Il 12 aprile è stato postato questo Tweet:
Nah they really got these robot police dogs in NYC. This is wild pic.twitter.com/iG7CTPFevH
— THEE DON (@1800SPOILED) April 12, 2021
“I’ve never seen nothing like this before in my life. Did you see it?” (“Non ho mai visto niente di simile nella mia vita. L’hai visto?”) dice la persona che riprende il video.
La ragazza che l’ha pubblicato intitola il post dicendo “Nah they really got these robot police dogs in NYC. This is wild” (“Nah, hanno veramente questi cani polizziotti robot a New York City. È pazzesco”).
Nel giro di una manciata di giorni il post viene visto 8,7 milioni di volte. Tra i commenti c’è chi dice “Get ready for terminators soon” (“Presto preparatevi per terminator”).
Altri citano “Metalhead”, l’episodio della serie TV “Black Mirror” su Netflix. Metalhead è l’unico episodio in bianco e nero della serie e probabilmente anche quello meglio riuscito. È ambientato in un paesaggio distopico in cui i personaggi sono in continua fuga da robot a quattro zampe progettati per uccidere gli umani. Le macchine – che somigliano a dei grossi scarafaggi – lanciano minipallottole appuntite che si conficcano nella pelle, sono dotati di ricettori potentissimi, e non si stancano mai. Il cortometraggio racconta di un mondo in cui i robot prendono il sopravvento sul genere umano. Il regista ha dichiarato che il tema principale del film è “quanto sia importante mantenere la nostra umanità”.
Il cane robot utilizzato dalla polizia di New York si chiama Digidog ed è prodotto dalla Boston Dynamics, un’azienda i cui principali soci sono tre: Hyundai Motor Group, SoftBank Group e X (una struttura di ricerca e sviluppo fondata da Google).
L’azienda è famosa per le pubblicità in cui i robot sfoggiano le loro abilità ballando agilmente negli hangar dove vengono effettuati i test. Ma i video su twitter fanno intravedere altri utilizzi meno divertenti.
Il robot corre fino a un massimo di a 3,5 mph (5,6 km/h), è in grado di camminare su terreni accidentati (sale e scende le scale), e solleva fino a 30 libbre (14 kg). Ha un’autonomia di 90 minuti, può vedere a 360 gradi e ha un sistema di comunicazione bidirezionale che permette alla persona che lo manovra a distanza di vedere e sentire cosa sta succedendo.
La polizia di stato del Massachussets è stata la prima ad aver utilizzato Digidog tra Agosto e novembre 2019. A questa si è aggiunta la polizia di Honolulu, nelle Hawaii. Ed infine il NYPD, che ha “sguinzagliato” Digidog in diverse occasioni a partire da ottobre 2020.
“La polizia di New York usa i robot dagli anni ’70 per salvare vite umane in situazioni di ostaggi e incidenti con materiali pericolosi” afferma il NYPD in un tweet. E continua: “Questo modello di robot viene testato per valutare le sue capacità rispetto ad altri modelli in uso presso la nostra unità di servizio d’emergenza e la squadra artificieri”.
La rappresentante al Congresso del Bronx-Queens Alexandria Ocasio Cortez, alla notizia che Digidog costa a partire da $74,000, ha dichiarato “Chiedetevi: quando è stata l’ultima volta che avete visto una tecnologia di prossima generazione e di livello mondiale essere impiegata per l’istruzione, l’assistenza sanitaria, gli alloggi, ecc. in comunità poco servite come questa?”.
La Boston Dynamics assicura che Digidog non può essere utilizzato per condurre una sorveglianza di massa o sostituire gli agenti di polizia. “I termini e le condizioni di Boston Dynamics – scrive l’azienda – vietano l’uso di Spot per danneggiare o intimidire persone o animali. I termini richiedono anche il rispetto di tutte le leggi applicabili, comprese quelle sulla privacy”.
Ma in molti dubitano di queste rassicurazioni. L’American Civil Liberties Union (ACLU) – l’organizzazione non governativa, fondata nel 1920, il cui scopo è difendere i diritti civili e le libertà individuali negli Stati Uniti – avverte che l’utilizzo di tecnologie avanzate come i robot spesso avviene più velocemente di quanto i nostri sistemi legali possano adattarsi. E chiede “politiche chiare, trasparenza, dibattito democratico e input per assicurare che queste tecnologie non minaccino le libertà civili”.
Il video comparso su Twitter ha scioccato anche Ritchie Torres. Persino lui è stupito dell’estensione dell’uso delle intelligenze artificiali da parte dei corpi di polizia. Lui che è cresciuto nel Bronx ed è diventato attivista politico per ottenere condizioni di sicurezza e di vita migliori per i palazzi delle zone popolari del quartiere. E ora siede al congresso più importante della storia degli Stati Uniti d’America.
In un’intervista rilasciata durante la trasmissione BronxTalk di Gary Axelbank su Bronxnet (l’emittente televisiva online del Bronx), e di cui abbiamo ottenuto un’anticipazione, il Representative Ritchie Torres ha rilasciato questa dichiarazione:
“Questo serve a ricordarci che la polizia di New York è essenzialmente una forza paramilitare. Lavora in segretezza e non c’è trasparenza intorno allo stato di sorveglianza di massa che sta conducendo. Quindi, ci deve essere più responsabilità e trasparenza. La polizia di New York dovrebbe fornire informazioni al consiglio comunale sul tipo di tecnologia di sorveglianza che è stata messa in uso, perché sono in gioco le libertà civili fondamentali, il diritto alla privacy. E la polizia di New York ha operato in segretezza. E i funzionari eletti sono in gran parte fuori dal giro. Voglio dire, questo robot è stato uno shock anche per me! Non avevo nemmeno capito che esistesse una cosa del genere. E la polizia di New York deve essere più responsabile nei confronti di quelli come noi che sono stati eletti”.
Quando dice, “quelli come noi che sono stati eletti”, Torres fa riferimento alla sua duplice esperienza politica nell’amministrazione pubblica. Sia a livello ‘locale’ sia a livello federale.
Dal novembre 2020 Torres siede al Parlamento in rappresentanza del 15simo distretto di New York, ovverosia il Bronx. Torres è il primo parlamentare di colore apertamente omosessuale che siede al Congresso degli Stati Uniti d’America.
Ma prima di novembre, Torres è stato per 7 anni al Consiglio comunale di New York. Il più giovane consigliere di sempre. Il suo obiettivo principale nell’amministrazione comunale è stato quello di migliorare le condizioni delle case popolari del Bronx. Torres è nato nel Bronx e da bambino è stato spesso ricoverato per una particolare forma di asma causata della muffa che cresceva nella casa popolare.
Negli ultimi anni di attività politica nel consiglio comunale della città di New York, Torres ha anche presieduto la “Commissione per la supervisione e le indagini”. Una sorta di “amministrazione trasparenza” comunale che aveva l’obiettivo di indagare le attività di competenza del Consiglio riguardanti la proprietà, gli affari o il governo della città di New York.
La versione integrale dell’intervista al congressman Ritchie Torres andrà in onda su Bronxnet Lunedì 19 aprile 2021 alle ore 9PM (martedì 20 aprile 2021 alle ore 3AM) e potete vederla qui.