Per tre giorni l’arte orafa e i gioielli italiani sono protagonisti a New York.
Si chiama The Italian Jewelry Manifesto il nuovo progetto promosso da Agenzia ICE in collaborazione con Federorafi e il ministero degli Affari esteri. Un workshop di tre giorni per entrare direttamente a contatto con oltre 50 aziende del comparto orafo-gioielliero italiano, da quello più industriale di Vicenza al distretto di Valenza, da sempre riconosciuto per le lavorazioni in diamanti, da quello di Arezzo noto per la ricca produzione di oreficeria tipica di questo territorio, fino a Torre del Greco che si distingue da sempre per le lavorazioni artigianali in corallo e cammei.
Si tratta di un comparto leader sul mercato mondiale per rappresentare i principali valori che fanno da traino al made in Italy e che sono sinonimo di design, sostenibilità, innovazione e tecnologia.
“Siamo ad un passaggio cruciale, la società americana sta cambiando, diversi milioni di persone si trasferiscono dalle tradizionali metropoli ad altre aree, tra cui Florida e Texas, quindi dobbiamo cambiare strategia – ha spiegato il direttore di ICE New York, Antonino Laspina – Ma NYC è il laboratorio dove possiamo analizzare la società USA, è importante perché possiamo capire cosa sta succedendo”.
“L’iniziativa non mira solamente a rafforzare le relazioni con i key player sul territorio, ma come evidenziato anche dal titolo dell’evento, a presentare il made in Italy come leader in termini di innovazione, design, tecnologia e principale elemento di traino per le tendenze di settore”, ha aggiunto il direttore di ICE di Houston, Fabrizio Giustarini. Mentre il console generale a New York, Fabrizio Di Michele, ha sottolineato come “negli ultimi due anni il settore ha avuto un aumento enorme, ma sappiamo che qui c’è un potenziale molto maggiore”.
L’Italia – secondo i dati ICE – è il nono Paese fornitore di gioielleria e bigiotteria, ma sale al secondo posto, dopo l’India, se si considerano i soli gioielli. Nel 2021, gli Usa hanno importato dall’Italia prodotti per 2,97 miliardi di dollari, con un incremento del 75,39% rispetto al 2020 e del 93,35% rispetto al 2019. La quota di mercato detenuta dall’Italia è del 3,11% per i settori gioielleria e bigiotteria e del 12,05% per la sola gioielleria.
La presidente di Federorafi Claudia Piaserico, che rappresenta oltre 7.000 aziende orafe italiane, si è detta “molto orgogliosa” del 2021, è stato un “grande anno”, e il 2022 conferma questo trend. “Dobbiamo ringraziare il mercato americano, che è il più importante per l’export”, ha aggiunto. L’evento, la cui direzione creativa è stata affidata a Paola De Luca e al suo team The Futurist, è stato organizzato nella sede di Piazza Italia – co-fondata da Alberto Milani, presidente della Italy-America Chamber of Commerce di New York – al 346 di Madison Avenue, in un edificio realizzato agli inizi del 1900 prendendo ispirazione dal Rinascimento italiano.
Piazza Italia è un concetto innovativo di uffici e servizi condivisi, ideata per valorizzare il potenziale delle aziende italiane interessate ad accrescere il loro business negli Stati Uniti. La partnership tra Piazza Italia e ICE si rafforza sotto l’egida del motto “Stronger Together”, “più forti insieme”, che vuole sottolineare la voglia e il bisogno di attivare sinergie costruttive e di pensare a un futuro sempre più sistemico per le aziende del comparto gioielliero italiano.