Non aumenteranno le sanzioni nei confronti della Corea del Nord. Lo ha deciso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con la votazione che ha avuto luogo giovedì.
La risoluzione dell’ambasciatrice USA Linda Thomas-Greenfield, portata di fronte al resto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, è infatti stata bloccata da Cina e Russia che hanno fatto uso del veto. Gli altri 13 paesi del consiglio, invece, avevano votato a suo favore.
Le nuove sanzioni suggerite dagli USA avrebbero riguardato tabacco, petrolio grezzo e l’export di combustibili. Le autorità internazionali, inoltre, avrebbero allargato il ban esistente sui missili, in modo da includere anche quelli da crociera e sparati da qualsiasi altro veicolo trasportante armi nucleari.
La richiesta di Thomas-Greenfield ha seguito il lancio di tre missili dalla capitale Pyongyang nelle prime ore di mercoledì, uno dei quali era un missile balistico intercontinentale (ICBM) il cui uso non è consentito dalla legge internazionale.
“Il voto di oggi non può essere più chiaro”, ha dichiarato Thomas-Greenfield. “La Corea del Nord ha lanciato nei giorni scorsi tre missili balistici ed è una minaccia alla pace e alla sicurezza dell’intera comunita internazionale”.
L’ambasciatore cinese all’ONU Zhang Jun ha commentato, poco dopo la votazione: “Continuare sulla strada delle sanzioni non aiuta a risolvere i problemi nella penisola coreana. L’obiettivo è promuovere il dialogo ed il negoziato”.
La bozza puntava a “limitare ulteriormente la capacità di Pyongyang di portare avanti i suoi programmi illegali di armi di distruzione di massa e missili balistici, semplificare l’attuazione delle sanzioni e facilitare ulteriormente la consegna di aiuti umanitari ai bisognosi”.