Un colpo al cuore del Mediterraneo. Il terribile attentato di oggi, al Museo del Bardo di Tunisi, lascia tutti attoniti. Le vittime sono 22, anche se il bilancio è ancora incerto, i feriti una cinquantina.
Uomini armati hanno hanno fatto fuoco contro un pullman di turisti, poi si sono rinchiusi nell'edificio che ospita il Bardo, con un numero imprecisato di ostaggi. Tra i quali, italiani imbarcati su una nave della Costa Crociere, la Costa Fascinosa, che proprio ieri sera aveva lasciato il porto di Palermo per raggiungere, stamattina, la capitale tunisina.
Il blitz delle forze dell'ordine ha liberato gli ostaggi. Sono morti anche gli attentatori, due almeno. Momenti di puro terrore. Non si conoscono ancora i nomi delle vittime, ma secondo il primo ministro tunisino, Habib Essid, tra queste ci sono almeno due italiani. Oltre a tedeschi, polacchi, spagnoli.
I media locali parlano di una rivendicazione dell'Isis, ma le notizie sono ancora convulse.
Un attentato che sconvolge particolarmente Mazara del Vallo, grosso centro marinaro in provincia di Trapani, il comune più 'tunisino' d'Europa, un esempio di integrazione tra le diverse culture:
"Condanniamo fermamente l'attacco terroristico al museo del Bardo di Tunisi. Ed esprimiamo preoccupazione per questa strage di turisti alle porte delle nostre coste" dice il sindaco, Nicola Cristaldi, il quale ricorda che il suo comune, che dista appena 200km dalle coste tunisine "registra una percentuale di persone provenienti dal Nord Africa pari al 15% della intera popolazione".
Da qui la definizione di comune "più tunisino d'Europa".
"Chiediamo – aggiunge Cristaldi – maggiori controlli da parte delle autorità tunisine e italiane nella nostra zona. L'attacco è un segnale che interrompe il naturale processo di convivenza tra le comunità mediterranee".