Presto gli spettatori di New York potranno bere alcolici in sala guardando un film nei cinema della Grande Mela. Grazie all’approvazione da parte dell’Autorità Statale per i Liquori di una richiesta dei cinematografi cittadini, ai gestori verrà concesso di richiedere le licenze necessarie a vendere bevande alcoliche. L’organizzazione che ha presentato la domanda a livello nazionale è la NATO: chiaramente non l’organizzazione intergovernativa, bensì l’acronimo per Associazione Nazionale dei Proprietari di Cinema. Questi potranno iniziare immediatamente a inoltrare le richieste per i permessi, anche se potrebbero volerci alcuni mesi prima che queste vengano approvate.
Anche una volta concesse, le licenze permetteranno comunque la sola vendita di vino e birra, ma non di cocktail e superalcolici.
Fino ad oggi, esistevano alcuni cinema che potevano vendere drink ma, per farlo, dovevano avere cucina, camerieri e una tavola apparecchiata per ogni ospite: dovevano essere, quindi, anche un ristorante a tutti gli effetti. Tra questi c’è il Syndicated di Brooklyn, un cinema di Bushwick che offre la visione di un film accompagnata da cena e drink di ogni tipo a prezzi relativamente contenuti. Anche l’IPIC Theater di Manhattan, a Fulton St, funziona allo stesso modo.
D’ora in poi, però, birra e vino verranno offerti a fianco di pop-corn e caramelle, una grande occasione di introito per l’industria del cinema che viene, ormai, spesso dimenticata per via della popolarità dei servizi di streaming a pagamento.
“È fondamentale che i cinema inizino a cercare nuovi modi per migliorare l’esperienza, per poter compensare l’aumento dei costi e trattenere i lavoratori,” ha detto l’avvocata Theresa Russo, chiamata dalla NATO per aiutare a far passare la richiesta. “La vendita di vino e birra creerà un flusso di entrate cruciale per compensare i venti contrari.”
Russo è riuscita a dimostrare che una legge del 1987 non preveniva la vendita di alcolici nei cinema, il che ha spinto le autorità locali ad acconsentire alla distribuzione dei permessi. L’unica regola fondamentale rimane che la vendita di alcolici sia “accessoria”, quindi non la principale fonte di guadagno dei cinema.