È possibile andare in vacanza per dormire bene? Adesso sì, grazie a un trend in costante crescita di questo nuovo modo di concepire il viaggio che sta conquistando sempre più persone, le quali vedono il relax totale come scopo principale.
Il “Sleep Tourism” è una vacanza che cerca di mettere al centro dell’esperienza del viaggiatore il sonno di qualità come attività principale. Ogni occupazione frenetica è bandita; in questo tipo di percorso, si possono lasciare a casa pinne e boccaglio, così come scarpe da arrampicata. L’unico vero obiettivo è l’abbandono dell’adrenalina.
Ogni stress e pensiero correlato alla frenesia della vita quotidiana devono essere allontanati, e in questo i viaggiatori saranno supportati da una varietà di attività e strutture che li guideranno verso il rilassamento completo o, meglio ancora, i sogni d’oro.
Per impostare la propria vacanza in modalità “sleepcations,” è necessario scegliere anche la destinazione perfetta, possibilmente lontana dal turismo di massa, e utilizzare alloggi che offrano camere insonorizzate dotate di materassi e cuscini confortevoli.
Alcuni resort possono fornire programmi specializzati, tra cui valutazioni personalizzate, massaggi, cure termali, sessioni di yoga e meditazione. Molte delle esperienze offerte tenderanno inoltre a limitare l’accesso a dispositivi elettronici e l’uso di caffeina e bibite gassate.
L’interesse verso questa nuova frontiera, volta al benessere del riposo, deriva dall’esigenza sempre più impellente, da parte di molte persone, di recuperare le ore di sonno perdute a causa dei ritmi che la vita moderna impone, attraverso metodi naturali.
I disturbi legati al sonno sono piuttosto diffusi a livello planetario e da un recente studio è emerso che circa il 75% del campione intervistato ha dichiarato di aver iniziato a soffrire d’insonnia o avere sintomi correlati nel periodo post-pandemia.
Questo tipo di turismo nasce anche con l’intenzione di modificare la percezione errata del riposo, che viene sempre più percepita come un lusso e non come una necessità fisiologica.
Lo Sleep Tourism offre quindi un’opportunità unica per disconnettersi dalla quotidianità e concentrarsi sugli aspetti che aiutano a ristabilire una routine. Tra i consigli ritenuti più efficaci, c’è quello di andare a letto sempre alla stessa ora e ridurre le cattive abitudini secondo la regola 10-3-2-1-0: 10 ore prima del riposo, evitare bevande eccitanti; 3 ore prima, meglio non assumere né cibo né alcol; 2 ore prima, smettere di lavorare; 1 ora prima, staccare la spina dal mondo virtuale, e infine, 0 è il numero di volte che la sveglia verrà rimandata.
Questo nuovo modo di interpretare il viaggio, sebbene non sia tra i più economici, offre anche la possibilità di esplorare destinazioni esclusive. Tra i ritiri più gettonati dedicati alla cura del disturbo, vengono segnalati lo Sleep Retreat in Costa Rica, il Six Senses Valle del Douro in Portogallo, l’Alma Giardino di Costanza in Sicilia e il Benjamin Hotel a New York.”
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