Per il Ministro degli Esteri Angelino Alfano, non c’era occasione più ghiotta di questa, ad una manciata di mesi dalle elezioni politiche italiane, che coinvolgeranno anche gli elettori italiani all’estero, e nel pieno del vivace dibattito che sta letteralmente travolgendo gli Stati Uniti, per difendere la statua di Cristoforo Colombo. Lo ha fatto, nella settimana della 72esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, incontrando i giornalisti proprio a Columbus Circle, sotto alla statua di Cristoforo Colombo oggetto di polemiche e attacchi.
Angelino Alfano ha difeso la tradizione del navigatore italiano, definito “uomo straordinariamente coraggioso”, anche se ha evidenziato come quello in corso oggi negli Stati Uniti sia “un legittimo dibattito”, nel quale “noi non entriamo”. Un dibattito che in ogni caso “non ha nulla a che fare” con quelle che sono state le caratteristiche positive del personaggio Cristoforo Colombo, un uomo coraggioso che rappresenta, secondo Angelino Alfano, “un patrimonio dell’umanità” e “pioniere della globalizzazione”.
Per Cristoforo Colombo, però, ci sono state delle popolazioni che hanno sofferto e che oggi rivendicano quelle sofferenze. Alla domanda della Voce di New York, Alfano ha ribadito che “si tratta di un dibattito dentro la società americana su punti sensiibli della loro storia, su cui noi non entriamo”. E all’ipotesi che l’Italia possa regalare delle statue o dei simboli a quei popoli che oggi rivendicano le sofferenze patite per Colombo, Alfano è stato chiaro: “Noi siamo qui per testimoniare l’orgoglio italiano e non abbiamo bisogno di fare statue risarcitorie ad altri: noi abbiamo una storia che si proietta verso il futuro perché la passione verso l’ignoto che ha determinato il successo di Cristoforo Colombo come pioniere quasi della globalizzazione è qualcosa che appartiene alla storia e all’identità italiana nazionale italiana. Storia e identità nazionale che hanno saputo diventare lega per un’identità più grande”, che ha permesso a Cristoforo Colombo “di scoprire il Nuovo Mondo”.
Qui e sopra il video dell’incontro con le sue parole.
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