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January 17, 2016
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December 26, 2014
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Natale a New York: viaggio tra le luci di Brooklyn

Valeria RobeccobyValeria Robecco
Time: 3 mins read

Per molti il simbolo per eccellenza del Natale a New York è l'albero del Rockefeller Center, l'enorme abete rosso alto 26 metri e di oltre 13 tonnellate di peso che fino ai primi di gennaio illumina il cuore di Manhattan con le sue 45.000 lucine a led e la gigantesca stella di Swarovsky.

La Grande Mela durante le feste però non è solo quella del Rockefeller Center: negozi e palazzi si vestono con luminarie e decorazioni di ogni tipo, mentre grandi e piccini possono sbizzarrirsi sulle piste di pattinaggio sparse in tutta la città. Ma c'è di più. All'estremità sud-occidentale di Brooklyn, vicino al ponte di Verrazzano, c'è il quartiere di Dyker Heights, divenuto una delle attrazioni turistiche più importanti degli Stati Uniti, un vero paradiso per gli amanti delle decorazioni natalizie, che qui possono dare libero sfogo alla fantasia con le creazioni più originali e stravaganti. 

La maggiore concentrazione delle case addobbate a festa è tra la Eleventh e la Thirteenth Avenue, dalla 83rd alla 86th Street. Lo spettacolo che ci si trova davanti agli occhi lascia senza parole: decorazioni di tutti i tipi, dai classici festoni ai cristalli di neve, dai soldatini ai bastoncini di zucchero, ma anche pupazzi di neve, renne e Babbi Natale di ogni dimensione. E c'è persino un vero presepe, realizzato con dei pupazzi gonfiabili raffiguranti Maria, Giuseppe, il bambin Gesù, il bue e l'asinello. 

Il quartiere si può visitare autonomamente, ma per chi preferisce avere una panoramica completa delle case con le luminarie più particolari, senza perdere nemmeno un dettaglio della loro storia, è possibile prenotare uno dei tour guidati per esplorare il quartiere di Brooklyn. Alcuni dei quali con tanto di scorpacciata di cannoli e cioccolata calda inclusa. 

A Dyker Heights ogni addobbo, che all'apparenza può sembrare una semplice decorazione, piu' o meno di buon gusto, ha la sua storia. La tradizione è nata negli anni Ottanta, quando una donna di nome Lucy Spata ha iniziato a decorare la sua casa con degli angioletti illuminati per ricordare la madre, recentemente scomparsa. L'idea non è stata accolta con entusiasmo da tutti i vicini, ma alla fine molti di loro sono stati contagiati dal fenomeno e hanno iniziato ad addobbare anche le loro case (e non solo a Natale: anche Halloween è occasione per scatenare la fantasia), cercando di migliorarsi di anno in anno e dando il via ad una gara con gli altri abitanti del quartiere. Una delle case più suggestive, per esempio, è quella di Al Polizzotto, con una statua di Babbo Natale animata alta oltre quattro metri voluta da lui stesso durante la sua battaglia contro il cancro per inviare un segnale di positività. 

Molte delle decorazioni sono create professionalmente, nel tentativo non dichiarato di superare i vicini realizzando l'opera più grande o particolare. Il tutto alla faccia della crisi, considerando che per la realizzazione molti proprietari spendono tra i tremila e i seimila dollari, senza contare il costo della bolletta della luce, che per alcuni di loro nel mese di dicembre pare superi i diecimila dollari. E se c'è chi pensa che si tratti di una semplice ostentazione di sfarzo e leggerezza, per altri la festa di colori, luci e musica è un modo unico per vivere ancora più intensamente la magia del Natale.
 

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Valeria Robecco

Valeria Robecco

Valeria Robecco è una giornalista professionista che segue le Nazioni Unite dal 2011 per l'ANSA. Collabora con diversi media italiani come Il Giornale e Panorama con un'attenzione particolare sulla politica americana e gli affari internazionali. E' presidente della United Nations Correspondents Association (UNCA) dall'inizio del 2019.

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