L’altro giorno a Prospect Park ho visto una lucertola siciliana. Leggendo il New Yorker ho capito perché.
La specie è diffusa dagli anni Sessanta a Long Island. Ma pian piano negli ultimi anni è arrivata nella mia zona ed è stata avvistata anche per esempio al cimitero nazionale di Cypress Hills, tra Brooklyn e il Queens.
Un professore di Biologia del Queens College, Jon Sperling, ha avuto un ruolo determinante in questa “invasione”. Incantato da queste lucertole italiane (anzi siciliane – Podarcis siculus) per anni si è impegnato in una “missione segreta”: diffonderle nel resto di New York, come ha raccontato sua figlia alla rivista. Le ha catturate, nutrite e liberate, senza mai registrare le sue attività.
Sperling era cresciuto a Brooklyn negli anni Quaranta, quando il borough aveva una natura più selvaggia (certamente rispetto a ora): raccoglieva girini a Prospect Park e trovava serpenti… Ma i rettili, con lo sviluppo di Brooklyn, cominciarono a spostarsi “upstate”. Nella metà degli anni Ottanta, Sperling cominciò a portare alla scuola materna di sua figlia Rachel rospi e tartarughe perché i bambini potesso “studiarli”. E quando l’insegnante della figlia gli raccontò che c’erano lucertole a Long Island, fu all’inizio scettico, ma scoprì che effettivamente prendevano il sole nel suo giardino. Fu amore a prima vista.
Sperling iniziò una operazione per catturarle, coinvolgendo i suoi tre figli a fare lo stesso e usando varie tecniche, tra cui la preferita implicava l’uso del filo interdentale avvolto a un ramoscello di bambù. All’inizio, Sperling le liberò nel suo giardino, ma presto si infiltrarono le case dei vicini. Pian piano, il biologo iniziò a trasportarle in contenitori di plastica e liberarle in tutti gli altri borough. Chiaramente era illegale e ignorava innumerevoli rischi.
Sperling è morto il 3 febbraio 2024. Inizialmente voleva che i suoi figli liberassero lucertole siciliane sulla sua tomba, ma poi ha deciso di essere cremato.