A New York, giovedì 13 luglio, una dichiarazione di guerra vera e propria ha destabilizzato la città. Ma se state pensando che si tratti di terrorismo o di criminalità organizzata, sappiate che vi state sbagliando di grosso. Perché il sindaco di New York Bill de Blasio è stato chiaro: i nuovi nemici della città sono i ratti. Anche se poi, in realtà, così nuovi non lo sarebbero nemmeno.
Ciclicamente, infatti, la New York dei sogni e delle speranze, dello skyline e delle case eleganti a West Village, è letteralmente invasa da migliaia e migliaia di roditori. Topi che si intrufolano negli appartamenti e nei vicoli, nei sottopassaggi e nelle stazioni della metropolitana: sono tanti, sono intelligenti, sanno scappare in fretta e si riproducono velocemente. Un recente studio della città di New York ha evidenziato come oggi ce ne siano più di 2 milioni nei quattro principali distretti di Manhattan (Lower East Side Manhattan, West Side, Chinatown e East Village), quattro in media per ogni persona che ci vive. Un’enormità, per una specie che porta malattie e sporcizia ma non solo: un vizio dei roditori, infatti, è quello di rosicchiare i fili della luce provocando un quarto dei blackout della città che – luci permettendo – è nota per non dormire mai.

All’invasione dei roditori, più forte in alcuni mesi dell’anno piuttosto che in altri, segue in genere una vera e propria “isteria di massa” che porta molti i newyorkesi a condividere addirittura le proprie esperienze personali con amici e parenti. Come se si trattasse di un avvenimento pubblico. Mentre i sindaci della città sembrano dover combattere una battaglia già persa in partenza. Bill de Blasio infatti, così come i suoi predecessori Rudolph Giuliani e Michael Bloomberg, sta affrontando questo problema con più di una difficoltà. Ma si sa, a una manciata di mesi dalle elezioni (New York va al voto il 7 novembre), le criticità si affrontano sempre con più vigore.
Forse anche per questo, nella giornata di giovedì 13 luglio, il primo cittadino newyorkese ha dichiarato guerra ai roditori. Lo ha fatto in un comunicato stampa, usando esattamente quella parola: war. Più precisamente, una “new war on the rodents”. Un conflitto che secondo il primo cittadino newyorkese va affrontato attraverso una maggiore attenzione da parte dei cittadini, che dovranno “prendere le opportune precauzioni nella gestione dell’immondizia a casa”, ma anche attraverso azioni amministrative forti. Tra queste, la città di New York ha annunciato un piano da 32 milioni di dollari per il processo di derattizzazione, confermando la partnership con Rat Trap Inc., unico distributore nordamericano che dispone di un dispositivo avanzato per le trappole dei roditori, capaci di catturarli senza l’utilizzo di veleno. Una nuova tipologia questa chiamata Ekomille 1000, grande circa 18 pollici, che non richiede eccessiva assistenza da parte degli operatori e che può catturare qualcosa come 40-80 roditori a singolo dispositivo. Già stato testato in Sudafrica e in Europa, così come in diverse località di New York e Long Island, l’amministrazione De Blasio spera che possa sostenere la battaglia contro l’invasione dei roditori in atto.
Cosa accadrà ora, grazie all’utilizzo di Ekomille 1000 e all’annuncio del piano da 32 milioni di dollari non è dato saperlo. Ma di certo la guerra di De Blasio contro i ratti della città è iniziata, e quella che dall’Italia può apparire come una sciocchezza, state certi che nella grande New York verrà presa molto seriamente.
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