Mentre il grigio cielo di NY si preparava per l’ennesimo temporale primaverile, nell’ Hudson Mercantile a Midtown si svolgeva l’avvenimento gastronomico italiano dell’anno.
Giovedì sera si è infatti svolto “Ospitalità Italiana – the Authentic Italian Table”, organizzato da Italy America Chamber of Commerce, evento volto a diffondere la cucina italiana a New York e a premiare il ristorante italiano che proponeva non soltanto il miglior piatto ma anche e soprattutto quello che meno si distaccava dalla cucina tradizionale della penisola.

Prima di sfidarsi a colpi di assaggi a midtown gli chef si sono incontrati al mattino presso il consolato generale italiano a New York, dove hanno ricevuto la prestigiosa placca di riconoscimento “Ospitalità Italiana”.

Il marchio, nato con lo scopo di certificare i ristoranti autentici nel mondo è stato sviluppato da Union Camere (associazione delle camere di commercio italiane), in collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) e l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART).

Con un biglietto del costo di 75$ i visitatori hanno potuto accedere ad un intero piano di un palazzo della west side, sulla 36 e ottava avenue, dove una ventina di stand distribuivano assaggi dei loro piatti più accattivanti. Tra i tanti ristoranti presenti spiccano nomi già noti sulla scena newyorkese come “Osteria 57”, che ha proposto i suoi paccheri con pomodoro e burrata e un entrée di pesce crudo, e “Felidia”, storico ristorante firmato Lidia Bastianich, che ha messo in tavola pappa al pomodoro abbinata alla sua rivisitazione del vitello tonnato, piatto tradizionale della cucina piemontese.
Tra le new entry “Pietro Cucina Italiana”, nuovissimo ristorante di Long Island il cui Chef, Fabian Garcia, è un rinomato membro dell’ Associazione Italiana Chef New York (AICNY), presieduta in loco dallo Chef Raffaele Ronca. Alla sua prima partecipazione anche Vittorio Tagliafierro, proprietario di “Tramonti la Pizza”, piccola realtà casalinga del Lower East Side che serve cucina tipica del luogo di cui porta il nome, che ha proposto gli “’ndunderi”: gnocchi di ricotta conditi con ragù napoletano e ricotta affumicata; un piatto che con i suoi quasi 400 anni di storia è considerato dall’UNESCO come una delle più antiche paste al mondo. In perfetto stile Amalfitano non potevano certo mancare le melanzane al cioccolato, un abbinamento che, per quanto possa apparire azzardato, ha lasciato tutti a bocca aperta!

C’era poi Mav SoHo, il ristorante conosciuto in tutta New York per la sua “Rosetta di lasagna”, una lingua di pasta arrotolata su se stessa condita con ragù e besciamella: una rivisitazione simpatica e…squisita!
Tra i piatti proposti anche una finta steak tartare vegana di barbabietola rossa e cracker croccante di quinoa. Un menù per tutti i palati!
Oltre agli stand rappresentativi dei migliori ristoranti italiani della città, presente anche Campari, uno degli sponsor dell’evento con i suoi Aperol Spritz, Negroni e Campari e Soda, e Galvanina USA, che distribuiva acqua e bibite fresche, abbinate all’unico, piccolo stand di vino che proponeva Chianti Classico e Pinot Grigio Veneto.
I visitatori, dopo aver assaggiato le prelibatezze di ogni stand, erano tenuti a votare il favorito, votando con un gettone il loro ristorante preferito.
Al termine della serata è stato premiato il ristorante che ha ricevuto più gettoni: quest’anno la vittoria è andata a Ribalta, ormai famosa pizzeria napoletana Newyorkese nel West Village, che ha stupito tutti presentando un piatto di gnocchi al tartufo, vincendo così una pentola di rame, gentilmente concessa da “Pentole Agnelli”.

Per la lista completa dei ristoranti che hanno preso parte all’evento consultare il sito della Italy America Chamber qui.