I Democratici che stanno tentando di portare la vicepresidente Kamala Harris alla Casa Bianca sono ancora perseguitati dal fantasma del 2016. Sono passati otto anni da quando Hillary Clinton fu sconfitta da Donald Trump, ma lo stress post-traumatico legato a quella sorpresa per gli elettori di sinistra non è mai del tutto scomparso ed è riemerso nelle ultime settimane nell’ansia compulsiva con cui controllano i sondaggi e i dati del voto anticipato.
Nella serata dei fantasmi e dei morti viventi a Brooklyn, però, uno strano ottimismo era diffuso tra i genitori borghesi che portavano i figli alla parata di Park Slope e a fare “dolcetto o scherzetto” porta a porta. Una donna, vestita da “Swing States” con un bollino sulla maglietta che diceva “Halloween Voter”, portava sulle spalle una specie di altalena e davanti a sé sulla tavola c’erano cilindri che rappresentavano i sette Stati in bilico – Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. “Cosa succederà?” le ho chiesto, visto che saranno gli Stati in bilico a decidere le elezioni. “Sono ottimista, li farè pendere dalla parte giusta”.
Il voto è segreto (ma non lo è se hai un figlio alle elementari che inevitabilmente ne parla a scuola). Un gruppo di genitori che mangiavano hamburger e bevevano Barbaresco, seduti sugli scalini di un Brownstone davanti a scodelle di dolciumi, raccontavano che nella loro scuola quasi tutti i bambini “dicono di votare” per Kamala Harris, ma due di loro “votano” per Donald Trump.
Anche gli animali domestici erano ovviamente vestiti in maschera. Un pastore tedesco portava legato sulla schiena un cartello di denuncia: “Qui mangiano i cani!”