Ricordo il primo piatto che ho preparato per te. Eravamo agli inizi, quando tutte le emozioni sono amplificate ma ancora in fase di definizione. Quello che cucinai venne buono ma non perfetto: sbagliai di poco la cottura perché ero impaziente di servire il piatto. Ma non dimenticherò mai l’emozione che provavo mentre cucinavo quel coniglio alla ligure.

Tania Cestari è nata a Moncalieri, vicino a Torino. Ha vissuto a Chieri (TO) e dopo varie peregrinazioni è tornata in Piemonte. Ama dipingere, scrivere e cucinare, passione che ha coltivato fin da piccola, complice la sua famiglia
Coniglio alla ligure – Dosi per 6 persone
Preparate un litro scarso di brodo vegetale e tenetelo caldo. Poi fate un soffritto in olio extravergine, con due spicchi d’aglio tagliati a metà e una cipolla bianca tagliata finissima. Non appena la cipolla si è ammorbidita e l’aglio avrà sprigionato il suo aroma, levate l’aglio e rosolate un coniglio da un chilo e mezzo (già fatto a pezzi dal macellaio e senza testa, fegato e reni) in ogni sua parte. Dopo sfumate con un bicchiere di vino bianco.
Non appena il vino è evaporato, aggiungete due rametti di rosmarino, 50 grammi di pinoli e una ventina di olive nere taggiasche denocciolate. Salate un po’, ma non troppo perché il brodo è salato.
Coprite con un coperchio e cuocete per circa un’ora, aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di brodo caldo, finchè il coniglio non sarà tenero (la carne dovrà staccarsi facilmente dalle ossa).
Buon appetito!