President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
March 8, 2018
in
Politica
March 8, 2018
0

Venezuela, forse sarebbe meglio tener d’occhio quello che accade a Caracas

In Venezuela vivono tanti italiani, ma la diaspora è in crescita e la situazione è drammatica: più di un milione hanno lasciato il Paese tra 2015 e 2017

Valter VecelliobyValter Vecellio
Venezuela, forse sarebbe meglio tener d’occhio quello che accade a Caracas

In centinaia di migliaia sono in fuga dal Venezuela, già dal 2015

Time: 2 mins read

Venezuela: se ne parla poco. Se ne sa poco. D’accordo, e paese tutto sommato “periferico”, se si guarda la carta del pianeta, incastonato tra Colombia, Guyana, Brasile e mare caraibico. Tuttavia ci vive una cospicua comunità di italiani e di oriundi. Una maggiore attenzione a quel che accade a Caracas e dintorni, non guasterebbe.

Molti venezuelani sono disperati, arrivano a lasciare i loro figli negli orfanotrofi, perché non possono sostenerli. La fame è sempre più diffusa, così come la repressione politica del regime di Nicolas Maduro; ed è in corso una vera e propria migrazione di massa. Quasi un milione di venezuelani hanno lasciato il loro paese negli ultimi due anni; secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni un aumento durante la seconda metà del 2017, quando l’economia inizia a peggiorare ulteriormente. E bisogna aggiungere le centinaia di migliaia di persone fuggite tra il 1999 e il 2015.

I contraccolpi nei paesi confinanti sono pesanti. La crisi è più acuta in Colombia: tremila soldati lungo il confine cercano di contenere l’afflusso di venezuelani in fuga. Circa 250.000 migranti venezuelani sono entrati in Colombia da agosto scorso. Quasi un milione di venezuelani hanno lasciato il paese, nel corso di due anni. Sono ancora più dei 650.000 musulmani rohingya fuggiti dalle atrocità in Myanmar. Altri 150.000 venezuelani sono andati in Perù l’anno scorso, migliaia sono andati in Brasile.

Insomma la diaspora venezuelana è in crescita.

Un centinaio di bambini, dall’inizio dell’anno, sono stati uccisi dalla fame. In Venezuela funzionano appena cinque macchine per la radioterapia e solo il 9 per cento dei malati di cancro ha accesso alla chemio. L’inflazione ha superato il 4.000 per cento, portando gli stipendi a due euro al mese. Maduro ha indetto in modo illegale le elezioni per il 22 aprile, con tutti i candidati sgraditi finiti in carcere, costretti all’esilio, inibiti dal tribunale.

Può accadere di tutto, in quel paese, e di recente il ministro degli Esteri statunitense Rex Tillerson ha visitato Messico, Argentina, Perù, Colombia e Giamaica; nell’agenda dei suoi colloqui, il Venezuela ha tenuto banco. Ufficialmente: concordare il modo migliore per riportare la democrazia a Caracas; capitale, giova dirlo, di un paese che, letteralmente galleggia sul petrolio. Tillerson poi (coincidenza significativa), per anni è stato alla guida della ExxonMobil. Quanto basta per rendere un po’ meno “periferico” il Venezuela e per prestare maggiore attenzione a quanto accade (e accadrà) da quelle parti.

Share on FacebookShare on Twitter
Valter Vecellio

Valter Vecellio

Nato a Tripoli di Libia, di cui ho vago ricordo e nessun rimpianto, da sempre ho voluto cercare storie e sono stato fortunato: da quarant'anni mi pagano per incontrare persone, ascoltarle, raccontare quello che vedo e imparo. Doppiamente fortunato: in Rai (sono vice-caporedattore Tg2) e sui giornali, ho sempre detto e scritto quello che volevo dire e scrivere. Di molte cose sono orgoglioso: l'amicizia con Leonardo Sciascia, l'esser radicale da quando avevo i calzoni corti e aver qualche merito nella conquista di molti diritti civili; di amare il cinema al punto da sorbirmi indigeribili "polpettoni"; delle mie collezioni di fumetti; di aver diretto il settimanale satirico Il Male e per questo esser finito in galera... Avrò scritto diecimila articoli, una decina di libri, un migliaio di servizi TV. Non ne rinnego nessuno e ancora non mi sono stancato. Ve l'ho detto: sono fortunato.

DELLO STESSO AUTORE

Anche la Chiesa di Zuppi vuole riforme per la Giustizia

Anche la Chiesa di Zuppi vuole riforme per la Giustizia

byValter Vecellio
Che eredità lasciare ai giovani con gli ospiti dei talk show?

Che eredità lasciare ai giovani con gli ospiti dei talk show?

byValter Vecellio

A PROPOSITO DI...

Tags: crisi in venezuelaNicolas Madurorex tillersonVenezuela
Previous Post

Voto estero, al Pd 7 seggi, solo 1 a M5S. Ecco tutti gli eletti

Next Post

Una statua del Bernini in America: colpo grosso di un museo del Connecticut

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

falcone capaci

Ricordare Capaci e le sue tante verità

byValter Vecellio
Un testimone libero chiamato Ennio Flaiano

Un testimone libero chiamato Ennio Flaiano

byValter Vecellio

Latest News

La sessione della Corte Suprema è stata la più di destra dal 1931

La sessione della Corte Suprema è stata la più di destra dal 1931

byUmberto Bonetti
Boebert and Supreme Court Justices Too, “Tired” of Separation of Church and State

Boebert and Supreme Court Justices Too, “Tired” of Separation of Church and State

byGrace Russo Bullaro

New York

New York approva il divieto di portare armi da fuoco nei luoghi pubblici

New York approva il divieto di portare armi da fuoco nei luoghi pubblici

byLa Voce di New York

Independence Day: A New York tutti pronti per la festa del 4 luglio

byMassimo Jaus

Italiany

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

byLa Voce di New York
Lo staff di In Scena!

In Scena! Sipario sul festival del teatro italiano a New York che reagisce alla pandemia

byManuela Caracciolo
Next Post
Una statua del Bernini in America: colpo grosso di un museo del Connecticut

Una statua del Bernini in America: colpo grosso di un museo del Connecticut

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In