I rapporti diplomatici Italia-Usa spengono 160 candeline e per l’occasione, questa mattina, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio è volato a Washington per “riaffermare la forte amicizia tra Italia e Stati Uniti“.
Con la sua visita ufficiale, il Ministro degli esteri italiano è il primo ad essere ricevuto dalla nuova amministrazione Biden. Non certo una coincidenza. Troppi sono stati i flirt dell’ex esecutivo con i rivali Russia e Cina. E Mario Draghi, ora alla guida del nuovo governo, ha mandato in missione a Washington il leader del M5S per chiedere la remissione dei peccati.
Di Maio ha incontrato questa mattina sia il Segretario di Stato, Anthony Blinken, sia il direttore del National Institute of Allergies and Infectious Diseases (Nih), Anthony Fauci.
Oltre alle relazioni bilaterali, centrale è stato il dossier libico, paese nel quale l’Italia ha ora la possibilità di riproporsi come interlocutore privilegiato. Con il sostegno Usa, il Bel Paese spera di contare di più nel Mediterraneo, contrastando così la crescente influenza di Russia e Turchia. Ecco dunque che l’accusa di Draghi, “Erdogan è un dittatore”, va inquadrata in un contesto con orizzonti più larghi e che esce dall’ottica di difendere lo sgarbo diplomatico subito dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Non è un caso che le parole del premier siano state pronunciate appena tre giorni dopo il suo viaggio a Tripoli, il primo all’estero nelle vesti di Presidente del Consiglio.
“Sulla Libia si prefigura una più forte collaborazione – ha spiegato Di Maio alla stampa italiana dopo il colloquio – Con Blinken abbiamo passato in rassegna i prossimi passi per un maggior coinvolgimento degli Stati Uniti”.
I due hanno poi discusso della collaborazione per i vaccini e la ripresa post-Covid. “Con Blinken abbiamo concordato sulla necessità di accelerare insieme la campagna vaccinale, di organizzarci meglio come Occidente anche per fronteggiare la geopolitica dei vaccini dal quadrante orientale“. Altri temi centrali sono stati quelli della presidenza italiana del G20 e della co-partnership alla CoP26. “Stiamo pensando anche noi come Italia a un inviato speciale per il clima” ha aggiunto il Ministro degli Esteri italiano dopo l’incontro al quale ha preso parte anche l’inviato speciale per il clima di Biden, John Kerry.
“È il primo ministro straniero che ho il piacere di ricevere al Dipartimento di Stato”, ci ha tenuto a precisare Blinken, “discutiamo di molte cose sulla nostra agenda per la sicurezza, tra cui Ucraina, Afghanistan, Libia. So che parleremo di molte delle sfide comuni che dobbiamo affrontare per combattere la pandemia, il cambiamento climatico e altre questioni. Ma soprattutto questa è un’opportunità per ricordare questo storico anniversario e riaffermare il nostro impegno a lavorare insieme in futuro – ha continuato il Segretario di Stato Usa – Democrazia e diritti umani sono un’altra cosa che ci tiene uniti da molti anni. E andando avanti, la voce dell’Italia, la leadership italiana è cruciale anche su questi temi“.

Martedì, Luigi Di Maio parteciperà anche a un evento celebrativo dei 160 anni delle relazioni diplomatiche Italia-Usa, per poi recarsi alla Camera dei Rappresentanti statunitense dove renderà omaggio all’agente di polizia William Evans, rimasto ucciso nell’attacco del 2 aprile scorso e porgerà un breve saluto alla Speaker, Nancy Pelosi.