegno internazionale dal titolo “La Terra Santa, luogo di incontro “ che avrà luogo a Roma, l’11 maggio, presso il Palazzo della Rovere.