Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Scienza e Salute
February 1, 2017
in
Scienza e Salute
February 1, 2017
0

Pianificare in funzione del rischio sismico: se non ora, quando?

Sul territorio italiano colpito dai terremoti si usa ancora una mappa sbagliata. Bisogna cambiare metodo

Rodolfo GuzzibyRodolfo Guzzi
Terremoto

Le terre colpite dal terremoto: i soccorsi nella zona di Amatrice (Foto: Laura Sudiro)

Time: 6 mins read

Dopo il terremoto che ha distrutto Amatrice, il 30 ottobre 2016 Norcia viene colpita da un terremoto la cui magnitudine 6.6 supera quella prevista dalla carta di rischio sismico adottata per legge. A Norcia avevano ricostruito e riadattato gli edifici dopo il terremoto di Colfiorito del 1997, in base alla attuale carta di rischio sismico. La carta si è dimostrata fallace e ci sono stati dei danni alle case, nonostante che si fossero adeguate alla normativa corrente. Chi pagherà i danni?

Non è una domanda di poco conto, perché ci sono stati e ci saranno situazioni analoghe. Si ricostruisce e si riadatta il patrimonio edilizio italiano su norme sismiche che nei fatti sono errate. Giuliano Panza e i suoi collaboratori dell’Università di Trieste hanno calcolato cosa è accaduto a Norcia, supponendo di aver costruito secondo la normativa che considera un periodo di ritorno di 475 anni ( la vigente norma). I valori di accelerazione massima al suolo previsti dalla normativa sismica sono circa 0.3g (dove g è l’accelerazione di gravità e vale circa 9.8 m/s2), quelli registrati il 30 Ottobre 2016 nel piano orizzontale sono 0.37g-0.49g, cioè circa 30% maggiori di quelli previsti. La discrepanza è ancora più forte se guardiamo le accelerazioni massime subite da case fino a 5 piani: la normativa prevede valori inferiori del 50%.

Come è stato possibile tutto ciò? C’è una sola risposta: la normativa vigente è gravemente inadeguata.

Dice Paolo Rugarli un ingegnere strutturale impegnato nel settore: “La sequenza di terremoti violenti che ha colpito il Centro Italia rende platealmente evidente la grossolana inadeguatezza di alcuni dei concetti che sono alla base delle nostre normative anti sismiche. Tali concetti, a loro volta, orientano le scelte dei poveri cristi, e consentono agli amministratori la immobilità sostanziale che è una delle ragioni dei presenti disastri. In particolare, il concetto di “periodo di ritorno” stabilisce una relazione inversa tra lasso di tempo intercorso tra due eventi comparabili successivi e “probabilità”, e, per i terremoti molto forti, ciò implica “periodi di ritorno” nell’ordine delle centinaia e centinaia di anni e “probabilità” molto, molto piccole  e quindi falsamente rassicuranti. Qui abbiamo avuto terremoti forti a distanza di poche settimane, in aree vicine. Tutti i calcoli “probabilistici” della norma risultano falsificati. Naturalmente, qualche solerte professore che ha costruito la sua carriera accademica su queste amenità prive di costrutto, e che si vanta del suo “H-index” (h=hubris), si è spinto sino a dire che solo una “sperimentazione” sufficientemente lunga potrà provare che le mappe probabilistiche siano errate. Dunque, ne potremo riparlare tra trentamila anni, quando l’Italia non ci sarà più. Il fatto che si possano dire cose del genere senza essere trasferiti a incarico meno dannoso è uno dei misteri del nostro Paese”.

La norma vigente si basa sulla Probabilistic Seismic Hazard Assessment (PSHA) che è del tutto sbagliata, non solo da un punto di vista numerico, ma anche in termini di approccio metodologico in quanto PSHA si basa su un tempo di ritorno, ad esempio di 475 anni, che nulla ha a che fare con la Fisica della Terra. Norcia è stata colpita da un grave terremoto 2 volte in 20 anni, un evento che il tempo di ritorno di 475 anni non concepisce. Ma purtroppo c’è di più; continua ancora Rugarli: “un altro dei concetti alla base delle nostre norme, è quello di definire il terremoto come sorgente puntiforme, tanto che la normativa impone di calcolare la latitudine e longitudine del sito ove progettare la costruzione, da cui poi derivare, le severità di scuotimento. La pretesa della norma in vigore, è di distinguere una costruzione dall’altra con la approssimazione dei cento metri, dando poi severità di scuotimento con 4 cifre significative”.

I fenomeni sismici derivano da strutture tettoniche che hanno dimensioni molto grandi, e tanto più grandi quanto maggiore è la severità dei fenomeni associati alle faglie. Quindi, l’approssimazione puntiforme, che pretende di stabilire che ciò che avviene in un punto è indipendente da ciò che avviene in un altro punto  è totalmente infondata, come anche il buon senso suggerirebbe. Infondata, ma utile a ingenerare, insieme al concetto di “periodo di ritorno”, l’errata idea che “punti” generino forti terremoti con lassi di tempo di centinaia di anni di distanza. Quanto poi dichiarare che i fenomeni possano essere descritti con quattro cifre significative indica che chi ha scritto quella norma non ha la ben minima cognizione dell’errore sperimentale che, ben che vada, è almeno del 10% ( e quindi vanifica tutta la precisione richiesta).

Quattro terremoti in fila come quello dell’Aquila, dell’Emilia, di Amatrice e di Norcia, non sono sufficienti per concludere che le attuali mappe utilizzate sono errate?  Quanti “test” sono necessari per essere sicuri che non siamo nel “periodo sfortunato”? Quanti altri morti? Utilizzare nella progettazione valori basati sullo scuotimento inferiore ha un grande vantaggio per le amministrazioni: tenere la gente calma, evitare i problemi da risolvere, e attendere gli eventi per la prossima generazione.

Eppure sappiamo che il territorio italiano è assai fragile e che si sta ridisegnando sotto i nostri occhi: non solo la placca africana spinge verso quella eurasiatica ma, come è evidenziato dalla figura 1, ci sono anche notevoli spinte verso EST. che rendono il contesto geodinamico alquanto complesso, come dettagliatamente descritto nel Volume 56 di Advances in Geophysics, pagine 1-167.

Esiste un metodo alternativo al PSHA ed è il NDSHA (Neo Deterministic SHA). Panza e collaboratori hanno lavorato alla stima deterministica del moto al suolo in Italia, cioè al calcolo di sismogrammi per faglie note e potenziali usando le leggi della fisica e tenendo conto delle proprietà fisiche del mezzo di propagazione e del catalogo dei terremoti storici. La mappa che si riporta è basata sull’approccio Neo Deterministico e rappresenta la pericolosità sismica del territorio italiano al basamento cristallino (ultima revisione nel 2012). Nel caso del centro d’Italia assume come uguale a 7 la magnitudo massima possibile e predice ad Amatrice valori di accelerazione massima comparabili con quelli registrati. Come si può ben vedere è una mappa quasi-coropletica (figura 2) in cui le aree sono circolari (e non più puntiformi)  e colorate in funzione del diverso DGA (Design Ground Acceleration). Queste aree contengono le informazioni necessarie a definire tutti i parametri che permettono di valutare il rischio sismico e a fare delle conseguenti scelte pianificatorie.

mappa sismica
Figura 1
mappa italia terremoti
Figura 2

Dunque il terremoto può avvenire domani, e l’unica severità da tenere presente non è quella dei metodi probabilistici, ma almeno quella massima credibile in accordo alle leggi della fisica ed alla presenza delle faglie, anche tenendo conto dei cataloghi. E’ necessario inoltre reintrodurre  il concetto di pericolosità, che è precisamente ciò che si è voluto eliminare, evitando così anche la scomoda e politicamente ingestibile domanda di soluzioni pertinenti basate su di una mappa sbagliata.

Inoltre deve essere chiaro che le strutture indebolite da un terremoto al ripetersi di un altro terremoto sono spesso a rischio gravissimo e che quindi c’è  e c’era una ampia zona del Paese in condizioni di pericolo imminente. Occorre attivarsi subito per fare screening e per ridurre il rischio nei casi peggiori. Occorre essere consci che nuovi forti terremoti potranno colpire un’area vasta del centro Italia e che le zone con colori chiari delle mappe (vedi parte dell’Emilia) non sono affatto al sicuro.

E’ necessario un piano nazionale immediato per preparare piani efficaci per la protezione della popolazione e delle inestimabili, irripetibili opere d’arte.

terremoto
Figura 3

James Bela Presidente  dell’Oregon Earthquake Awareness, Portland, Oregon, USA e membro di ISSO con notevole “sense of humor” descrive il PSHA con la figura 3. A proposito del terremoto di Norcia parafrasando il suo pensiero, si può dire che l’applicabilità delle stime probabilistiche standard della pericolosità sismica (PSHA) è discutibile ancora di più per gli edifici storici e i monumenti. Una valida alternativa, per un’affidabile valutazione della pericolosità sismica e progettazione sismica strutturale, è rappresentata dall’utilizzo di scenari di terremoti, caratterizzati in termini di grandezza, distanza e tipo di faglia, tenendo contemporaneamente conto della complessità del processo di rottura. Un approccio neo-deterministico basato su scenari di pericolosità sismica (NDSHA) considera una vasta gamma di possibili sorgenti sismiche (tra cui il terremoto massimo credibile (Maximum Credible Earthquake) come punto di partenza per derivare scenari per mezzo di una modellazione adeguata delle forme d’onda, sia a livello nazionale sia locale.

Le scosse nel centro Italia si susseguono incessantemente, ma altre ne potrebbero venire in zone altamente sensibili che la mappa NDSHA chiaramente indica. Un piano di prevenzione globale dovrebbe iniziare da una nuova mappa del rischio sismico, più aderente alle necessità pianificatorie, ora, rendendo il parlamento sensibile ad una nuova carta di pericolosità sismica e legiferando di conseguenza.

Per chi vuol approfondire la tematica può trovare molto utile il libro Difendersi dal terremoto di può. L’approccio neodeterministico.

Share on FacebookShare on Twitter
Rodolfo Guzzi

Rodolfo Guzzi

Nato e cresciuto a Torino, mi sono laureato in Fisica a Bologna. All’inizio della mia carriera sono stato all’Imperial College a Londra, poi in altri centri di ricerca, tra Germania, Olanda e Boston. Sono, per il Ministero della Università e Ricerca (MUR), il Presidente del Comitato di valutazione dei Piani Triennali degli Enti di Ricerca, dei programmi Bandiera e dei Progetti di Interesse Nazionale. Sono Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Space Italy, un consorzio nazionale per lo sviluppo delle tecnologie Spaziali. Sono stato insignito dalla Accademia dei Lincei del Premio Antonio Feltrinelli per la classe di Astronomia, Geofisica, Geodesia e Applicazioni. Sono Accademico Onorario della Accademia Angelico Costantiniana. Sono stato direttore dell’Istituto per le Metodologie Geofisico Ambientali del CNR e direttore dell’Unità di Osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Italiana. Sono stato nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Ho lavorato con il premio Nobel per la Fisica Abdus Salam e con il premio Nobel per la Chimica Paul Crutzen. Insegno Fisica in università in Italia e all’estero. Alle pubblicazioni scientifiche alterno libri di divulgazione, romanzi e favole. Mi piace l’atletica leggera che negli anni '60 ho praticato a livello agonistico. Sono un curioso che si fa coinvolgere in progetti di varia natura che qualche volta diventano concreti, come quello attuale: la matematica applicata alla biologia.

DELLO STESSO AUTORE

Il Cambiamento Climatico Antropogenico: dai fenomeni fisici all’impatto socio culturale

Il Cambiamento Climatico Antropogenico: dai fenomeni fisici all’impatto socio culturale

byRodolfo Guzzi
UFO: gli incontri ravvicinati con oggetti volanti di ogni tipo tra mistero e scienza

UFO: gli incontri ravvicinati con oggetti volanti di ogni tipo tra mistero e scienza

byRodolfo Guzzi

A PROPOSITO DI...

Tags: terremotiterremotoTerremoto Centro Italiaterremoto di Amatriceterremoto Norcia
Previous Post

Quanto conta l’intelligenza personale in una classe d’italiano?

Next Post

Morte a Venezia di Pateh Sabally: è questa l’Europa che vogliamo?

DELLO STESSO AUTORE

Ingenuity: il primo velivolo a librarsi su un altro pianeta, Marte

Ingenuity: il primo velivolo a librarsi su un altro pianeta, Marte

byRodolfo Guzzi
Perseverance arriva su Marte, ma il primo passo dell’uomo chissà quando

Perseverance arriva su Marte, ma il primo passo dell’uomo chissà quando

byRodolfo Guzzi

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Pateh Sabally Venezia

Morte a Venezia di Pateh Sabally: è questa l'Europa che vogliamo?

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?