“Stupor Mundi” celebrato anche a New York, con l’avvenuta consegna dei premi internazionali del Centro studi Federico II di Palermo. A ricevere le statuette raffiguranti il Re di Sicilia e Imperatore sono stati il Console Generale Fabrizio Di Michele e il Direttore dell’Istituto italiano di Cultura Fabio Finotti. Nelle rispettive sedi di Park Avenue del Consolato e dell’IIC, la consegna dei riconoscimenti è stata fatta dai due “ambasciatori” della fondazione negli USA, Josephine Maietta, direttrice dell’Associazione educatori italoamericani (AIAE) e Stefano Vaccara, Direttore responsabile de La Voce di New York, entrambi componenti della giuria del comitato tecnico scientifico del centro studi Federico II, Costa Normanna International.

Il messaggio del Presidente della Fondazione il Dott. Giuseppe Di Franco al Console Generale di Michele, letto da Vaccara nella sede del Consolato Generale, afferma: “Quale illustre Siciliano e nativo di Palermo, che si distingue nella carriera diplomatica internazionale, prima come esperto di Est Europa e adesso ricoprendo il prestigioso ruolo di rappresentante istituzionale dell’Italia a New York presso il più importante consolato dell’Italia all’estero”.
Nel consegnare il premio al Ministro Di Michele, Vaccara ha detto “il cosiddetto ‘soft power’ di cui in politica internazionale si parla come se fosse un’invenzione americana, fu già utilizzato da Federico II, che intuì l’importanza della cultura per unire i popoli, e questo premio al diplomatico Di Michele rappresenta la celebrazione di chi sa usarlo il ‘soft power’”.
Le parole del Console Generale sono state: “Come palermitano sono molto orgoglioso di ricevere questa statuetta, e soprattutto lo sono perché la Sicilia di Federico II resta un modello di convivenza, di tolleranza e anche di commistione e scambio tra culture unico e di successo. Durò in realtà meno di quello che avrebbe voluto, però ha creato un modello replicato, magari inconsapevolmente, in altri momenti e contesti storici. Momenti in cui la cultura era effettivamente il collante tra civiltà diverse. Penso alla Palermo di al-Idrisi, un arabo adottato dalla città e che fece la grande prima mappa del Mediterraneo dell’epoca. E quindi ve ne sono veramente grato e l’accetto con grande piacere”.
Nel messaggio di Di Franco al Prof. Finotti consegnato dal Cav. Maietta, si leggeva che “il premio viene consegnato ogni anno a personalità italiane e straniere che si sono distinte per il loro impegno e meriti nel campo delle istituzioni, dell’arte, della cultura, della ricerca scientifica, dello spettacolo e dell’imprenditoria”. La recente mostra organizzata all’Istituto di Cultura sui “Gioielli di Costanza d’Altavilla” (regina e madre di Federico II) ha scaturito la segnalazione per il premio al Prof. Finotti, ha detto Maietta. Il Direttore dell’Istituto e illustre professore di letteratura italiana, nel ringraziare ha rivelato “che anche l’anno prossimo avremo un’altra grande mostra…”.

Intanto a Roma, nella sede del Senato della Repubblica, il 30 maggio si terrà un convegno dedicato a Federico II, evento promosso dal Centro Studi Federico II in sinergia con la Solunto Foundation, intitolato: “Puer apuliae, stupor mundi”.
Per il presidente Giuseppe Di Franco si tratta di “un inizio memorabile per un programma ambizioso che ci porterà a realizzare nelle città d’Europa (Roma, Bordeaux e Bratislava) eventi di grande impatto culturale e socio culturale internazionale”.

Il pregistioso appuntamento – patrocinato dal Senato della Repubblica e dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati – si svolgerà lunedì nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato e prevede anche la consegna del Premio Internazionale Federico II.
Ad aprire il convegno sarà il senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione Cultura del Senato, e da Giuseppe Di Franco, presidente del Centro Studi Federico II e della Solunto Foundation.
Modererà i lavori Mario Nanni, scrittore e giornalista parlamentare.

“Ho sempre avuto una grande ammirazione per Federico II considerato uno dei più grandi imperatori della storia – ha detto Di Franco -. Lo “Stupor Mundi” nonché grande statista, studioso di letteratura e delle belle arti, nobile d’animo e ricco di valori e ideali che oggi purtroppo mancano nella società ed anche in tante personalità che rivestono cariche istituzionali e politiche.
Mi sono reso conto che in Sicilia in questi anni non si è data ampia diffusione culturale internazionale alla figura di Federico II e quindi ho ritenuto necessario proporre un programma internazionale di eventi culturali e socio culturali che realizzeremo appunto a Roma il 30 maggio, poi a Bordeaux il 19 giugno e a Bratislava il 15 settembre per far conoscere anche alle nuove generazioni la figura di questo grande personaggio”.
Al convegno sono previsti gli interventi di relatori di livello internazionale tra i quali il professore Rosario Coluccia, Accademico della Crusca; il professore Hubert Houben, Ordinario di Storia Medievale UniSalento e Accademico dei Lincei; Sua Eminenza il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro.
Al termine dell’incontro interverrà il professore Pietro Luigi Matta, componente del comitato scientifico del Centro Studi Federico II e professore presso l’Università degli Studi di Palermo.
Nel corso della giornata inoltre ci sarà anche l’intervento della dottoressa Egle Pasquali che leggerà, nell’intervallo tra le relazioni, alcuni testi poetici inediti di Federico II.
A conclusione del convegno infine le consegne del Premio Internazionale Federico II al professore Rosario Coluccia, al professore Hubert Houben, al Cardinale Fernando Filoni e allo scrittore e direttore artistico, il maestro Gabriele Lucci. Quest’ultima personalità riceverà il Premio dallo scrittore e giornalista internazionale Goffredo Palmerini, presente alla manifestazione.