Con il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la Speaker della Camera Nancy Pelosi si sono festeggiati i 160 anni di relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Italia.
L’Ambasciata d’Italia a Washington DC, l’Atlantic Council European Center e l’ISPI (Istituto Italiano di Studi Politici Internazionali), hanno presentato l’evento virtuale, tenuto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, e i partecipanti hanno discusso sul partenariato USA-Italia e sull’opportunità di una futura cooperazione in campo politico, economico e scientifico.
Con una cerimonia online, via video si sono alternati l’Ambasciatore Armando Varricchio, il Presidente dell’Atlantic Council Frederick Kempe e il presidente di Fincantieri e Ispi Giampiero Massolo. Con loro anche l’ex Segretaria di stato Usa, Madeleine Albright e l’ex Primo Ministro, Giuliano Amato.

Luigi Di Maio ha ricordato i valori condivisi da Italia e Usa e ha riaffermato il sostegno dell’Italia al multilateralismo. “Intendiamo lavorare in tutti i forum multilaterali rilevanti insieme agli Usa e ai nostri partner per aumentare le ambizioni sul climate change, l’accesso ai vaccini e promuovere una ripresa economicamente e socialmente sostenibile“, ha spiegato il Ministro degli Esteri italiano.
Definendo “risoluto” l’impegno nella Nato, Di Maio ha detto che “L’Italia è un fornitore globale di sicurezza” e ha ricordato il contributo italiano al fianco degli alleati statunitensi “in operazioni di sicurezza in molteplici aree di crisi”. “Sotto la bandiera delle missioni NATO, ONU o UE, le nostre Forze Armate e di Polizia garantiscono assistenza e sicurezza in Afghanistan, Libano, Iraq, Libia, Somalia, Mali, Niger, così come in Europa orientale, nei Balcani, nel Sahel, nel Mediterraneo e nel Golfo”.
Nella lotta alla pandemia, Di Maio ha poi sottolineato come gli Usa siano stati al fianco dell’Italia “fin dal primo giorno”. “Gli Usa sono stati in stretto contatto con noi e hanno sostenuto i nostri sforzi per contenere la diffusione del virus e salvare la nostra popolazione – ed ha aggiunto che – le nostre relazioni spaziano dagli equipaggiamenti personali protettivi ai test, dalle terapie ai vaccini“.

Di Maio ha poi lodato l’interscambio con gli Usa e ha citato le icone del made in Italy, come Fca, Intesa Sanpaolo, Fincantieri, Leonardo, Ferrero, Barilla, Luxottica, Pirelli, Enel Green Power, Eni. “Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dai nostri campioni nazionali in America, dove il valore globale degli investimenti italiani sfiora i 33 miliardi di dollari. Negli Stati Uniti operano quasi 3.000 aziende partecipate da investitori italiani, che danno lavoro a 250.000 persone”. Di Maio ha poi aggiunto che “per tutti i nostri principali settori produttivi – meccanica, chimica, farmaceutica, moda, mezzi di trasporto, agroalimentare, arredamento, edilizia – il mercato americano rappresenta un punto di riferimento in termini di dimensioni, capacità di spesa e innovazione”.
Concludendo il suo discorso, Di Maio ha reso omaggio alla comunità italo-americana che “in Usa rappresenta il ricco tessuto sociale che connette italiani ed americani e il loro contributo alle nostre relazioni bilaterali è eccezionale“.
“In questo tempo di sfide globali senza precedenti – ha continuato Di Maio – la forte partnership Italia-Usa non è mai stata così importante“. “E’ nostro dovere forgiare il futuro in un modo che rifletta i nostri principi e valori. Italia e Usa possono indicare la via“.

Dopo il Ministro degli Esteri italiano è stata la volta della speaker della Camera, Nancy Pelosi, che orgogliosa delle sue origini si è definita “una figlia d’Italia“. “I legami tra le nostre due nazioni sono straordinariamente forti… sono radicati nelle radici stesse della storia americana. Italiani e immigrati italoamericani hanno mappato le nostre coste, dato il nome alla nostra nazione, aiutato a costruire la nostra nazione con le loro mani e hanno ispirato alcuni dei nostri più grandi punti di riferimento, tra cui il Campidoglio degli Stati Uniti: dove una figlia d’Italia occupa ancora una volta la Portavoce“. In particolare, del legame con l’Italia ha voluto sottolineare la difesa della “democrazia nel mondo” per “affrontare le sfide globali“.

Madeleine Albright, l’ex Segretario di Stato, nonché prima donna degli Stati Uniti a ricoprire questo incarico, ha parlato con l’ex Primo Ministro, Giuliano Amato, ed entrambi hanno sottolineato l’importanza delle relazioni Usa-Italia, ricordando l’importanza del multilateralismo. I loro interventi sono stati moderati da Anita McBride dell’American University e Vice Chair della National Italian American Foundation.

Infine il programma è proseguito con la discussione intitolata “Partnership for the Next Century: Leveraging US-Italian Strengths for a More Sustainable and Prosperous Global Future”, in cui per dibattere delle relazioni economiche e investimenti tra Italia e USA c’erano l’Amb. Karan Bhatia Vice President, Government Affairs and Public Policy Google, il Dr. Charles Clancy, Senior Vice President, General Manager, MITRE Labs; Chief Futurist, MITRE Corporation; Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria e ora Chair Business 20 e la Dr. Francesca Rossi AI Ethics Global Leader. Moderatrice era la giornalista Giovanna Pancheri di Sky Tg24 e le conclusioni sono state di Adrienne Arsht
Executive Vice Chair dell’Atlantic Council.

L’evento è stato seguito da un’esclusiva performance virtuale della National Symphony Orchestra presso il John F. Kennedy Center for the Performing Arts, con il maestro Gianandrea Noseda, direttore italiano di fama mondiale.
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