Storia, cucina, musica, tradizione combinati in un’unica serata è quanto proposto dall’iniziativa A tavola con la storia che si svolgerà domenica 26 luglio, alle ore 20.30, a Blufi, piccolo centro della provincia di Palermo incastonato nelle Madonie meridionali. Un paese ricco di storia e di cultura che, fino al 1972, era frazione di Petralia Soprana. In questo paese andrà in scena un’iniziativa: una cena all’insegna del Gattopardo, il celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Chiarissimo il richiamo alla celebre descrizione che Tomasi di Lampedusa fa della cucina siciliana, illustrando, in modo magistrale, tantissimi piatti della tradizione. Da qui la particolare iniziativa, organizzata dall’associazione Il Caleidoscopio delle Madonie in collaborazione con le sezioni di Gangi e Petralia Sottana della FIDAPA (Federazione Italiana delle Donne nelle Arti, Professioni e Affari).
Ospite d'onore sarà Donna Costanza Afan de Rivera Costaguti, una delle ultime discendenti di una famiglia illustre che ha segnato la storia della Sicilia. Figlia di Giulia Florio e nipote di Ignazio e Franca Florio.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Blufi e del Parco delle Madonie. Ed è sostenuto dall’Acqua Geraci – l’azienda che imbottiglia e vende l’acqua delle Madonie (un caso particolare, perché in altri casi si assiste alla gestione dell’acqua siciliana da parte di soggetti che sfruttano la sorgenti lasciando poco o nulla in Sicilia: è il caso dell’acqua Vera, sorgente che si trova sui monti Sicani data alla multinazionale Nestlè) e tolta agli abitanti della Sicilia, con riferimento, soprattutto, alla provincia di Agrigento) – dall’Abbazia Santa Anastasia e dalla Banca Credito Cooperativo di Petralia Sottana.
Location d’eccezione sarà il ristorante Aldebaran che, immerso alle porte del Parco delle Madonie ed in mezzo ad una lussureggiante vegetazione, offrirà una suggestiva quanto unica cornice in cui assaporare alcuni dei piatti descritti nel famoso romanzo Il Gattopardo, pubblicato postumo nel 1958. Libro che ispirò l’omonimo film con la regia di Luchino Visconti realizzato nei primi anni ’60 del secolo passato.
Durante la serata verrà fatta rivivere una scena del film, interpretato da Burt Lancaster (nella parte del principe di Salina), da Claudia Cardinale (nella parte di Angelica) e da Alain Delon (nella parte di Tancredi), ovvero il ballo di don Fabrizio e Angelica.
La cena prevede uno speciale menù elaborato dallo chef Giovanni Di Maria, che propone piatti descritti nel romanzo come il “timballo di maccheroni”, che l'autore descrive come “oro brunito dell'involucro, la fragranza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall'interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l'estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio”.
Non una semplice cena, dunque, ma un evento in cui si fondano cultura, gastronomia e musica. La poetessa Daniela Li Puma condurrà i commensali in una full immersion nell’opera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa mentre in sala saranno proiettate le immagini del colossal di Luchino Visconti, accompagnate dalla colonna sonora del film eseguita dal vivo dal maestro Alessandro Valenza (pianoforte) e Fausto Terrana (violino).
Il Menù del Gattopardo prevede i seguenti piatti:
“l’Antipasto di don Calogero Sedara”
“il maestoso timballo di maccheroni”
“le spigole e le aragoste in soffici salse”
“il tacchino che il calore dei forni aveva dorato”
“la gelatina al rhum preferita dal principe”
“il trionfo della gola col verde opaco dei pistacchi macinati..”
“..le impudiche paste delle vergini..”
Oltre ai contorni, il vino, l’acqua ed il caffè…
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