Il numero di persone che soffrono la fame è cresciuto, lentamente ma continuamente, negli ultimi tre anni. Oggi, circa una persona su nove nel mondo soffre la fame. Questo fatto, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), sottolinea “l’immensa sfida” per raggiungere l’obiettivo di Zero Fame (noto anche come Obiettivo 2) degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
La FAO ha appena pubblicato un nuovo rapporto – lo Stato di Sicurezza Alimentare e Nutrizione nel Mondo 2019 – che è stato presentato dal Direttore Generale, José Graziano da Silva, a margine del Forum politico di alto livello (HLPF), la principale piattaforma delle Nazioni Unite per il monitoraggio degli sforzi degli Stati per raggiungere gli SDGs.
José Graziano da Silva inizia la sua presentazione avvertendo: “eradicare la povertà e la fame sono il fondamento degli altri [obiettivi]. Se non raggiungiamo i primi due obiettivi, non saremo capaci di progredire negli altri 15 SDGs.”
Quindi Graziano da Silva passa ad illustrare i due punti più innovativi del rapporto. Per la prima volta in assoluto, la FAO ha introdotto l’indicatore di Food Insecurity Experience Scale (FIES), o “scala di misura dell’esperienza d’insicurezza alimentare”. Questo indice è diverso dagli strumenti tradizionali della FAO per misurare la fame, che contano il numero di individui denutriti e danno un’idea della disponibilità di cibo pro capita. FIES nasce da un concetto diverso: chiede alle famiglie le loro paure riguardo alla sicurezza alimentare e alle difficoltà di procurarsi tre pasti al giorno. È emerso che 2 miliardi di persone nel mondo hanno paura di non avere abbastanza cibo ogni giorno. Questo numero è quasi 3 volte più alto del numero tradizionale che indica la fame, che è di 820 milioni di persone.
Un altro fatto sorprendente che emerge dal rapporto è il numero totale di persone obese nel mondo, che ha superato il numero di persone affamate o sottonutrite a partire dal 2016 in tutti i continenti ad eccezione di Africa e Asia. Ci sono più di 27 milioni di persone obese in tutti i continenti, e questo numero è in crescita. Guardando alla tendenza, molto presto, anche in Africa e in Asia ci saranno più persone obese che affamate. Il rapporto suggerisce alcune pratiche per prevenire e combattere l’obesità, come etichettare i prodotti, limitare la pubblicità di alimenti non salutari ai bambini, ridurre il grasso, il sale e lo zucchero nei prodotti e garantire un piu’ facile accesso ai mercati alimentari freschi e salutari.
In conclusione, ci sono quasi tre miliardi di persone nel mondo che sono, in un modo o nell’altro, malnutriti. L’unico modo per affrontare questa sfida è agire in modo più audace non solo su scala, ma “anche in termini di collaborazione multisettoriale, che coinvolge l’agricoltura, il cibo, la salute, l’acqua e l’igiene, l’istruzione e altri settori pertinenti; e in diversi settori politici, tra cui protezione sociale, pianificazione dello sviluppo e politica economica “.