La stretta di mano c’è stata, i toni sono stati concilianti, e c’è stata anche la volontà di tentare di trovare un accordo sui problemi che li separano. Un vertice pragmatico quello che si è concluso a Ginevra tra i leader di Russia e Stati Uniti. Un vertice in cui le aspettative erano veramente basse.
“I colloqui sono stati costruttivi e non c’è stata ostilità tra me e il presidente Biden” afferma Putin che ha fatto la sua conferenza stampa per primo, immediatamente dopo la fine del vertice.
“La mia agenda non è contro la Russia, è per l’America” dice Biden nel suo incontro con giornalisti. E alla fine, dopo gli addii, è spuntata pure una dichiarazione congiunta che ha riassunto i temi affrontati al vertice.
Quello che è emerso da questo incontro durato poco più di 4 ore è che c’è la volontà di attenuare i toni ostili usati nei mesi passati tra i due leader e di trovare un modo per superare le divergenze. Come prima mossa entrambi gli ambasciatori torneranno nelle loro sedi dopo che nei mesi scorsi quello russo a Washington, Anatoly Antonov, era stato richiamato a Mosca in seguito alle dichiarazioni di Biden che aveva definito Putin “killer”. E quello americano a Mosca, John Sullivan, era stato chiamato a Washington “per consultazioni”.
“I rapporti fra Usa e Russia devono essere stabili e prevedibili” afferma il capo della Casa Bianca dopo l’incontro. Poco prima Putin aveva detto: “Il presidente Biden è una persona costruttiva e ragionevole, con grande esperienza e valori morali. Abbiamo trovato un linguaggio comune. Un’altra Guerra Fredda non sarebbe nell’interesse di nessuno”. E così si è parlato di riprendere i contatti per il trattato New START per la limitazione delle armi nucleari. Si è parlato di Ucraina, di diritti umani, di cyberattacchi, di interferenza nel processo elettorale americano, degli americani detenuti in Russia. Poi entrambi i leader, ad uso e consumo della propria politica interna, hanno dato visioni diverse sugli stessi argomenti. “Continueremo a sollevare questioni per casi come Alexei Navalny e tutte le altre vicende legate al rispetto dei diritti umani – ha detto Biden – Non tollereremo violazioni dei diritti democratici e risponderemo. Ho detto a Putin che ci sono delle regole di base che vanno rispettate”.
“Vogliamo aiutare ad agevolare gli accordi di Minsk. Se l’Ucraina è disposta a farlo, lo faremo anche noi”, ha detto Putin. Parlando poi di Navalny, senza mai nominarlo, ha detto che quelle da lui fatte sono provocazioni. “Sapeva di violare la legge russa e ha compiuto diverse volte lo stesso reato”. I diritti umani non sono a convenienza. “Guantanamo è ancora aperto, e non corrisponde agli standard internazionali dei diritti umani o alle leggi degli Stati Uniti. Di che diritti umani stiamo parlando? In Europa c’erano prigioni dove si torturava”.
Alla fine Putin un complimento al presidente americano lo ha fatto. “Biden – ha detto il leader russo – è molto diverso dal presidente Trump. E’ uno statista esperto”.

E’ terminato così il viaggio di Joe Biden che in meno di una settimana ha preso parte ai lavori del G7 in Cornovaglia, ai lavori della Nato a Bruxelles, alla riunione con l’UE nella stessa città e al vertice con Putin a Ginevra. Questa sera torna a casa sua, alla Casa Bianca.
Immediate e scontate le reazioni dei repubblicani. Donald Trump Jr, visto che il padre è stato bandito da twitter, ha messo un post. “C’è nessuno che poteva pensare che l’incontro tra Biden e Putin sarebbe stato un bagno di sangue per gli interessi americani?”
Al suo tweet fa seguito quella della irriducibile trumpiana-QAnon Lauren Boebert. “Spero che Biden non gli abbia restituito l’Alaska durante il loro incontro. Prego per l’America oggi perchè mai una persona così incapace ha svolto dei negoziati per conto nostro”.
Fiona Hill, la consigliera dell’ex presidente Trump per Europa e Russia, ha detto che l’incontro è stato “terribile” tanto che voleva azionare l’allarme antincendio per far uscire tutti fuori da Villa La Grange, dove il vertice si è tenuto.
La congresswoman Elise Stefanick, la parlamentare scelta da Trump per sostituire Liz Cheney alla direzione della Conferenza Repubblicana, ha detto che Biden è entrato nel negoziato mostrando debolezza. “Si siede al tavolo con Putin dopo che nei giorni scorsi aveva tolto le sanzioni a Nord Strem 2, la pipeline che dalla Russia fornisce di gas naturale la Germania. Sanzioni che erano state messe da Donald Trump. Libera il gasdotto russo e bandisce quello della Keystone XL negli Stati Uniti”.
Il senatore repubblicano Ted Cruz fa del sarcasmo sul vertice di Ginevra. In un tweet scrive “E’ cominciato il summit per il gasdotto tra Biden e Putin”.
Sean Spicer, l’ex portavoce di Trump alla Casa Bianca, scrive in un tweet: “L’incontro tra Biden e Putin è appena cominciato e già la corporate media degli Stati Uniti ha stabilito che è stato un grande successo per Biden”.
Per ora non ci sono state reazioni da parte dei democratici, ma sicuramente nelle prossime ore i compagni di partito del presidente si congratuleranno. Biden ha chiesto tempo per fare una analisi finale di questo vertice. Per ora il dialogo è ripreso. Da vedere se porterà benefici e per chi.
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