Un’ora per compiere il massacro. Salvador Ramos, il killer 18enne autore della strage di Uvalde, dopo essere stato contrastato all’ingresso da un agente scolastico armato, è rimasto indisturbato per più di un’ora dentro la classe in cui ha compiuto l’eccidio. Le prime fucilate sono state dopo le 11 e 30. Ramos è stato ucciso da un agente della polizia di frontiera poco dopo l’1 del pomeriggio.
Ora, mentre le famiglie preparano i funerali per i loro figli, politici e forze dell’ordine affermano di essere dispiaciuti, si associano al dolore delle famiglie e pregano con loro per la tragica fine dei loro cari.
Questa nuova strage ha portato a rinnovati appelli all’azione sul controllo delle armi. Ma è una strada tutta in salita, perché quello che i politici americani non dicono è quanti soldi ricevono per la loro campagna elettorale dalla National Rifle Association (NRA), la maggiore lobby delle armi che li finanzia per proteggere i propri interessi.
Secondo Brady Campaign, la nonprofit creata dalla famiglia di James Brady, ex portavoce di Ronald Reagan gravemente ferito durante l’attentato al presidente del 1981, Mitt Romney detiene il record delle donazioni dell’NRA, che da loro ha ricevuto più di 13 milioni e mezzo di dollari in contributi elettorali nel corso degli anni. Il senatore Ted Cruz, che ieri con sguardo triste e volto di circostanza sedeva accanto al governatore del Texas Greg Abbott durante la press conference per fare il punto sulle indagini della strage, ha ricevuto dalla NRA 176 mila dollari, più del doppio dell’altro senatore dello Stato, John Cornyn, che ha ricevuto poco meno di 80 mila dollari. In Texas, in media, vengono commessi quasi 3200 omicidi con pistole e fucili ogni anno.
Heidi & I are fervently lifting up in prayer the children and families in the horrific shooting in Uvalde.
We are in close contact with local officials, but the precise details are still unfolding.
Thank you to heroic law enforcement & first responders for acting so swiftly.
— Ted Cruz (@tedcruz) May 24, 2022
La strage di Uvalde è avvenuta quasi dieci anni quella di Sandy Hook, quando un giovane con gravi disturbi mentali aveva ucciso 26 persone, inclusi 20 bambini, nella scuola elementare di Newtown, in Connecticut. In seguito a questa insensata follia assassina, l’opinione pubblica aveva spinto per una riforma federale per l’acquisto delle armi. Nonostante il drammatico discorso del presidente Barack Obama, i tentativi per far avanzare la legge sul controllo di pistole e fucili, dopo tante lacrime e preghiere, si erano arenati.
Il presidente Joe Biden ha fatto eco a Obama dopo questa nuova insensata strage nel chiedere il cambiamento. “Perché siamo disposti a convivere con questa carneficina?” ha detto il capo della Casa Bianca trattenendo le lacrime. “Perché continuiamo a lasciare che ciò accada? Dov’è, in nome di Dio, la nostra spina dorsale per avere il coraggio di affrontarlo e resistere alle lobby?”
Anche se questa volta i Democratici controllano entrambe le camere del Congresso e la Casa Bianca, gli sforzi per approvare nuovi regolamenti sul controllo delle armi dovranno affrontare vecchie sfide, le stesse che finora hanno paralizzato qualsiasi cambiamento.
Nelle settimane successive a Sandy Hook, la maggioranza dei senatori aveva sostenuto l’approvazione di una legislazione che richiedeva più controlli per l’acquisto di armi. A causa del filibuster, la procedura parlamentare che richiede almeno 60 dei 100 seggi del Senato per approvare la maggior parte delle leggi, non se ne è fatto nulla. Oggi, solo tre o quattro dei 50 senatori repubblicani è disposta ad una nuova legislazione sulle armi, un numero insufficiente per superare il filibuster. Ciò nondimeno, i democratici stanno considerando nuove proposte insieme ai repubblicani per trovare un terreno comune.
“Ci proviamo, ma penso che le prospettive siano esigue, scarse, fin troppo scarse”, ha detto questa mattina il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer. “Siamo stati bruciati così tante volte prima”.
Finora, l’unica proposta sostenuta da alcuni repubblicani è la creazione di un database nazionale delle pratiche di sicurezza scolastica.
Tuttavia, nonostante il pessimismo, al Senato sono iniziate le conversazioni alle quali solo cinque repubblicani hanno preso parte. La proposta che ha il maggiore sostegno viene chiamata “Red Flag Law”, una legge che impedirebbe a persone con malattie mentali o precedenti penali di acquistare armi da fuoco estendendo questi controlli anche nella vendita delle armi tra privati o nelle “gun fair”, le mostre-mercato che attualmente, in molti Stati, non sono controllate.
Sebbene i sondaggi indichino che la maggioranza degli americani voglia a gran voce questi cambiamenti, molti senatori repubblicani rimangono contrati. I senatori sono l’espressione politica degli stati dove l’elettorato è in gran parte contrario al controllo sulle armi. E i cittadini repubblicani, usando la forza del loro voto, condizionano i candidati alle elezioni primarie. Chi è favorevole a cambiare il Secondo Emendamento della Costituzione (quello che permette l’acquisto delle armi) viene bocciato. Quindi, a meno che il sentimento popolare non cambi in questi collegi elettorali, è improbabile che i politici cambino rotta.
E anche se questa proposta di legge dovesse passare sarebbe una soluzione imperfetta, considerato che già oggi nelle case americane ci sono 393 milioni di armi da fuoco. Ci sono alcuni stati, però, che qualche controllo lo impongono. In Connecticut, ad esempio, c’è stato un sostegno schiacciante alla riforma da parte delle comunità, ancora sconvolte dalla brutalità dell’attacco di Sandy Hook.
Today’s (5/26/2022) edition of the Uvalde Leader-News. pic.twitter.com/PqCg57x8Mr
— Suzanne Gamboa (@SuzGamboa) May 26, 2022
Altri stati controllati dai democratici – come New York, Maryland e California – hanno approvato la propria legislazione, chiudendo le scappatoie per gun fair e gun show, limitando le dimensioni dei caricatori e vietando la vendita di alcuni tipi di armi come i fucili d’assalto.
Nel 2018, in Vermont, dopo che è stato evitato per un pelo un piano per compiere una strage in una scuola, il governatore repubblicano Phil Scott ha ribaltato la sua posizione mettendosi d’accordo con i democratici per approvare una nuova legislazione, nello Stato tradizionalmente favorevole alle armi. La legge, che includeva l’aumento dell’età per acquistare un’arma da fuoco a 21 anni, la limitazione delle dimensioni dei caricatori e la richiesta di nuovi controlli su quanti già erano in possesso di armi, fece arrabbiare molti dei suoi elettori. Il governatore ha comunque vinto facilmente la rielezione nel 2018.
Solo alcune settimane fa la Georgia è diventata il 25° Stato – tutto Repubblicano – a consentire ai suoi residenti di portare piccole pistole nascoste senza nessun permesso. In altri 12 stati, invece, si può girare armati nei luoghi pubblici purché le armi siano visibili. Questo tipo di restrizione si chiama “open carry”.
In Texas, la risposta più probabile sarà un aumento dei finanziamenti per le forze dell’ordine e delle misure di sicurezza scolastica. Il procuratore generale del Texas Ken Paxton, per esempio, ha già proposto di dare più armi agli insegnanti. Ma non sono solo i politici ad ostacolare i tentativi di riforma. Nel 2008 la Corte Suprema federale ha stabilito che il Secondo Emendamento alla Costituzione garantisce un diritto personale a possedere un’arma. A partire da quella decisione, e dopo che l’ex presidente Donald Trump ha nominato centinaia di giudici conservatori nei tribunali federali (inclusa quella di tre magistrati della Corte Suprema federale), le restrizioni imposte dagli stati vengono bocciate dai tribunali.
Due settimane fa, in California, due giudici della corte d’appello nominati da Trump hanno annullato una legge statale che vietava la vendita di fucili d’assalto ai minori di 21 anni. Questa decisione se dovesse essere confermata dalla Corte Suprema, potrebbe essere di particolare rilevanza, dato che gli autori delle stragi di Uvalde, Sandy Hook e Buffalo non avevano compiuto 21 anni. Con una Corte Suprema così legata al partito repubblicano è difficile che i tribunali decidano di modificare lo status quo.
Today, the entire state of Texas is in mourning.
*Earlier today, a gunman entered an elementary school in Uvalde, Texas, and opened fire.
*The shooting at Robb Elementary School is every parent and teacher’s worst nightmare.
— Senator John Cornyn (@JohnCornyn) May 24, 2022
Domani, la National Rifle Association (NRA) darà inizio alla convention a Houston, in Texas. Tra i nomi dei partecipanti emergono quelli dell’ex presidente Donald Trump, del governatore del Texas Gregg Abbott, e dei due senatori del Texas Ted Cruz e John Cornyn. Per tre giorni, i dirigenti continueranno a pregare per le vittime delle stragi e a ripetere che non sono le pistole ad uccidere, ma gli uomini che premono il grilletto. Poco importa se gli “uomini” ai quali sono state vendute le armi abbiano seri problemi mentali.