Una fiera green quella del 2016, attenta alla sostenibilità, al paesaggio, alla tutela e alla salvaguardia dei luoghi naturali dove ogni autunno si rinnova la magia del Tartufo Bianco d’Alba. Fino al 27 novembre si celebra infatti la Fiera Internazionale dedicata a Sua Maestà, inserita quest’anno dal MIPAAF, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, tra le dodici principali manifestazioni nazionali. Tante le novità di questa edizione, come il simbolo scelto per rappresentarla, l’albero, icona della simbiosi tra natura e tartufo, ma anche richiamo a un impegno ambientale verso il contesto naturale in cui l’uomo vive. Si apre, inoltre, in questa 86ª edizione, la prima campagna di crowdfunding dedicata a raccogliere risorse per la tutela delle tartufaie naturali. Un’iniziativa che coincide con la presentazione all’UNESCO della candidatura del Tartufo Bianco d’Alba a Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Tra i grandi eventi culturali e artistici spiccano il lancio di un workshop di idee per la creazione di un “Kit per il Tartufo Bianco d’Alba”, che per due anni impegnerà archistar e designer di fama internazionale nella creazione di un innovativo tagliatartufi, FUTURBALLA, la mostra dedicata all’opera del futurista Giacomo Balla, la personale di Francesco Clemente, l’antologica sul pittore Mario Lattes e Regine & Re di cuochi, la prima mostra dedicata alla cucina italiana d’autore. Come sempre, grande spazio è riservato al tubero all’interno del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba e all’enogastronomia, in particolare attraverso i Foodies Moments presieduti da grandi chef che esalteranno le eccellenze gastronomiche del territorio. Da non perdere, infine, gli eventi folkloristici che fanno da cornice alla Fiera, come l’Investitura del Podestà, il Palio degli Asini e la sfilata storica in costume.
Un paesaggio unico da preservare

Nessuno sa davvero perché nasce qui e non altrove. Come mai certi ambienti portino al suo sviluppo e altri, con caratteristiche simili, non gli siano congeniali. Per quale motivo scelga la simbiosi con alcune piante e non altre. Se subisca o meno gli influssi della luna. Soprattutto, come mai sia praticamente impossibile da coltivare, vanificando gli sforzi di chi lo vorrebbe produrre “in serie”. Il Tuber magnatum Pico è un mistero affascinante e tutt’ora insoluto. Cresce in pochissime aree al mondo di cui la più celebre è quella delle colline di Langhe, Roero e Monferrato che, ogni autunno, rinnovano la magia del più prestigioso magnatum Pico del nostro Pianeta. Qui il “Re dei Funghi” trova il suo ambiente perfetto, un’alchimia di natura incontaminata, umidità, suoli e condizioni pedoclimatiche che non possono essere riprodotte altrove e gli conferiscono quei sapori e quegli aromi che lo rendono il più ricercato e prezioso ingrediente della grande cucina internazionale.
Una fiera green
L’86ª edizione vede l’impegno da parte di tutti gli organizzatori e gli stakeholder coinvolti a iniziare un percorso che, nei prossimi anni, condurrà a ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dell’intera manifestazione. Coerentemente con l’ALBERO e le iniziative di salvaguardia ambientale che caratterizzano l’edizione 2016, la Fiera, in collaborazione con la Città di Alba, la Cooperativa E.r.i.c.a., il Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti CoABSerR e la società Stirano del gruppo Egea, ha deciso di studiare una serie di iniziative volte a ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la quota di raccolta differenziata, favorire il riciclo dei materiali utilizzati, ridurre e compensare la produzione di CO2 durante i due mesi della kermesse.
Il crowdfunding Breathe the Truffle

Per la prima volta nella storia della Fiera, la collettività potrà diventare protagonista di un’azione concreta volta alla tutela di uno dei prodotti italiani più rappresentativi nel mondo. Grazie all’impegno del Centro Nazionale Studi del Tartufo, in collaborazione con l’Ente Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la Città di Alba, l’Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi e Save the Truffle (progetto per la tutela del patrimonio tartufigeno del Piemonte a cura del trifolao Carlo Marenda e il naturalista Edmondo Bonelli), l’edizione 2016 lancia Breathe the Truffle, il primo crowdfunding dedicato alla salvaguardia e al ripopolamento arboricolo di alcune tartufaie a rischio di Langhe e Roero, che sarà attivo fino al 31 dicembre 2016.
Il Mercato mondiale
Vederlo, toccarlo, annusarlo. Conoscerlo, sperimentarlo e scoprirlo. Ma, soprattutto acquistarlo in tutta sicurezza. La mecca del Tuber magnatum Pico è il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba (aperto ogni sabato e domenica lungo tutti i weekend della Fiera, dalle ore 09.00 alle 20.00), un’area espositiva ubicata nel centrale Cortile della Maddalena. Interessante sapere che qui tutti i Tartufi Bianchi d’Alba con un peso superiore ai 10 grammi sono venduti all’interno di un sacchetto numerato che vale come garanzia e che dà diritto a un cambio qualora il tartufo risultasse insoddisfacente. Grazie alla rassegna AlbaQualità, il Mercato è anche il luogo dove incontrare l’eccellenza enogastronomica piemontese e in particolar modo, delle colline di Langhe e Roero. Tra le migliaia di prodotti in degustazione e vendita è possibile trovare vini, distillati, liquori, formaggi, salumi, pasta fresca e secca, prodotti da forno, dolci tradizionali, cioccolato, ortaggi, Nocciole Piemonte IGP e prodotti a base di Nocciole Piemonte, Castagne di Cuneo IGP, farine speciali, funghi e, naturalmente, tartufi.
L’Asta Mondiale

Il 13 novembre, presso il Castello di Grinzane Cavour si terrà la 17ª edizione dell’Asta Mondiale, la più importante e prestigiosa asta legata al mondo del Tartufo Bianco d’Alba, organizzata dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, in collaborazione con la Regione Piemonte e il Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero. Durante l’evento, eccezionali lotti vengono battuti di fronte a un pubblico internazionale, accompagnati da Magnum di Barolo e Barbaresco, con collegamenti in diretta dai più celebri ristoranti al mondo.
Discussion about this post