Erano tantissime le persone accorse a festeggiare il 25 aprile, il nostro sesto compleanno e la seconda edizione del Premio Liberty Meets Beauty VNY Media Award, quest’anno andato alla reporter italiana del New York Times Gaia Pianigiani. Una serata all’insegna di libertà e bellezza, come ha sottolineato il direttore Stefano Vaccara, celebrata nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, a pochi passi dal Consolato, alla presenza di lettori, amici della Voce, istituzioni, diplomatici, sponsor, collaboratori. Dopo il saluto di Paolo Barlera dell’IIC e dell’ON. Francesca La Marca, deputata eletta in Nord America, che ha presenziato alla festa, è stato il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Giorgio Van Straten – fisicamente assente perché in Italia –, a ricordare in un videomessaggio l’importanza, anzi la necessità di celebrare la Liberazione, soprattutto di questi tempi.
Quest’anno, a salutare la Voce per la sua festa del 25 aprile è stato anche il sindaco di New York City, Bill De Blasio, che ci ha indirizzato una eloquente lettera – letta dalla giornalista Giulia Pozzi – in cui ha ricordato l’importanza di una stampa “vigorosa e indipendente”, impegnata a tenere informati correttamente tutti coloro che abitano nella città, e in cui ha riconosciuto il ruolo cruciale della Voce in quest’ambito. “Fondata nel 2013, La Voce di New York è una risorsa affidabile per i lettori nei 5 boroughs, in Italia e non solo, garantendo una copertura globale delle questioni locali e internazionali in inglese e in italiano, e delle ultime news di politica, economia, sport, arte, gastronomia, viaggi e altro ancora”, ha scritto De Blasio.
Vaccara ha quindi introdotto il momento più atteso della serata: quello della consegna della seconda edizione del premio “Liberty Meets Beauty VNY Media Award” a Gaia Pianigiani.
Trentasei anni, chiantigiana, reporter del New York Times da Roma, all’ultimo momento Gaia non poteva essere presente a New York, ma ha atteso fino a tarda ora la chiamata Skpe della Voce per salutare tutto il pubblico e raccontare la sua concezione dei valori di libertà e bellezza, alla luce dei quali è stata premiata.
Alla domanda del Direttore su che cosa consiglierebbe ai giovani giornalisti che, in mezzo a mille difficoltà, si approcciano a questo mestiere, Gaia ha parlato del coraggio di perseguire i propri sogni, perlomeno per chi senta il giornalismo come una missione.
Dopo l’emozionante momento della consegna del premio, Vaccara ha mostrato alla platea una versione ridotta del bel servizio che Andrea Fumagalli ha dedicato alla Voce di New York per L’Italia Con Voi, trasmissione di Rai Italia. Un servizio che racconta i valori della Voce, il lavoro appassionato che si cela ogni giorno dietro al nostro giornale, e in cui Piero Bassetti, presidente di Globus et Locus e primo teorizzatore dell'”italicità”, ha parlato del ruolo della Voce, oltre che come media di informazione, anche come collettore degli interessi “italici” di tutte quelle aziende che vogliano rivolgersi a un pubblico trasversale, interessato all’Italia e ai suoi valori, ma contemporaneamente aperto al mondo.
Altro intervento importante, quello di Alberto Milani, presidente della storica Italian American Chamber of Commerce di New York, che ha presentato il nuovo progetto di collaborazione con La Voce di New York “Vetrina Italiana”. La vetrina sarà un’opportunità per le aziende italiane di promuovere il proprio business sul nostro giornale, proprio alla luce dei valori di Libertà e Bellezza, che segnano il punto di incontro tra Italia e Stati Uniti. Una vetrina, appunto, dell’eccellenza del made in Italy e dell’impresa italiana in tutto il mondo.
Emozionante anche l’esibizione della pianista italo-argentina Rosa Antonelli – grazie alla partnership con United Voices 4 Peace – in Libertango di Astor Piazzolla, un brano che, ci aveva raccontato nell’intervista pubblicata qualche giorno fa, “rappresenta la libertà declinata in vari aspetti: la libertà di essere felici, di esprimere se stessi e di essere liberi nell’intraprendere nuove idee”.
Quasi al termine della serata, è giunto il momento dei ringraziamenti. Il direttore Vaccara ha riconosciuto la presenza di ospiti illustri, in primis della Console Generale Aggiunto Silvia Limoncini, della Console Chiara Saulle e della Console Irene Asquini; dello staff della Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU Maria Fernanda Espinosa Garces, rappresentata dalla sua portavoce Monica Grayley e del suo capo della comunicazione Mark Seddon, e di funzionari delle missioni alle Nazioni Unite di Stati Uniti, Francia e, per la missione italiana, c’erano il vice rappresentante permanente dell’Italia all’ONU, l’ambasciatore Stefano Stefanile e Ilaria Ragnoni, portavoce dell’ambasciatrice Mariangela Zappia.

Il direttore di VNY ha poi ringraziato tutti i suoi collaboratori, il Chair del Board of Advisors della Voce Vito De Simone, l’editor per la sezione inglese Grace Russo Bullaro, la preziosa collaborazione per le traduzioni di Emmelina Pezzano, l’Editor at Large Marcello Cristo, gli interns Emma Bass e Eugenio Massari e, naturalmente, i “creativi della bellezza” Emilio Pursumal, Publisher Partner Italia de La Voce di New York, e Antonio Giambanco, il Creative Director. Un sentito ringraziamento è andato a tutti gli sponsor, che hanno offerto agli ospiti un graditissimo e ricco banchetto con vini pregiati al termine della serata: Monini, Bastianich, Ribalta, Norma, I Love Panzerotti, Illy, Nutella Cafe, Gladiator Wine.
Il saluto finale è stato affidato al Console Generale d’Italia a New York Francesco Genuardi, che, trovandosi in questi giorni in Europa, ha lasciato un videomessaggio in cui ha ringraziato La Voce di New York per farsi ogni giorno portavoce dei valori di “italianità” anche all’estero e negli Stati Uniti.
La serata è proseguita con momenti di divertimento e aggregazione, grazie alle prelibatezze offerte generosamente dai nostri sponsor. Ecco cosa accade quando Libertà e Bellezza si incontrano!