Nasce dall’amore per il territorio piemontese ed il suo vino la storia dell’ acquisizione della Krause holding dell’Iowa delle cantine vinicole Vietti di Serralunga d’Alba (CN) e Enrico Serafino di Canale (CN).
Dopo il Gruppo Campari, acquistato il 30 giugno 2015, l’azienda ha allargato il proprio investimento acquisendo anche le due case produttrici di spicco del territorio langarolo. E nel 2016 è arrivato il riconoscimento dell’American Chamber of Commerce in Italy con il primo AmCham Transatlantic Award Douja D’Or.

La scelta della holding americana ha comunque una valenza sentimentale: “la nostra famiglia – spiega Tanner Krause – ha origini italiane e da sempre abbiamo la passione per il Barolo, quando si è presentata l’occasione di acquisire l’azienda Vietti non potevamo lasciarcela sfuggire”.
Oltre agli 84 acri di vigne di Vietti la ditta americana ha acquisito altri 30 acri nel cuore delle Langhe: Codana in Castiglione Falletto; Mosconi, Le Coste e Bricco Ravera a Monforte d’Alba; Briccolina, Meriame e Teodoro a Serralunga d’Alba.
L’azienda
La Krause Holdings, di proprietà di Kyle J. Krause, controlla la catena Kum & Go di negozi al dettaglio negli Stati Uniti, la società Solar Transport e un significativo portafoglio di proprietà immobiliari. Assieme a sua moglie, Krause (appassionato di vini piemontesi) possiede aziende agricole biologiche negli Stati Uniti.
“Dal primo luglio 2015- spiegano dalla Krause – La Campari continua a distribuire i vini della Enrico Serafino tra cui Barolo, Barbaresco e Alta Langa, per circa 500 mila bottiglie. Lo prevede un accordo di distribuzione esclusivo in base al quale il Gruppo Campari, guidato dal ceo Bob Kunze-Concewitz, continuerà a distribuire i vini della cantina di Canale (CN) sia in Italia sia nel mondo, attraverso la business unit wines, struttura che gestisce la parte vinicola”.

Le acquisizioni
Enrico Serafino è una cantina vinicola storica situata in Piemonte, Italia, specializzata nella coltivazione delle uve e nella vinificazione di vini fermi e spumanti, inclusi Barolo, Barbaresco e Alta Langa, distribuiti con lo stesso marchio.
Kyle J. Krause, Chief Executive Officer ha dichiarato: ”I vini di Enrico Serafino rappresentano un’eccellente opportunità di diventare parte della ricca e lunga storia di un’azienda vinicola fondata da Enrico Serafino nel 1878. Abbiamo intenzione di fare leva sull’eredità del brand e di focalizzarci sulla produzione di vini di primordine. Sono molto appassionato di vini italiani, specialmente quelli prodotti in Piemonte. Questa acquisizione fornisce una base su cui investire. La mia intenzione è continuare a espandere la coltivazione dei vigneti in questa regione”.
La società americana ha acquistato quindi anche il marchio Vietti, la cantina storica presso la sede e gli oltre 28 ettari di proprietà da cui l’azienda produce 250.000 bottiglie dei più importanti vini del Piemonte dal barolo al barbaresco, dal nebbiolo alla barbera d’Asti passando per l’ Arneis. A gestire l’azienda, da poco premiata con 100/100 dalla rivista Wine Advocate per il suo Barolo Riserva Villero 2007, saranno ancora Luca Currado che rimarrà in azienda come amministratore delegato ed enologo, e Mario Cordero che continuerà ad essere responsabile marketing e commerciale. Krause integrerà i vigneti di Vietti con altri 12 ettari che ha acquisito indipendentemente, sempre in Piemonte.
“In accordo con i Currado – spiegano dalla Krause – abbiamo pianificato di incrementare per ora la qualità del Nebbiolo Langhe Perbacco and Barolo Castiglione di Vietti ma potremmo anche creare nuove etichette insieme. Con la stessa convinzione, la stessa passione e la medesima determinazione desideriamo scrivere, per i prossimi cinquant’ anni, le future pagine della nostra storia ” .

La famiglia Krause, infatti, insieme alle famiglie Currado e Cordero, titolari dell’azienda Vietti, perseguiranno insieme un programma di sviluppo e crescita in nome della qualità e della valorizzazione di un patrimonio vitivinicolo di eccellenza, unico nella storia di Langa e non solo. Le principali sinergie si identificheranno nell’ apporto da parte degli americani di un significativo parco vigneti, distribuiti tra alcuni cru di sicuro pregio che, insieme al cospicuo patrimonio vitivinicolo già storicamente in dote all’ azienda Vietti, andranno a costituire un progetto difficilmente uguagliabile per varietà e somma di terroir di valore.
L’ export del vino italiano in numeri
“Con una crescita del 114%, nei primi sei mesi del 2016, l’export di prodotto piemontese verso gli Stati Uniti Nel primo semestre 2016 – è stato incrementato il trend del 2015, che aveva registrato oltre 116 milioni di euro di esportazioni-. Questo è quanto è stato dichiarato dal consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy Simone Andrea Crolla- Nel 2015 l’Italia ha esportato negli USA per 44 miliardi, con un aumento del 4,35% in più rispetto al 2014 e un saldo di 27 miliardi nella bilancia tra import ed export a favore dell’Italia. Il 9,9% di questi 44 miliardi è costituito dal settore food e circa 2 miliardi sono rappresentati dal settore enologico: l’Italia è il primo esportatore di vino negli Stati Uniti”.