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Design Day: il made in Italy mette al primo posto la sostenibilità

Seminari e confronti all'ITA con le nuove aziende emergenti che hanno molta voglia di crescere in America

Emma PistarinobyEmma Pistarino
Design Day: il made in Italy mette al primo posto la sostenibilità

I partecipanti al seminario sono da destra: Alessandro Melis, Jack Cobble, Simona Gazzaniga e Claudio Petucco. (Foto/Emma Pistarino)

Time: 3 mins read

Il seminario del “Design Day” ha dato inizio con il botto alla seconda giornata di Italy on Madison, il festival dello shopping italiano sulla via dei brand di lusso a Manhattan.

L’incontro, organizzato all’interno di “Italy on Madison”, si è focalizzato sulla storia del design italiano in America e sulle realtà che, oggi, uniscono tradizione, innovazione e sostenibilità rappresentando il bel paese nei campi dell’architettura e dell’arredamento d’interni. Come testimoni di queste realtà realtà i portavoce di tre aziende molto interessate al mercato USA: Simona Gazzaniga di Poliform e Claudio Petucco di Florim, entrambe con showroom sulla Madison Avenue, e Jack Cobble di SHoP Architects.

Da sinistra a destra: Alessandro Melis, Antonino Laspina, Simona Gazzaniga, Claudio Petucco, Jack Cobble e Claudio Bocchi. (Foto/Emma Pistarino)

A dare inizio a confronto è stato il direttore dell’ITA Antonino Laspina, che si è detto pronto a riconoscere il successo delle imprese italiane basandolo sulla loro creatività unica che  ha permesso a molte di loro di raggiungere un ruolo di rilievo a livello internazionale . 

Antonino Laspina, direttore dell’ITA, introduce il Design Day. (Foto/Emma Pistarino)

“In quanto agenzia governativa- ha detto Laspina “è importante per noi prestare attenzione agli aspetti comunicativi ed educativi, in modo da far capire ai consumatori la qualità eccelsa dei prodotti italiani. Per questo siamo qui Dopo di lui

Carlo Angelo Bocchi, trade commissioner  a Miami, il prof Alessandro Melis della facoltà di architettura del New York Institute of Technology. Entrambi hanno ribadito il ruolo centrale che New York ha sempre avuto, e continua ad avere, nella diffusione del made in Italy negli Stati Uniti, sottolineando però come anche altri mercati americani meritino il coinvolgimento dell’ITA. 

“Il 2021 è stato uno degli anni migliori  per i business italiani, che hanno visto una crescita del 20% rispetto al 2019”, ha spiegato Bocchi. “Questo è successo anche grazie al settore del design, che ha saputo riconoscere con tempestività i cambiamenti dovuti al COVID ed i modi in cui è cambiata la visione che gli americani hanno della casa”.

Carlo Bocchi, trade commissioner basato a Miami. (Foto/Emma Pistarino)

Il seminario vero e proprio è stato guidato dal Professor Melis, che ha voluto celebrare uno dei migliori esempi di design e cultura italiani raccontando la storia di Madison Avenue. 

“La via, creata solo nel 1936, ha avuto un successo immediato”, ha detto Melis. “È stata come una tela bianca, pitturata principalmente da un connubio di architetti italiani e americani. I nostri designer hanno capito fin da subito che la creatività può essere una strategia rivoluzionaria, soprattutto in periodi di crisi”.

Simona Gazzaniga, che si occupa del marketing oltreoceano per Poliform, azienda di mobili con sede a Como, ha focalizzato il suo intervento sull’impegno alla sostenibilità, che sta diventando parte integrale del DNA del made in Italy. 

“Mettiamo al primo posto la sostenibilità”, ha dichiarato, “non solo ambientale, ma anche sociale: siamo prima di tutto un’azienda umana, che predilige l’individuo e la comunità”. 

La Cazzaniga  si è soffermata sui grandi passi avanti fatti dall’industria di mobili negli ultimi anni, anche grazie alle innovazioni tecnologiche sviluppate recentemente proprio in Italia. L’azienda, che ha quattro showroom negli USA, produce unicamente in fabbriche brianzole, usa gli scarti per produrre energia, sfrutta legno e carta provenienti da foreste certificate e crea prodotti di qualità, che durano nel tempo.

Anche Florim, produttore di lastre e mattonelle in ceramica, sostiene la necessità di creare prodotti che hanno un lungo ciclo di vita. Il focus sulla sostenibilità, si esprime  nei loro pavimenti anche grazie ai materiali tracciati con attenzione, all’energia elettrica proveniente dai pannelli solari, e al riciclo del 100% dell’acqua usata nel processo di produzione.

Per Claudio Petucco  vice presidente per lo sviluppo di Florim” sostenibilià è attenzione al dettaglio, tradizione e bellezza”,.

L’intera giornata di lavori  sul design e sul lusso  che  è proseguita nel pomeriggio con momenti di networking e altri seminari è stata piacevolmente spezzata da un elegante buffet servito dal ristorante Il Gattopardo di Gianfranco Sorrentino. Nei nuovi spazi professionali di “Piazza Italia” invece ,nello storico palazzo sulla 44° strada  si sono dati appuntamento tutti i brand della gioielleria  compresa quella artigiana che vede l’Italia come eccellenza internazionale nella manifattura orafa e nel design.

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Emma Pistarino

Emma Pistarino

Emma Pistarino, torinese, si è laureata alla University of Northern Iowa in giornalismo, global studies e etica nel 2021. Emma Pistarino, from Turin (Italy), just graduated from the University of Northern Iowa in Journalism, Global Studies and Ethics. She is now an intern at La Voce di New York.

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