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Era dal 1982, dai tempi di Sandro Pertini, che un Presidente della Repubblica non metteva piede nella West Coast degli Stati Uniti, la parte più remota e più giovane del nuovo continente. Sergio Martarella arriva a San Francisco da Washington insieme a sua figlia, che lo accompagna quasi sempre nelle occasioni ufficiali, e il ministro per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano.
Le due giornate californiane sono dense di eventi ed incontri. Appena arrivato giovedì sera viene accolto dal Console Generale di San Francisco Lorenzo Ortona, sua moglie Sheila e dal suo staff, per una visita della città e una cena al Waterbar, sotto al bellissimo e luminoso Bay Bridge.
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Il giorno successivo il Presidente visita le start up Kong, una piattaforma API e Nozomi Networks che si occupa di cyber security, per poi recarsi nella prestigiosa università di Stanford dove si svolge un importante summit sull’innovazione, organizzato da Alberto Salleo, professore di Materials Science and Engeneering e Maria Grazia Roncarolo, dell’Istitute for Stem Cell Biology and Regenerative medicine.
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Il focus del Summit è proprio la collaborazione fra USA e Italia in campo scientifico, medico, farmaceutico. Intervengono Giorgio Metta, direttore dell’Italian Institute of Technology, Marco Pavone giovane direttore dell’Autonomous System Laboratory di Stanford, esperto di robotica e Artificial Intelligence, Giorgio Saccoccia, nuovo presidente dell’Asi, Italian Space Agency, Francesco Starace CEO dell’Enel. Il fondatore dell’usatissima app Nextdoor, l’indiano Nirav Talia, racconta di essere andato a vivere per un anno a Firenze, affascinato dal Rinascimento italiano, che è stato il periodo storico delle maggiori innovazioni, scoperte ed invenzioni.
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(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Il neo ministro per l’Innovazione Paola Pisano ringrazia Diego Piacentini, ex Senior VP di Amazon per il ruolo da lui ricoperto nel Governo dal 2016-2018 come Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale. Riformare il sistema digitale italiano non è stato facile, come racconta lo stesso Piacentini in un incontro riservato, ma nella Pubblica Amministrazione non ci sono gli “sfaccendati” che spesso diventano oggetto di polemica, ma persone molto in gamba.
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(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Paola Pisano, nel suo discorso prima in inglese e poi in italiano, pone l’accento sulla collaborazione fra Italia e Stati Uniti e invita a mettere in campo tre azioni specifiche per implementarla: consolidare, scalare e creare.
Consolidare il rapporto fra le Università ad esempio: Stanford è presente a Firenze e come Stanford altre prestigiose università potrebbero aprire succursali in Italia, ma anche consolidare la collaborazione fra aziende. americane.
Scalare significa che le start up italiane devono diventare globali, devono arrivare negli Stati Uniti, devono quindi essere aperti centri di innovazione che le accolgano, perché la contaminazione è alla base dell’innovazione.
Creare perché in Italia sono presenti alcune sedi delle più grandi multinazionali ma non è abbastanza: devono esser aperte più sedi di ricerca e sviluppo. Amazon a Torino, Apple Academy a Napoli, questi sono gli efficaci e importanti esempi dai quali partire.
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(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Dopo il Summit a Stanford Sergio Mattarella ha incontrato la comunità italiana di San Francisco all’Hotel Fairmont, a Nob Hill, nella sala dorata, insieme al sindaco di San Francisco London Breed, all’Ambasciatore Italiano a Washington Armando Varricchio, al Console Generale di San Francisco Lorenzo Ortona.
Per accogliere il Presidente han suonato l’inno italiano ed americano i giovani studenti della Scuola Italiana di San Francisco, diretta da Valentina Imbeni, una delle uniche due IB schools italiane negli Stati Uniti, una realtà in continua espansione con più di 400 studenti di ogni nazionalità.
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(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Sergio Matterella nel suo discorso agli italiani della Bay Area ha ricordato gli emigranti italiani che hanno reso grande San Francisco, i sindaci italo americani Joseph Alioto e George Moscone, il fondatore della Bank of America e benefattore Amadeo Giannini, ma anche l’inventore del microprocessore Federico Faggin, il CFO di Apple Luca Maestri, Diego Piacentini, ex Vice President di Amazon e ha ringraziato sentitamente tutti gli italiani che vivendo e lavorando nella West Coast portano alto il nome dell’Italia all’estero.
Concludendo con un sentito “Viva l’Italia e Viva gli Stati Uniti” il Presidente ha poi salutato i presenti per recarsi poi a cena.
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Nell’ultima mattinata di permanenza a San Francisco Mattarella ha visitato il parco nazionale Muir Woods, al nord della città, con le sue sequoie millenarie e suggestivi sentieri, dove lì ha avuto un cordialissimo inconto con il governatore della California Gevin Newsom.