Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
February 21, 2016
in
News
February 21, 2016
0

Il trionfo di Trump e la resurrezione di Hillary

Nel South Carolina stravince il tycoon, mentre l'ex First Lady prevale in Nevada

Massimo ManzobyMassimo Manzo
Donald Trump

Donald Trump pronuncia il discorso della vittoria in South Carolina con accanto la famiglia

Time: 4 mins read

Al termine di una campagna elettorale all’insegna del politically incorrect, l’esito delle primarie repubblicane in South Carolina non poteva essere più chiaro: con oltre il 32% delle preferenze Donald Trump è riuscito a conquistare il Palmetto State staccando Cruz e Rubio di dieci punti percentuali e confermando di essere l’uomo da battere nella corsa alla nomination per la Casa Bianca.

L’affermazione del tycoon newyorkese nel primo degli stati “che contano” rende ora la sua marcia davvero inarrestabile, aprendogli la strada nel sud e destando crescenti preoccupazioni tra i vertici del Grand Old Party. Dopo aver sperato per troppo tempo che il fenomeno Trump si sgonfiasse da solo, l’establishment del partito repubblicano dovrà ora correre ai ripari, e in fretta, per elaborare una strategia efficace contro l’ascesa di un personaggio che ha stravolto il panorama politico conservatore facendo saltare tutti gli schemi. Gli attacchi e le campagne denigratorie ai quali lo ha sottoposto il senatore Ted Cruz, a quanto pare, hanno sortito il solo effetto di renderlo più popolare, e nemmeno l’inaspettata polemica con Papa Francesco ha messo in difficoltà l’agguerrito milionario. Il suo messaggio populista, che fa leva sulle frustrazioni della classe media americana, attira un numero sempre maggiore di elettori e non c’è nessun dubbio sull’efficienza della sua struttura organizzativa sul territorio, su cui molti all’inizio si erano detti scettici.

A spaventare il GOP non è però solo il successo di quello che l’apparato considera un outsider, ma il fatto che dalle urne del South Carolina non sia ancora emerso con chiarezza uno sfidante degno di questo nome. I risultati hanno fotografato un partito spaccato, nel quale a contendersi il secondo posto sono l’inesperto Marco Rubio e l’ultraconservatore Ted Cruz, i quali hanno praticamente pareggiato, con meno di un punto percentuale a separarli. Una terribile sconfitta è invece toccata al povero Jeb Bush, ritiratosi dalla competizione dopo aver inutilmente sperato in una rimonta. Per sopravvivere in South Carolina l’ex governatore della Florida le ha provate tutte, arrivando a portarsi dietro nei comizi il fratello ex presidente George W. e persino la madre novantenne ex First Lady Barbara allo scopo di guadagnarsi le simpatie dell’elettorato. Ma alla fine si è dovuto rassegnare: anche i numerosi veterani del South Carolina, da sempre affezionati ai Bush, gli hanno voltato le spalle. Con Jeb fuorigioco e John Kasich finora eccessivamente debole, i dirigenti repubblicani devono rinunciare a puntare su un candidato moderato e prendere atto dell’estremizzazione della loro base.

La scelta tra i candidati di origini cubane Cruz e Rubio, tra i quali non scorre buon sangue, è ardua. Il primo è infatti popolare tra gli evangelici e i simpatizzanti del Tea Party, ma in molti dubitano che possa prevalere in stati con un elettorato eterogeneo; il secondo, invece, pur godendo di maggiori simpatie all’interno del GOP (tanto da aver ricevuto nei giorni scorsi l’appoggio della popolare governatrice del South Carolina Nikki Haley) deve ancora dimostrare di possedere la grinta necessaria per affrontare un peso massimo come Trump, i cui insulti hanno contribuito alla scomparsa dello sfortunato Bush. Messo alle strette, Rubio potrebbe non reggere nemmeno un faccia a faccia, come avvenuto nel confronto repubblicano del sei febbraio, nel quale il duello con il governatore del New Jersey Chris Christie ha poi avuto ricadute elettorali disastrose in New Hampshire.   


Mentre il Grand Old Party è alle prese con una corsa a tre, sul fronte democratico i caucuses del Nevada hanno segnato la prima vittoria di Hillary Clinton su Bernie Sanders dopo il pareggio in Iowa e l’umiliante sconfitta in New Hampshire. L’affermazione di Hillary era prevista, tuttavia nelle ultime settimane il senatore del Vermont ha colmato un gap consistente, turbando i sonni dello staff Clinton e confermandosi un avversario pericoloso.

Parlando ai suoi supporter la ex first lady è apparsa sollevata, affermando di voler risolvere le sfide che la nazione si trova davanti con “soluzioni reali”. Ad ascoltarla attentamente, Hillary sembra aver capito che per sconfiggere Sanders ha bisogno di rivoluzionare il proprio stile comunicativo, incentrandolo sulle esigenze degli elettori ed evitando di riassumere in continuazione il suo curriculum in una insopportabile litania autocelebrativa. Nel discorso pronunciato sabato la parola “noi” è risuonata più volte mentre Clinton toccava temi come il debito studentesco, l’influenza di Wall Street sul finanziamento dei partiti e la necessità di aumentare il reddito della classe media. Tutti cavalli di battaglia della campagna elettorale di Bernie, entrati ormai a pieno titolo nell’agenda delle priorità del dibattito democratico.

Il risultato del Nevada, sulla scia di quanto avvenuto in Iowa e New Hampshire, testimonia inoltre come l’elettorato progressista sia attraversato da una vera spaccatura generazionale, in cui gli under trenta sono decisamente dalla parte del settantaquattrenne senatore del Vermont mentre i  più anziani continuano a preferire Hillary. Consapevole di ciò, nel suo intervento Clinton ha lanciato un accorato appello alle nuove generazioni: “Please join us”, ha detto ai giovani, dopo essersi dichiarata conscia delle loro preoccupazioni e delle difficili lotte che si trovano a fronteggiare. Insomma, la paura di Sanders ha reso Hillary un candidato migliore, forzandola a costruire una narrazione adatta ad ampliare i consensi. Dal canto suo, Bernie ha ricordato il grande svantaggio dal quale era partito in Nevada, dichiarandosi ottimista per il futuro.

Adesso i democratici dovranno gareggiare in South Carolina, dove la ex first lady detiene un solido vantaggio dovuto alla sua popolarità (e a quella del marito Bill) nella comunità afroamericana del sud. I riflettori di entrambi i partiti saranno poi puntati al Super Tuesday del primo marzo, quando le ipotesi lasceranno spazio ai primi esiti su scala nazionale, con il voto in contemporanea di un numero consistente di stati. Sarà allora che capiremo meglio, da una parte e dall’altra, chi potrebbero essere i due candidati alla Casa Bianca.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Manzo

Massimo Manzo

Di madre americana e padre siculo, nasco tra le bellezze della Sicilia greca e gli echi del sogno americano. Innamorato della Storia, che respiro fin da bambino, trasferisco me e la mia passione a Roma. Qui, folgorato lungo la via, mi converto al giornalismo storico e di analisi geopolitica, “tradendo” così la laurea in legge nel frattempo conseguita. Appassionato di viaggi archeologici, oltre che della musica dei Beatles e dei campi da tennis, collaboro come giornalista freelance con più riviste di divulgazione, tra cui InStoria e Focus. Oggi mi divido tra la natia Sicilia e la città eterna, sempre coltivando l’amore per gli States.

DELLO STESSO AUTORE

Steve Bannon sbarca a Roma alla conquista della “Fortezza Europa”

Steve Bannon sbarca a Roma alla conquista della “Fortezza Europa”

byMassimo Manzo
Vertice NATO: con Trump, tutti i nodi vengono al pettine

Vertice NATO: con Trump, tutti i nodi vengono al pettine

byMassimo Manzo

A PROPOSITO DI...

Tags: Bernie SandersDonald Trumpelezioni presidenziali 2016Hillary ClintonMarco RubioNevadaSouth CarolinaTed Cruz
Previous Post

Sulla via Prenestina, il lago che resiste e Metropoliz

Next Post

Così vi ho avvelenato

DELLO STESSO AUTORE

Corte Suprema: Trump sceglie Brett Kavanaugh e i democratici affilano le armi

Corte Suprema: Trump sceglie Brett Kavanaugh e i democratici affilano le armi

byMassimo Manzo
Travel-Ban: altro che scandalo, la Corte Suprema ha fatto il suo lavoro

Travel-Ban: altro che scandalo, la Corte Suprema ha fatto il suo lavoro

byMassimo Manzo

Latest News

Donald Trump Appoints Fox News Host Jeanine Pirro Interim U.S. Attorney for D.C.

Donald Trump Appoints Fox News Host Jeanine Pirro Interim U.S. Attorney for D.C.

byDavid Mazzucchi
SWAIA Native Fashion Week 2025: Indigenous Fashion Takes Over Santa Fe

SWAIA Native Fashion Week 2025: Indigenous Fashion Takes Over Santa Fe

byFilomena Troiano

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
così vi ho avvlenato

Così vi ho avvelenato

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?