“Il fallimento è una sequenza di soluzioni intervallate da problemi. Il successo è una sequenza di problemi, intervallati da soluzioni”: è quanto afferma Marc Becker (uno scatenato Pierre Niney) nel nuovo film, Il libro delle soluzioni, di Michel Gondry, geniale regista e sceneggiatore premio Oscar per Eternal Sunshine of the Spotless Mind-Se mi lasci ti cancello (2005), nonché effervescente autore di videoclip di cantanti e gruppi musicali, quali, per esempio, Björk, Daft Punk e Lenny Kravitz.
Il film, presentato a Cannes e poi in giugno, a Bologna, al Biografilm Festival 2023, è oggi “l’apripista” dell’omaggio che la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma (18-29 ottobre) dedica al poliedrico regista francese. A questa proiezione seguiranno quelle del suo cult-movie Se mi lasci ti cancello, lunedì 23, e poi l’anteprima italiana di In Bed with Gondry (A letto con Michel Gondry) di François Nemeta, secondo documentario che lo storico collaboratore per le sceneggiature dedica al regista dopo Michel Gondry, Do It Yourself, presentato quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia. L’omaggio al cineasta francese si concluderà domenica 29 ottobre con una Masterclass condotta dallo scrittore Manlio Castagna.
Ma torniamo a Il libro delle soluzioni, decimo film che segna il tanto atteso suo ritorno, dopo otto anni di pausa dal grande schermo (Microbo&Gasolina, 2015). E che ritorno! Una commedia “confidenziale” e imprevedibile: una parabola sulla creatività sfrenata e sulle sue incognite!
Marc, giovane regista estroso e impulsivo, per terminare il suo nuovo film si rifugia con un manipolo di fedelissimi a casa di sua zia Denise (la brava Françoise Lebrun, volto indimenticabile di La maman et la putain) in uno sperduto villaggio montano, nelle Cévenne.
Incline a grandi scatti d’ira e a strane reazioni nei confronti di chi lo circonda, si rinchiude in se stesso, si emargina, si deprime e rende il suo lavoro sempre più radicale. La sua frenetica creatività si perde in tante direzioni diverse, gettando la lavorazione nel caos. Per fronteggiare la situazione, Marc inizia a scrivere “Il libro delle soluzioni”, un manuale che raccoglie gli stratagemmi per tutti i problemi del mondo.
È un lavoro parzialmente autobiografico – come ammesso dallo stesso Gondry in occasione della proiezione a Cannes – sulle difficoltà di un regista nel completare il suo film, specie se tutti odiano il suo lungometraggio. “Se non è mai stato realizzato, allora probabilmente è una cattiva idea”, dicono i produttori del film di Marc: la stessa frase che Michel Gondry ha sentito all’inizio della sua carriera e che ha confutato con grande successo, anche se con una carriera un po’ altalenante.
Come il suo personaggio, anche lui si è rifugiato a casa della zia (nella stessa casa del film) per dare gli ultimi ritocchi ad un film e ha preso molte decisioni irrazionali. Marc è il re dell’arrangiarsi: è costantemente assalito da idee, non sempre buone ma sempre fantasiose.
Il libro delle soluzioni ci suggerisce di tenere la mente aperta, perché ogni cosa può essere un foglio bianco su cui scrivere: i problemi sono tanti, ma le soluzioni sono ovunque, nei modi e nei posti più impensabili.
L’autoironia di Michel Gondry regala al suo alter ego Marc Becker/Pierre Niney un terreno di gioco che rivela una chiara vocazione comica: indimenticabile la sequenza in cui, mimando una partitura inesistente, dirige un’orchestra col corpo, bilanciandolo come una bacchetta.
Con Il libro delle soluzioni, Gondry torna alla commedia diretta, e offre un buon lavoro, che però difficilmente piacerà a chi è “schiavo” degli effetti speciali di adrenalitici film d’azione perché è un film che “ci parla” e non un film d’evasione.
Costantemente esilarante, anche nelle sue piccole banalità – molto saltuarie -, il film è anche toccante: nella follia di Marc/Gondry percepiamo che soffre molto, sopraffatto dal caos tecnico del suo progetto, ma commuove la sua genuina passione e il desiderio di creare un’opera che lo rispecchi nel modo di affrontare il lavoro e la vita.
Il film perfetto non esiste, ma anche con le sue piccole imperfezioni, Il libro delle soluzioni racconta con un sorriso agrodolce l’angoscia e la lenta depressione di un essere creativo che tenta di affermare la propria indipendenza e paternità artistica, prima all’interno di un sistema che lo sbeffeggia e gli volta le spalle, poi fra un gruppo di collaboratori ed amici fedeli.
Il film sarà nelle sale italiane il 1° novembre, distribuito da I Wonder Pictures.